venerdì 21 dicembre 2012

Lecce si infuria su ecotassa e rifiuti


Si inaspriscono i toni della polemica riguardante il conteggio dei dati sulla differenziata da parte del Portale Ambientale della Regione e il pagamento della futura ecotassa da parte dei cittadini i cui comuni non raggiungeranno la soglia del 40% di raccolta differenziata.
E’ di nuovo l’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido ad intervenire per difendere la posizione del Comune di Lecce e di tutti gli altri comuni della provincia che si trovano nella medesima situazione.
“La risposta giunta tramite gli organi di stampa alla problematica dell’aumento spropositato dell’ecotassa da parte della Regione Puglia non mi fa stare tranquillo- dichiara Andrea Guido - Anzi, ha aumentato ancora di più le preoccupazioni per il futuro e mi ha fatto comprendere che le problematiche del nostro territorio sono molto lontane da quel di Bari dove ho compreso che i rappresentanti delle istituzioni sono occupati non a risolvere i problemi ma a mascherarli”.
“Mi spiego meglio. Dopo la polemica che si è scatenata – afferma Guido - la Regione ha fatto sapere di aver prorogato l’applicazione dell’Ecotassa al 2014. Il fatto che solo 5 comuni di tutta la provincia per quest’anno oltrepasseranno la soglia del 40% di raccolta differenziata doveva suonare già da tempo come un funesto presagio. Torno a ribadire - e premetto che ne farò un mio cavallo di battaglia di tutto il mio mandato - che senza la raccolta dell’umido e, pertanto, senza gli impianti di compostaggio, le Amministrazioni Comunali non potranno mai raggiungere la soglia prevista per lo sgravio dell’Ecotassa. A tal proposito vorrei che i 5 paesi che hanno superato tale soglia mi dicessero dove conferiscono la quantità di umido che raccolgono nelle proprie case dal momento che il Comune di Lecce, in previsione dell’applicazione del nuovo contratto d’appalto che prevede la raccolta dell’umido separatamente, ha chiesto agli impianti presenti in Puglia la disponibilità a conferire tale rifiuto differenziato e la risposta unica è stata sempre la stessa: non abbiamo posto! Pertanto si tinge di giallo questa vicenda che è stata liquidata con poche parole dal dirigente della Regione Puglia con il suo recente intervento. L’occasione mi porta anche a sottolineare che, al fine di discutere della problematica esposta e dell’organizzazione impiantistica sul territorio, circa un mese fa ho spedito alla Regione Puglia una richiesta di convocazione di tavolo tecnico. Purtroppo non ho ancora avuto risposte in merito che, invece, non si sono fatte attendere nel momento in cui si è dovuta giustificare una ulteriore tassa che penderà inesorabilmente sui nostri cittadini con un nuovo tributo che si andrà ad aggiungere a quelli esistenti”.
“Ricordo infatti che – conclude l’assessore Guido - sempre a causa della mancata programmazione da parte degli uffici regionali, il TAR ha espresso il proprio parere sull’applicazione della tariffa riguardante il CDR. Il cittadino deve sapere che, a causa della mancata valorizzazione in Puglia delle balle di CDR, la ditta Progetto Ambiente che gestisce l’impianto di recupero sito in Cavallino e che serve la provincia intera dovrà aumentare la propria tariffa di conferimento di svariate decine di euro. E tutto ciò a scapito delle famiglie. Infine, invito ancora una volta l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia a convocare un tavolo tecnico presso il Comune di Lecce per discutere di tutte le problematiche poste in essere anche al fine di dirimere eventuali questioni che sarebbe proficuo affrontare di persona e non tramite gli organi di stampa”.

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