venerdì 28 dicembre 2012

E' polemica tra il sindaco Emiliano e gli studenti di "Noi"

E' notizia d'oggi che a seguito dei festeggiamenti per l'elezione dei neo senatori del cartello NOI, è giunta una nota di femerito e censura da parte del primo cittadino di Bari, Michele Emiliano, che sulla sua pagina facebook ha linkato un video girato subito dopo l'annuncio ufficiale della vittoria alle recenti elezioni universitarie dove sicuramente è stato oltrepassato ogni decenza, ma a far più scalpore per taluni non è stato solo il video ma le parole stesse del sindaco, che sono le seguenti:

“Ecco cosa succede quando i fascistelli neoberlusconiani vincono le elezioni universitarie. La scena è filmata nel cortile dell'Ateneo sotto gli uffici del Rettorato. Dire che dovrebbero dimettersi è poco. Dovrebbero invece essere espulsi dalla facoltà. Hanno disonorato l'Università di Bari e tutta la città di Bari insultando gli studenti tarantini per motivi che non mi sono chiari.”

Emiliano qualche ora dopo prosegue con il seguente comunicato:

“La rabbia dei neofascistelli berlusconiani per il video dei loro festeggiamenti post elezioni del senato accademico, è davvero tanta, ricorda quella delle camice nere nel rivedere le loro stesse nefandezze nei processi in cui furono condannati, in piccolo, però, perchè quel modo di essere non cambierà la storia di Bari, non sarà gente così a potersi prendere cura dei baresi”.

Ora, volendo in ogni caso sottolineare e censurare gli atteggiamenti ripresi dal filmato assunti da alcuni esponenti del cartello NOI, ricordiamo che comunque in genere c'è da registrare che tali cori, o cori e festeggiamenti dai toni non dissimili anche nel passato ci sono sempre stati anche da parte di altre associazioni collegate a tutte le formazioni politiche. E che puntualmente avvengono ad ogni elezione. Anche i sostenitori del Sindaco ballavano, motteggiavano, stappavano spumante e sbeffeggiavano Berlusconi quando Michele Emiliano è stato
Tra l'altro evidenziamo anche l'esagerazione nei toni espressi dal sindaco e nel voler “necessariamente” accostare l'atto con la politica in se'.
Nel pomeriggio, poi, pronta è stata la risposta del cartello NOI che in due comunicati ha prima evidenziato la posizione apartitica dello stesso, così come il non collegamento a nessun partito politico, essendo lo stesso cartello “un mosaico di associazioni e pensieri diversi”, ma quello che deve far maggiormente riflettere è il secondo comunicato che per correttezza inseriamo integralmente:
“Sapete perché il Sindaco si è tanto arrabbiato? Perchè ha perso un'Associazione Universitaria che la sua stessa Giunta finanziò, con un progetto da 4000 euro. In anni di crisi mai una borsa di studio dal Comune bensì migliaia di euro all'Associazione mutua studentesca che risultò casa editrice di un'agenda universitaria, la 'ControAgenda', casualmente stampa e distribuita dall'Associazione Link-Udu”.

Di seguito la delibera citata dalla Coalizione NOI:

LA GIUNTA COMUNALE UDITA e fatta propria la relazione dell'Assessore Politiche Educative Giovanili, Accoglienza, Pace, Sig. Fabio Losito, sulla base dell’istruttoria condotta dalla Ripartizione Politiche Educative Giovanili e Sportive;
PRESO ATTO che sulla proposta di che trattasi sono stati formulati i pareri prescritti dall'art. 49, 1° comma, del D.Lgs.18.08.2000, n° 267: 1) - Visto il parere di regolarità tecnica espresso in atti dal Direttore della Ripartizione, come da scheda allegata; 2) - Visto il parere di regolarità contabile espresso in atti dal Direttore della Ripartizione Ragioneria, come da scheda allegata;
VISTA, altresì, la scheda di consulenza del Segretario Generale che forma parte integrante della presente;
FATTE le debite valutazioni e constatazioni;

DELIBERA 1 - CONCEDERE, per le motivazioni in narrativa precisate che si intendono integralmente riportate ed in virtù della ricorrenza di un interesse generale della comunità tale da giustificare gli interventi finanziari richiesti, i seguenti contributi finanziari per complessivi € 21.000,00 a titolo di erogazione liberale a fondo perduto a parziale copertura delle spese
previste per la realizzazione dei progetti proposti dai soggetti di seguito indicati: € 4.000,00 in favore dell’Associazione culturale e di promozione sociale Mutua Studentesca – Via M. Montrone, 80 Bari P. IVA 05801390724 - per la realizzazione dell’ottava edizione del progetto editoriale “Contragenda Universitaria 2010/2011”.

Alla luce di quest'ultima nota c'è in effetti da far notare che LINK UDU effettivamente non è entrato in nessuno degli organi di governo dell'Università barese.
Che tali comunicati “indirizzati” ai neofascinstucoli berlusconiani siano in realtà “dettati” dalla rabbia causata dalla sconfitta di un cartello elettorale sicuramente vicino, questa volta si politicamente, al Sindaco di Bari, tanto da risultare favorito da un'elargizione di soldi pubblici?
Quella tra il sindaco e le associazioni studentesche che hanno vinto le elezioni sembra essere una polemica che non terminerà presto in questo lungo spoglio elettorale.
di Francesco Felice

Ecco i link al video incriminato


Questo invece il link al video dei festeggiamento dopo la rielezione di Emiliano

Primarie: i malpancisti del Pd e i "movimenti" in Regione

Soltanto un problema di deleghe? O sullo sfondo l'amarezza di non poter concorrere alle primarie per la determinazione delle liste del PD alle prossime elezioni politiche di febbraio?
Fabiano Amati
Di fatto nel Partito Democratico pugliese i mal di pancia si moltiplicano, e non è soltanto una conseguenza dei pranzi natalizi.
Hanno scelto la strada dell'autosospensione dal Gruppo Consiliare in Regione Puglia (ma non dal PD, nè dall'attività politica) Fabiano Amati, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, che nel corso di una conferenza stampa hanno spiegato i motivi della loro decisione.
"Chiediamo al segretario Bersani di spiegarci con urgenza le motivazioni che hanno determinato la concessione di 5 deroghe a fronte di 11 richieste. In attesa di ricevere una risposta, che speriamo arrivi quanto prima, da oggi ci consideriamo auto sospesi dal gruppo consiliare in Regione, perché l'unica cosa che possediamo è il voto democraticamente ricevuto dai cittadini. Continueremo a svolgere la nostra attività di iscritti al PD per il rispetto che dobbiamo ai nostri elettori, che in numero di diverse migliaia ci hanno "preferito" (scrivendo il nostro nome) nelle liste del partito, nonché per quello che nutriamo nei confronti di tanti iscritti al partito che seguono con attenzione la nostra attività di amministratori pubblici e con la volontà di lavorare per accompagnare alla porta del PD chiunque, per misere furbizie, concorre a disintegrare la nostra comune intuizione."
Lo hanno dichiarato nel corso di una conferenza stampa i consiglieri regionali Fabiano Amati, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, che hanno scritto una lettera al segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, con riferimento ai criteri utilizzati per la scelta dei candidati alle primarie dei parlamentari del PD.
Donato Pentassuglia
 "Abbiamo convocato questa conferenza stampa - ha detto Amati - non perché mossi da rancore o amarezza, ma perché abbiamo avvertito la sensazione che nel nostro partito il sistema funzioni violando le stesse regole che ci si è dati.
Il fatto è semplice: come sapete, ci era stato chiesto di presentare richiesta di deroga per i consiglieri regionali e per i sindaci per poter partecipare alle elezioni primarie per la scelta dei parlamentari del PD e per sottoporsi quindi al voto dei cittadini. L'obiettivo credevamo fosse quello di mettere in campo una squadra che potesse far transitare sul partito il consenso elettorale e per questo, ci è stato addirittura chiesto di aggiungere il curriculum, cosa che tra l'altro ci ha fatto piacere, avendo noi studiato e svolgendo tutt'ora un'attività professionale.
Sollecitati dunque, abbiamo presentato la richiesta di deroga e inizialmente la commissione nazionale pare ne abbia licenziate solo due per poi, per fasi progressive, attraverso la riapertura dei verbali, concedendone altre tre.
Ciò che è evidente in questa circostanza, è che non esiste un criterio perché non conosciamo le motivazioni che hanno portato alla scelta dell'uno piuttosto che dell'altro candidato. Mi viene da dire che i criteri scelti si impallino e auto impallino reciprocamente.
A noi pare che non vi sia un criterio obiettivo e questa questione crediamo sia giusto che venga segnalata, perché ci sembra che i vizi umani stiano sovrastando le migliori delle intenzioni, tant'è che siamo stati capaci di organizzare le primarie "al Porcellum", con il chiaro tentativo di orientare il risultato finale.
Ruggiero Mennea
 Questa questione attiene naturalmente alla prospettiva politica; per noi questa è una "prova d'orchestra", citando un vecchio film di Federico Fellini; restando nella metafora, c'è insomma la necessità di far abbattere sul PD una "grande sfera" che travolga e distrugga i muri, giustiziando le menzogne perché la politica non può essere fatta con la menzogna. In tempi in cui altre proposte politiche si susseguono sulla scena nazionale, il Partito democratico ha più che mai bisogno di un atto di verità e di chiarezza.
Conoscere le motivazioni delle scelte ripristina un rapporto di fiducia nei confronti dell'elettorato.
Abbiamo dunque convocato i mezzi di informazione per segnalare una grave mancanza di verità, il ricorso alle furbizie e alle trame, contrarie alle logiche democratiche e ad 'un'orchestra che compone una sinfonia dotata di armonia'.
Sapere la verità un questo momento ci offrirebbe la possibilità di combattere quantomeno su un campo conosciuto".
A noi sembra, in ogni caso, per lo meno poco efficace la scelta dei tempi con cui questa posizione è stata assunta dai tre consiglieri regionali (Fabiano Amati è anche Assessore alle Opere Pubbliche ed alla Protezione Civile). A due giorni dalle primarie, troppo tardi per poter avere una qualsivoglia efficacia (la risposta di Bersani non arriverà mai, se mai arriverà, in tempo).
Così come ci sembra indice di un mal di pancia che sottende anche altro. Che siano i prodromi di un movimento "collaterale" del PD che potrebbe trovare il suo spazio alle prossime elezioni regionali? D'altronde, i posti in Regione saranno 20 di meno. I tre consiglieri "coprono" tre provincie diverse (Bari, Bat e Taranto)... che ci sia qualche trattativa"emilianesca" in corso? Non sarebbe il primo consigliere regionale che, di riffa o di raffa, prende distanza dal PD per poi approdare dalle parti del sindaco di Bari.
Ma queste sono soltanto ipotesi da fantapolitica. Staremo a vedere.
di Roberto Mastrangelo

Università di Bari, ecco il bilancio 2013

Nella riunione di questa mattina il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Bari ha approvato all'unanimità il bilancio di previsione relativo al 2013.
Dopo l'unanime parere favorevole espresso al riguardo dal Senato Accademico, il Consiglio, attraverso gli interventi di numerosi consiglieri, ha espresso vivo e convinto apprezzamento per il lavoro compiuto che ha condotto alla predisposizione di un bilancio di previsione ben delineato e chiaro che fa registrare un avanzo di amministrazione di oltre 8 milioni di euro.
Inoltre le entrate correnti di competenze risultano in perfetto equilibrio con le spese correnti e con una giacenza di cassa di oltre 80 milioni di euro.
Il Rettore Petrocelli ha rilevato la particolare valenza del risultato ottenuto in un momento di gravissimo sottofinanziamento del sistema universitario che ha dovuto subire con il recente DDL di stabilità l’ennesima pesantissima decurtazione (300 milioni di euro!) al fondo di finanziamento ordinario, la cui consistenza per la prima volta nella storia degli atenei italiani, copre a malapena le spese per gli emolumenti stipendiali al personale.
"Il lusinghiero risultato conseguito – ha proseguito il Rettore - è il frutto di un lavoro, paziente e faticoso, di razionalizzazione e contenimento della spesa che negli anni 2009-2012 ha consentito di ottenere un abbattimento notevole del disavanzo e di far fronte a ben 35 milioni di euro di tagli (senza i quali già oggi l’Ateneo sarebbe in condizioni più che floride)".
"Tutto questo è avvenuto -spiega il rettore- senza contrarre alcun indebitamento, e soprattutto senza mai far venire meno, grazie anche all'apporto della Regione, il sostegno alla ricerca, ai giovani ricercatori, al miglioramento della didattica, ai dottorati, agli assegni di ricerca".
"Infine, oltre alle nuove realtà edificate (Centro Polifunzionale ex Palazzo Poste e Palazzo Dipartimenti Biologici), in via di ristrutturazione (Casa dello Studente in Largo Fraccacreta; ex Palazzo Poste; ex Palazzo ENEL) o di edificazione (Nuovo Campus di Valenzano; prossimo acquisto, con il Politecnico, della Residenza per studenti a Mungivacca), sono stati mantenuti e ulteriormente incrementati i servizi agli studenti, senza prevedere alcun aumento delle tasse".
di Eliona Cela

Capodanno a Bari, ecco il piano logistico dei trasporti e traffico



In occasione della festa di Capodanno, organizzata dall’Amministrazione comunale, con apposita ordinanza la Polizia municipale ha disposto le seguenti limitazioni al traffico dei veicoli:

1. Dalle ore 5.00 del 29 dicembre alle ore 24.00 del 2 gennaio 2013, e comunque sino al termine delle operazioni di smontaggio delle attrezzature tecniche, è istituito il “Divieto di sosta - Zona rimozione” sulle seguenti strade e piazze:
a.  piazza della Libertà, esclusivamente sul lato prospiciente il Palazzo dell’Economia;
b. corso Vittorio Emanuele II, tratto compreso tra via Cairoli e via Roberto da Bari;

2. Dalle ore 5.00 del 31 dicembre alle ore 6.00 del 1 gennaio 2013, e comunque sino al termine delle esigenze, è istituito il “Divieto di sosta - Zona rimozione”, sulle seguenti strade e piazze:
a.      piazza della Libertà, esclusivamente sul lato prospiciente piazza Massari;
b.     corso Vittorio Emanuele II, ambo i lati:
I.      tratto compreso tra piazza IV Novembre e via Roberto da Bari;
II.   tratto compreso tra via Cairoli e via De Rossi;
c.      via Piccinni, tratto compreso tra corso Cavour e via Melo;
d.     piazza Massari, ambo i lati, esclusivamente per la carreggiata con direzione di marcia da corso Vittorio Emanuele II a piazza Federico II di Svevia, inclusa la corsia compresa tra i giardinetti e la statua di Piccinni;
e.      via B. Petrone, ambo i lati;
f.       strada Palazzo dell’Intendenza;
g.      via Boemondo;
h.     piazzale IV Novembre;
i.       sulle vie di seguito elencate, ambo i lati, tratti compresi tra corso Vittorio Emanuele II e via Piccinni:
I.                   corso Cavour;
II.                 via Melo;
III.              via Andrea da Bari;
IV.             via Cairoli;
V.                via Marchese di Montrone;

3.  dalle ore 20.00 del giorno 31 dicembre alle ore 6.00 del 1 gennaio 2013, e comunque sino al termine delle esigenze, è istituito il “Divieto di transito” sulle seguenti strade e piazze:
a.   corso Vittorio Emanuele II, tratto compreso tra piazza IV Novembre e via Marchese di Montrone;
b.   piazza Massari, esclusivamente per la carreggiata con senso di marcia da corso Vittorio Emanuele II a piazza Federico II di Svevia;
c.  via B. Petrone, tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele II e strada Palazzo     dell’Intendenza;
d.  via Piccinni, tratto compreso tra corso Cavour e via Marchese di Montrone;
e. nei tratti di strada compresi tra via Abate Gimma e corso Vittorio Emanuele II, così di seguito riportate:
I.   via Melo;
II.  via Cairoli;
f.   via Andrea da Bari, tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Piccinni;
g. via Roberto da Bari, tratto compreso tra via Abate Gimma e via Piccinni.



Emergenza rifiuti a Foggia: c'è l'accordo tra Comune e Amiu

C'è l'accordo tra il Comune di Foggia e l'Amiu di Bari.
Finalmente dopo estenuanti riunioni e andirivieni tra i dirigenti delle due aziende e amministrazioni, ieri in tarda serata, 27 dicembre 2012, a Bari si è raggiunto l’accordo per far rientrare sia l’emergenza rifiuti che sta sommergendo la città di Foggia, sia per salvaguardare i posti di lavoro. 
Contratti ridotti e con colloqui e assunzioni ad personam; 150 sarà il numero minimo degli operatori che in strada provvederanno a pulire la città, a fronte dei precedenti 60. I 350 dipendenti dell’ex AMICA saranno riassunti con un riequilibrio economico lavorando a tempo parziale, dove quelli inquadrati dal II al IV livello (per un totale di 312) svolgeranno 32 ore settimanali nel ciclo produttivo (operatori ecologici, autisti, operai d’officina), mentre quelli inquadrati con il V livello in su (gli amministrativi che ne saranno 38) lavoreranno per 28 ore settimanali, a fronte delle 24 precedenti. 
L’azione di “pulizia” dell’AMIU su Foggia, comunque inizierà non prima della metà di gennaio 2013. I proventi della soprannominata “famigerata” Tarsu saranno destinati all’AMIU di Bari dove il corrispettivo sarà pari a 22.138.000 euro, cui però saranno esclusi il costo dell’ecotassa, il tributo regionale, e quello per la gestione della discarica, smaltimento compreso. Stratega della trattativa, da quanto si apprende, è stato il professor Vito Pinto, che operando all’interno della task force è riuscito a ricucire gli strappi trovando una giusta mediazione. Nel frattempo il capoluogo dauno rimarrà ancora in emergenza, trascorrendo un Capodanno all’insegna dei rifiuti e dell’emergenza ambientale e sanitaria. Per quanto riguarda i dodici lavoratori che congiuntamente a qualche sigla sindacale hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Foggia nei confronti del Sindaco Mongelli e dell’Assessore regionale Gentile, la riassunzione sarà più travagliata (sempre se avverrà…). 
Difatti la legge prevede un excursus legale diverso in nome della legalità. Il Sindaco, tuttavia, non polemizza e comunica che farà di tutto per sedare la polemica e mettere in campo ogni strumento giuridico affinché i 12 denunciatori vengano riassunti.
«La responsabilità è mia – ha affermato Gianni Mongelli, Sindaco di Foggia-. Quando deve nascere qualcuno esiste il dolore del parto. Le responsabilità me le assumo io; in questi casi spettano al primo cittadino».
«Ha vinto l’intelligenza- replica l’assessore regionale al welfare, Elena Gentile, candidata alle prossime politiche nel PD- , la stupidità è stata debellata e con essa tutti gli atteggiamenti che non hanno nulla che vedere con la buona amministrazione. Grazie alla mediazione della Regione Puglia abbiamo la messa in sicurezza di 350 posti di lavoro con la riduzione al minimo dei danni economici che tutti i lavoratori riassunti dovranno sopportare in questo anno di transizione. Qualcuno ci voleva intimorire –ha ribadito la Gentile- e il tempo ci darà ragione».
Nel frattempo non si mitigano le polemiche innescate con alcuni sindacati per le denunce fatte alla procura. Sia Mongelli, sia la Gentile, spiegano che la faccenda non passerà inosservata, proseguendo l’azione legale con la presentazione di querele con particolare attenzione alla Fiadel e al suo segretario, giacché i contenuti della denuncia non sono esatti.
Resta inteso, ed è giusto porlo in evidenza, che il Capodanno foggiano non sarà migliore del Santo Natale trascorso. Il Sindaco, come precedentemente ha fatto, si appella ai cittadini affinché possano «rispettare l’ordinanza di non conferire i rifiuti nei giorni festivi e in particolare la notte del 31».
Sarà un’impresa ardua, specie con il malumore e la sfiducia che incombe a Foggia.
di Nico Baratta

L'Adusbef chiede spiegazioni sui comportamenti della BCC di Alberobello e Sammichele

BCC - la sede di Sammichele di Bari
Le vicende della BCC di Alberobello e Sammichele di Bari arrivano anche in Senato, dove una interrogazione scritta a firma del presidente dell'Adusbef interroga il ministero dell'economia su alcune pratiche e metodologie "border line" messi in essere dalla presidenza dell'Istituto pugliese e su una serie di situazioni di palese "conflitto di interessi" che devono essere risolte e che, invece, si trascinano da anni.
Con una interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Presidente di Adusbef Senatore Elio Lannutti ha chiesto, lo scorso 20 dicembre, di chiarire la posizione della Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari.
i legge nella interrogazione che la Banca ha nominato Presidente del Consiglio di amministrazione un proprio legale che da tempo presta il proprio patrocinio legale in favore del medesimo istituto di credito, essendo costituito in qualità di difensore della BCC di Alberobello e Sammichele di Bari in diverse cause civili, anche contro alcuni "soci" del medesimo istituto di credito.
Tale situazione genera un cumulo di incompatibili funzioni in capo a chi agisce come Avvocato e come Presidente della Banca, che è “non solo (…) palesemente inopportuno, ma anche gravemente lesivo sia del carattere di autonomia e indipendenza del Consiglio di amministrazione della banca, sia dei diritti degli stessi soci dell'istituto a carattere cooperativo, ad oggi non rappresentati certamente da un organo terzo e imparziale".
Si legge ancora nella interrogazione parlamentare che “è evidente che tali poteri, nonché il carattere di indipendenza proprio della funzione di Presidente del Consiglio di amministrazione mal si conciliano con la volontà della banca di consentire che vi sia il contemporaneo svolgersi della prestazione professionale a carattere legale”.
Il Senatore Lannutti, ad avviso del quale, si sarebbero verificate plurime violazioni dello statuto della banca, chiede al Ministro competente di sapere “se il Governo sia a conoscenza di un intervento della Banca d'Italia riguardo alla situazione descritta” e “quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di adottare tutte le iniziative che riterrà opportune, anche al fine di tutelare gli interessi emersi nella vicenda relativa alla Banca di credito cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari.”
L’interrogazione parlamentare ripropone anche il problema delle deleghe nelle Bcc al momento delle elezioni delle cariche sociali.
Sulla vicenda è stato presentato anche un esposto a Banca d’Italia per conto di due soci della banca.

Il metano (era ora) dà una mano anche a Palese e S.Spirito

Costerà circa 337 mila euro completare la rete di metanizzazione per le strade non di proprietà comunale di Palese e S. Spirito. 
L'iter per poter utilizzare i fondi comunitari iniziò nel 2005 e fu necessario un lungo e coordinato lavoro fra Comune di Bari e Amgas per individuare tutti i proprietari dei fondi attraverso i quali dovevano passare le opere di metanizzazione.
Non vi era alcuna distinzione, infatti, fra strade pubbliche e private interessate dal provvedimento.
"Un grande lavoro di coordinamento e collaborazione istituzionale nel quale si sono distinti l'assessore Gianni Giannini e il vicesindaco Alfonso Pisicchio" ha tenuto a sottolineare Antonio Demichele, ex consigliere di cirscoscrizione di FLI.
Attualmente Palese - S.Spirito è l'unica Circoscrizione commissariata di Bari, dopo le dimissioni del suo Presidente, Saverio Di Liso.

giovedì 27 dicembre 2012

Fibronit: un anno interlocutorio


Bari - Nicola Brescia, presidente del comitato cittadino Fibronit, traccia un bilancio dell'anno appena trascorso con lo sguardo a quello che verrà.

Che l’anno ormai al termine sia stato difficile e complicato, è una verità indiscutibile ed è addirittura banale affermarlo. Ma è ormai andato. Ci prepariamo ad affrontare le sfide del nuovo anno con un sentimento misto di speranza e rassegnazione, fiduciosi che il primo trovi maggiori riscontri del secondo.

Ci occupiamo di temi ambientali da troppi anni per non considerare il 2012 un anno caratterizzato da tappe ed eventi determinanti:

la sentenza del processo Eternit celebrato a Torino che ha visto alla sbarra i responsabili della maggiore produttrice di manufatti in amianto e la loro significativa condanna per disastro ambientale. Una sentenza che ufficializza la indiscussa connessione tra la lavorazione dell’asbesto con le patologie provocate tra gli operai e tra i residenti intorno alle fabbriche produttrici di inquinamento; la vicenda ILVA, drammatica per la popolazione tarantina, che da decenni muore per i mali provocati dal siderurgico, e per i lavoratori che vedono sfumare la loro fonte di sostentamento pur sapendo che quel  lavoro potrebbe essere la causa della loro morte. Uno scontro tra vittime che fa gridare allo scandalo per gli aspetti del contenzioso lavoro-ambiente che non si sarebbe mai dovuto permettere. Un contenzioso che il governo Monti ha voluto spostare verso il lavoro, ma che, speriamo, non voglia offendere la salute dei tarantini che da troppi anni pagano il prezzo di questo ricatto così ignobile; la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna del dirigente della Fibronit di Bari la cui responsabilità è stata riconosciuta anche per la morte di un cittadino barese. Una sentenza che ha confermato, sulla scia della sentenza di Torino, come l’inquinamento prodotto per anni dalla fabbrica di Via Caldarola abbia causato danni a tutto l’ambiente circostante provocando la morte di centinaia di cittadini.

 Ma il 2012 è stato un anno molto importante anche per l’attività del Comitato Cittadino Fibronit. La massiccia presenza di cittadini all’assemblea pubblica ha mostrato e confermato quanto sia viva l’attenzione al problema Fibronit e ci ha donato un’iniezione di pura energia che siamo pronti ad utilizzare nel 2013 per portare avanti le proposte che proprio in quell’assemblea sono emerse.

Questa partecipazione popolare ha trovato conferma nella mostra di arte contemporanea Eternit(à) che per dieci giorni ha visto artisti e diverse associazioni impegnate a sensibilizzare la città al tema amianto. Un evento per noi straordinario che abbiamo condiviso con le tantissime persone che vi hanno partecipato e con i tanti ospiti che hanno voluto dare il loro contributo in occasione delle manifestazioni pubbliche inserite nell’evento.

 Affrontiamo quindi il nuovo anno con decisione e con la certezza che finalmente cominceranno le attività di messa in sicurezza definitiva dell’area Fibronit che ci porterà alla realizzazione del Parco della Rinascita. Non possiamo più aspettare, non vogliamo più aspettare.

Nicola Brescia - Comitato Cittadino Fibronit

50 defribrillatori grazie alle multe


Bari - La Giunta Municipale, lo scorso 21 dicembre, ha approvato una delibera in cui impegna la somma di 77.000 euro per l’acquisto di 50 defibrillatori in carico alla Polizia Municipale. 
Tale somma riviene dai proventi delle contravvenzioni stradali che devono essere reimpiegati in azioni per la sicurezza.
Le apparecchiature saranno utilizzabili da almeno 100 persone, fra vigili urbani, dipendenti comunali, gestori ed altri operatori sportivi presso gli impianti comunali, i quali saranno addestrati all’uso dei defibrillatori automatici frequentando un corso a cura dei centri autorizzati e specializzati in materia.
Il corso avrà la durata di 6 ore e prevede lezioni teoriche e pratiche per consentire il facile utilizzo delle apparecchiature che inviano automaticamente informazioni anche ai più vicini centri di soccorso al fine di allertare il 118 ed attivare le procedure di emergenza.
 Le malattie del sistema cardiocircolatorio rappresentano la causa più frequente di mortalità e invalidità permanente. In Italia l’infarto cardiaco è la prima causa di morte in assoluto.
L’arresto cardiaco del giovane giocatore di calcio Morosini, lo scorso anno, durante una partita di calcio, in diretta TV, destò emozione e riportò l’attenzione di tutta l’Italia per una morte che probabilmente poteva essere evitata se soltanto fosse stato disponibile immediatamente un defibrillatore a bordo campo.
In caso di arresto cardiaco l’intervento di primo soccorso è fondamentale per salvare una vita umana ma bisogna agire in pochi minuti con un defibrillatore.
Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale si è attivata affinché la città di Bari potesse attrezzarsi per far fronte a questa esigenza di civiltà predisponendo un progetto per l’acquisizione di defibrillatori e per addestrarne all’uso un congruo numero di “addetti ai lavori”.

Il progetto, a cui hanno lavorato l’Assessore allo Sport Elio Sannicandro ed il Comandante della Polizia Municipale Stefano Donati, prevede l’installazione di defibrillatori a bordo delle auto di pronto intervento della Polizia Municipale, oltre che negli impianti sportivi comunali e in tutti i luoghi con rilevante presenza di persone (uffici pubblici, mercati, scuole ecc…).

Il Sindaco Michele Emiliano ha espresso soddisfazione per un intervento di grande importanza per la sicurezza dei cittadini e che renderà la città di Bari all’avanguardia in Italia nel campo della prevenzione: “è proprio il caso di dire che la salute e la vita dei cittadini sono i beni che ci stanno più a cuore. Stiamo investendo queste somme destinate alla sicurezza non solo nell’acquisto di strumentazioni fondamentali per il primo soccorso, ma anche nella formazione al loro utilizzo. Essere pronti ad aver cura l’uno dell’altro nel momento del bisogno può davvero fare la differenza”.

“Sport e salute sono elementi fondamentali nella vita di una comunità – spiega l’assessore Sannicandro - avere la possibilità di salvare delle vite umane dà il senso dell’importanza di questa iniziativa. Si tratta di apparecchiature che entrano nel patrimonio del Comune di Bari e, contestualmente, si avvia una massiccia campagna di formazione e informazione sul primo soccorso. Vi sono sperimentazioni analoghe in altre città italiane che hanno dimostrato l’assoluta utilità del progetto. Abbiamo già impegnato le somme per l’acquisto dei 50 defibrillatori che saranno acquistati a gennaio. I corsi saranno invece svolti tra febbraio e marzo e saranno rivolti a vigilo urbani, dipendenti comunali e operatori presso gli impianti sportivi cittadini”. 

Il Comandante Stefano Donati spiega che questo progetto giunge a coronamento della preparazione degli agenti per ottenere la patente di servizio (documento necessario per guidare auto di servizio della PM): “Nell’ambito del corso – precisa Donati - c’è una parte dedicata al primo soccorso su strada delle persone ferite o colte da malore improvviso. Tra febbraio e marzo gli agenti della Polizia Municipale svolgeranno un corso specifico per l’utilizzo dei defibrillatori. Queste strumentazioni saranno acquistate con i proventi delle multe stradali ed entreranno a far parte patrimonio del Comune”. 


Vendola europeista? Si, ma soltanto in Puglia, per carità!

"La parola chiave che ha segnato il nostro lavoro e impegno in tutti questi anni, se volessi fare un bilancio di fase e complessivo, direi che è Europa".
Lo ha detto Nichi Vendola in una conferenza stampa di fine anno a metà tra la propaganda politica tipica della campagna elettorale ed un bilancio a tinte chiaroscure per la Puglia.
Non una parola sui problemi, nemmeno un accenno alle criticità, per non parlare dei problemi giudiziari che, direttamente e indirettamente, sono stati associati al Governatore nel corso dell'anno che sta per concludersi.
"Il nostro territorio è Europa e Mediterraneo insieme. Nel momento in cui l'Europa ha conosciuto la crisi noi abbiamo voluto comunque sentirci parte di un'Europa che è paradigma di civiltà, di libertà individuale e politiche di welfare" ha sottolineato il Governatore, facendo scivolare le proprie parole sui problemi che sottendono alle scelte europee, anche forti, che sono state fatte nel corso di quest'anno da Mario Monti e dal Governo.
E mentre tira badilate addosso a Monti ed alle sue forti scelte europeiste, da autentico equilibrista della retorica politica sottolinea e riafferma l'orgoglio di appartenenza della Puglia all'Europa, o meglio, all'idea che Vendola ha dell'Europa, che poco corrisponde in realtà con le attuali dinamiche dell'Unione Europea (ma questo piccolo particolare non viene esplicitato, naturalmente).
Soltanto pochi giorni fa, infatti, Vendola aveva risposto così alla conferenza stampa di fine anno di Mario Monti: "io penso che abbiamo il diritto come polo dei Progressisti di sintonizzarci con tutta quella Europa che nelle culture politiche del socialismo europeo e nelle espressioni dei movimenti sociali chiede un cambio di rotta perché l'Europa delle politiche liberiste sta producendo dei danni sociali irreparabili. Si stanno sfasciando interi sistemi sociali se pensiamo a quello che accade in Grecia. Allora c'è bisogno di un cambiamento. Questo è scritto nei programmi delle forze di sinistra di tutta Europa”. “Non capisco - conclude - perché debba essere impedito a me, a noi uomini e donne di sinistra, l'esercizio di una lotta politica che intende lanciare la sfida del cambiamento, dell'innovazione, della modernità all'insegna dei diritti sociali e dei diritti di libertà".
Ma torniamo alla Puglia, troppo spesso dimenticata in quest'anno a causa delle ambizioni del Governatore di approdare a Palazzo Chigi e, comunque, di determinare una decisa svolta a sinistra del centrosinistra.
Il bilancio del 2012 per Vendola è positivo. Con la sua consueta retorica ha affermato, infatti, che "abbiamo zappato la terra, l'abbiamo dissodata, concimata e seminata: si cominciano a vedere dei germogli. Abbiamo preso una Puglia che era un po' come una cenerentola, lamentosa e invisibile, lontana dall'Europa e dal mondo. Oggi c'é una Puglia che è un fattore di fascino, ha successo in tutto il mondo".
Ennesima poesiola che significa tutto e nulla e che sottolinea, se mai ce ne fosse bisogno, la straordinaria capacità dialettica di Nichi, accomunata ad una altrettanto grande vacuità di contenuti.
Presenti alla conferenza stampa di quest'oggi tutti gli assessori con l'eccezione di Angela Barbanente, Michele Pelillo ed Alba Sasso.
Lo staff della Giunta Vendola ha potuto spiegare, in una sorta di question-time, in poco pià di due minuti, cosa hanno fatto nel 2012 per la Puglia (ma tempo dilatato per gli assessori di Sel che si stanno preparando ad approdare in Parlamento, come ad esempio Fratoianni e Stefàno).
Come se due (o 5 minuti) fossero davvero sufficienti per parlare di un anno di attività. Di fatto gli assessori hanno potuto giusto snocciolare qualche cifra (le più favorevoli) infarcite da tre slogan, considerati i tempi.
Un altro punto dove ha voluto soffermarsi Vendola è il metodo di lavoro della collegialità.
"Noi abbiamo cercato equilibrio nel lavoro di ogni giorno: non sono un uomo solo al comando". Peccato che quando c'erano in ballo i rinvii a giudizio per i vari Tedesco e Frisullo Vendola abbia più volte sottolineato e giurato la sua estraneità alle decisioni assessorili.
Ma si sa, in campagna elettorale tutto è permesso.
Nei fatti si è trattato di un discorso molto elettorale e poco di riepilogo di tutto quello che è successo nel 2012. Ovviamente Vendola non poteva lasciarsi distanziare e sommergere dalle Primarie del Pd, in programma tra tre giorni.
Qualcosa doveva pur dire. E qualcosa ha detto.
Ed il fatto che si parlasse di Puglia sembrava quasi incidentale. 
di Vincenzo Matano

Un calendario antiracket per non dimenticare

Si è ispirato alle cartine rotonde che avvolgono uno per uno gli agrumi più pregiati, Mauro Bubbico grafico lucano, per realizzare i dodici volti che da Emanuele Notarbartolo, ucciso dalla mafia nel 1893, fino a "Principessa" giovanissima e sconosciuta vittima del traffico di esseri umani, morta affogata, come migliaia di altri suoi sventurati compagni di viaggio, nel cuore del Mediterraneo, segnano questo calendario antiracket.

Sono poco più di cinquecento copie, destinate soprattutto alle scuole e alle associazioni che, come Libera, si occupano di contrastare in ogni modo l'illegalità, in preparazione di una grande mostra internazionale e itinerante che porterà, a partire da Tunisi, una trentina di pannelli, realizzati sempre da Mauro Bubbico, in giro per l'Italia e l'Europa "perchè il ricordo si trasformi n memoria" ha sottolineato Alessandro Cobianchi, presidente di Libera, l'Associazione fondata da Don Luigi Ciotti.

In questo sono presenti due pugliesi, il foggiano Francesco Marcone, ucciso per non aver ottemperato ai desiderata di qualche mammasantissima locale, e il salentino Antono Montinaro, ucciso insieme a Giovanni Falcone, nella strage di Capaci. 


A Bari, Libera gestisce due immobili sequestrati alla mafia e destinati ad uso educativo e sociale. "Ci stiamo impegnando perchè il prossimo anno ci siano almeno altri due volti pugliesi in questo calendario, quelli di Michele Fazio e di Gaetano Marchitelli, due adolescenti uccisi "per sbaglio" da proiettili mafiosi.

"Non è giusto dire che questi due ragazzi si trovassero nel posto sbagliato: nessuno deve morire perchè si trova a passare mentre è stata ingaggiata una sparatoria" ha sottolineato Cobianchi: "anche le loro morti sono ascrivibili al malaffare e alla mafia e anche le loro vite vanno inserite nella memoria collettiva".

Costato poco più di 1500 euro, praticamente la stampa mentre l'artista non si è fatto pagare, il calendario riporta all'attenzione uno dei primi settori in cui la mafia esercitò e ancora esercita le  sue azioni prevaricatrici, il commercio degli agrumi. Un pensiero che va a Rosarno, città calabrese simbolo di un doppio sfruttamento criminale, quello sui  migranti che raccolgono arance e manderini, e quello sugli agricoltori, spesso costretti a vendere il prodotto ai prezzi fatti dalle cosche.

Un calendario, insomma, per non abbassare mai la guardia.

Bat, la Provincia approva il regolamento sui controlli interni

Si è riunito questa mattina il Consiglio provinciale di Barletta - Andria - Trani. Nel corso dei lavori, l’assemblea ha approvato con 17 voti favorevoli il Regolamento per la disciplina e l’organizzazione del sistema dei controlli interni ed alcune modifiche al Regolamento di Contabilità.
“Il Decreto Legge 174 del 2012, convertito in Legge n. 213 del 7 dicembre scorso, ha rafforzato ed integrato il sistema dei controlli interni che gli enti locali devono disciplinare con appositi regolamenti” ha spiegato nel corso del suo intervento in aula l’Assessore alla Programmazione Economica e Finanziaria ed al Patrimonio della Provincia di Barletta - Andria - Trani Dario Damiani.
Tra le novità più rilevanti previste dalla normativa il controllo di regolarità amministrativa e contabile in fase preventiva (esercitato da ciascun responsabile di ogni settore e dal responsabile del Settore Finanziario) e in fase successiva (da una apposita organizzazione interna che opera sotto la direzione del Segretario Generale), alcune modifiche al controllo di gestione e strategico, l’introduzione del controllo sugli equilibri finanziari per garantire il costante controllo della gestione di competenza, della gestione residui e della gestione di cassa, che il Dirigente del Settore Finanziario esercita trimestralmente, e l’introduzione del controllo sugli organismi esterni e sulle società partecipate non quotate.
“Con queste novità legislative - ha poi concluso l’Assessore Damiani - diventa strategica la programmazione economica e finanziaria dell’ente”.
E' arrivato, invece, uno stop temporaneo per l’ordine del giorno presentato dal Consigliere provinciale Saverio Fucci sul servizio di controllo ed ispezione degli impianti termici, accantonato per ulteriori approfondimenti tecnici e giuridici.

L'università di Foggia non è a rischio, le precisazioni del Rettore

In questi giorni numerosi organi di stampa hanno diffuso la notizia del tragico ulteriore taglio di 300 milioni al finanziamento statale delle Università, che fa seguito ai tagli degli scorsi anni. Alcuni giornali, e ieri anche il Tg3 nazionale, hanno, però, associato questa informazione e le giuste critiche a tale grave provvedimento ad una notizia infondata che rischia di creare un grave allarme tra i docenti e il personale tecnico-amministrativo ma, soprattutto, tra gli studenti e le famiglie. 
Si è sostenuto, infatti, che numerose università sarebbero a rischio di default, di commissariamento e addirittura di chiusura.
Non si intende sottovalutare le difficoltà del sistema universitario provocati dalle ripetute decurtazioni finanziare e da altre misure, ma è necessario evitare il diffondersi di notizie infondate.
Quale università a maggiore rischio è stata indicata l’Università di Foggia, evidentemente sulla base del problematico rapporto tra le spese per il personale e le entrate, pari all’89,16%. 
Preme precisare innanzitutto che questo rapporto rappresenta il risultato ovvio del perverso meccanismo introdotto dal Ministro Profumo con il D.lgs. 49/2012, che definisce il rapporto tra le spese di personale e le entrate;  queste ultime sono costituite dal finanziamento statale, che è sempre più ridotto, e dalle tasse studentesche, che sono notoriamente molto variabili in Italia (media nazionale di € 982) e che a Foggia sono alquanto basse (media € 560), in ragione del problematico contesto socio-economico. 
Tale meccanismo danneggia, infatti, in particolare le università meridionali e quelle poste in aree disagiate e conferma il progetto del Governo Monti, come di quello precedente, di costringere le università ad un aumento generalizzato delle tasse studentesche, proseguendo in una politica di progressivo disimpegno pubblico. Tutto questo mentre in altri paesi europei le tasse studentesche, già ora ben più basse di quelle italiane, stanno per essere ulteriormente ridotte o del tutto eliminate, come ad esempio in Germania, a fronte di ulteriori massicci investimenti pubblici, per favorire le iscrizioni e l’aumento del numero dei laureati. 
In Italia, invece, si riducono le immatricolazioni e cresce il triste primato europeo della più bassa percentuale di laureati. 
In qualità di Rettore intendo smentire con forza quanto affermato a proposito del rischio di default dell’Università di Foggia. Nonostante abbia subito un taglio del finanziamento statale di oltre 5 milioni di euro negli ultimi anni quattro anni, e di ben 1,5 milioni solo dalla legge di stabilità, la nostra Università ha già approvato il bilancio preventivo per il 2013, che è ancora una volta in pareggio, senza un solo euro di debito, grazie alle nostre politiche di risparmio e di rigore e alla
nostra capacità di attrarre fondi e di utilizzare i finanziamenti europei, e al prezioso sostegno della Regione Puglia.
Fin dal 2008, quando cominciarono a profilarsi le difficoltà con i primi tagli imposti dal Ministro Tremonti, noi abbiamo adottato misure draconiane di risparmio e di rigore, affiancate a sostanziose politiche di investimento, soprattutto nelle infrastrutture.
Saranno certamente ancora molti nel 2013 i sacrifici e i disagi ma proseguiremo anche nella politica di investimenti, come dimostrano la prossima inaugurazione di molte nuove strutture, il Polo umanistico, la sede dei Dipartimenti e della Facoltà di Medicina, una nuova residenza studentesca, e come conferma l’avvio di altri progetti di ristrutturazione per la nuova sede del Dipartimento di Economia.
L’Università di Foggia non fallirà né nel 2013 né negli anni successivi!
E, ne sono certo, non falliranno neanche le altre università. Continueremo a lavorare per il bene dei nostri studenti e di questo territorio, e a conseguire ancora straordinari risultati nella formazione, nella ricerca, nell’internazionalizzazione, nel trasferimento tecnologico, ma anche nel rigore etico, nella trasparenza, nell’affermazione della legalità e della democrazia nel nostro Paese.
Giuliano Volpe
Rettore delll'Università degli Studi di Foggia

Rifiuti a Foggia, il danno e la beffa di Mongelli

“Non si può dire che l’Amministrazione Mongelli brilli per sensibilità e buon senso, atteso che, con il contestuale pagamento dell’ IMU, ha ritenuto doveroso far recapitare ai foggiani, in questi giorni, l’ennesima cartella esattoriale con la quale richiede ai contribuenti un maggiore imponibile per il pagamento della tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.” – è quanto dichiara il Coordinamento di Foggia di “Futuro e Libertà” in una nota a firma del coordinatore Umberto Candela, a seguito delle recenti verifiche effettuate dall’Aipa tramite l’Agenzia del Territorio con conteggi risalenti all’anno 2007, fino a tutto il 2011, e che graveranno sulle tasche dei foggiani per ulteriori centinaia e centinaia di euro.
“In quale altro Comune d’Italia sarebbero stati in grado di partorire la brillante idea di far coincidere tale notifica, giusta e rispettosa delle vigenti normative, ma inopportuna nei tempi, alla luce del totale degrado che la comunità foggiana sta vivendo in particolar modo in questo periodo, dove immensi cumuli d’immondizia hanno oramai invaso la città?“-ironizza, ma non troppo, Umberto Candela-. “Quindi dopo la beffa anche il danno. Dopo aver imposto un aumento di questa tassa di oltre il 30%, dopo aver aumentato al massimo le percentuali dell’Imu, il Centro-sinistra al Comune di Foggia ha deciso ora di affliggere ulteriormente i nostri concittadini in pieno periodo natalizio con ulteriori balzelli. Della serie: i guai non finiscono mai, e se pensavamo di vivere serenamente questo scorcio di fine anno, ci hanno pensato i nostri amministratori comunali a spegnere un abbozzato sorriso di entusiasmo necessario per i modesti festeggiamenti ai quali ci saremmo apprestati” -continua la nota di “Futuro e Libertà”.
“Tutto questo accade mentre la circolazione sulle strade ed i marciapiedi diventa ogni giorno più tortuosa e pericolosa per cittadini ed autoveicoli; mentre imperversano le polemiche sui costi sostenuti per riparare buche e voragini presenti in ogni angolo della città; mentre il buio avvolge i nostri quartieri per l’endemica incapacità di Mongelli & C. a risolvere anche tale perdurante problema che favorisce microcriminalità e atti vandalici ai quali, in tanti, purtroppo cominciano ad abituarsi con rassegnata disperazione”.
Alla luce di questo scempio e della totale mancanza di servizi, a fronte del costante aumento delle tasse locali, il Coordinamento Cittadino di F.L.I. invita i cittadini ad una mobilitazione generale tramite la “disobbedienza fiscale”, ritardando pertanto il pagamento dell’ennesima cartella esattoriale imposta ai foggiani. E se ciò sarà fatto, come ci auguriamo che avvenga, vorrà il Sindaco Mongelli imporre ulteriori sanzioni amministrative alla comunità da lui “sapientemente” amministrata? Per evitare che ciò accada -conclude Candela- “è solo necessario mandare definitivamente a casa questa inconcludente Amministrazione comunale”.

domenica 23 dicembre 2012

Cerignola, il Presepe vivente della Parrocchia San Trifone

Riceviamo e pubblichiamo dalla Parrocchia San Trifone - Rione Fornaci di Cerignola.


“…Gesù è nato a Betlemme in una stalla, in un luogo indegno della sua  dignità divina; fu avvolto in fasce; fu posto da sua Madre in una  mangiatoia….”. 
Stimolati dalla lettera per il  Santo Natale 2012 del nostro Vescovo Felice di Molfetta abbiamo voluto realizzare IL PRESENTE VIVENTE per ricordare che la nascita di Gesù é stato un evento storico che si  colloca in una precisa coordinata geografica.  
La ricostruzione di un quartiere di Betlemme, i dialoghi ed i personaggi del tempo, le 60 comparse in costume,  “illumineranno"  il nostro Natale. “…Mi piacerebbe perciò che tutti potessimo attendere e vivere un Natale di luce, più che di luci. A suggerircelo è il profeta Isaia che, ieri alla sua gente, oggi a noi, ci invita a leggere il presente come grembo di futuro,  cercando di guardare avanti, nonostante tutto: “Alzati, rivestiti di luce,  perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te” (Is 60,1) al fine di annunciare il desiderio di superare ogni crisi con l’ottimismo della speranza e ricordare a tutti che l’ora più buia della notte è sempre quella più vicina alla luce del giorno. Ma di quale luce dobbiamo rivestirci per un Natale vero? 
Quella che viene dal cielo, luce senza tempo che è apparsa nel tempo; quella che si è manifestata nella carne e che avvolse i pastori nella notte di veglia al loro gregge.  
E’ Cristo la luce che viene a dare senso ad ogni nostra legittima attesa…..”
Quattro i momenti rievocati con la regia di Giacomo Giannelli: L’ Annunciazione, L’editto di Cesare Augusto per il censimento, L’annuncio dell’arrivo del Messia ai pastori e la nascita di Gesù, a cui si aggiungerà il 6 gennaio l’arrivo dei Re Magi, per farci ritrovare il messaggio del vero ed unico Natale quello di un  Dio bambino che si dona  incondizionatamente a noi e diventa il "Dio con noi". 
Le rappresentazioni ci saranno il 27 ed il 30 dicembre ed il 6 gennaio dalle ore 20,00 alle ore 21,30. Nei giorni 24, 25, 26, 28 e 29 dicembre ed il 1 gennaio il Presepe sarà animato, sempre dalle ore 20,00 alle ore 21,30, da gruppi di comparse, tra cui (il 26 dicembre) gli immigrati di Tre Titoli.

PD Bari: le primarie delle badanti


Primarie dei parlamentari del PD: Elenco delle Candidature Accettate
Il Comitato provinciale per l'accettazione delle candidature, a seguito della verifica della ammissibilità dei requisiti e delle firme presentate a supporto, ha confermato la accettazione delle seguenti domande di candidatura che domani 23.12.2012 saranno sottoposte al vaglio della Direzione Provinciale convocata per le 16:30 c/o la Sede della Federazione PD di Bari in Via Re David, 15.

Candidati Parlamentari uscenti (senza raccolta firme)
Capano Cinzia
Ginefra Dario
Grassi Gero
Servodio Giusi

Altri candidati (che hanno raccolto le firme di sostegno)
Antonacci Vitantonio
Binetti Gilda
Campanelli Adalisa
De Caro Antonio
De Nicolo Pietro
Emiliano Alessandro
Fusco Enrico
Giannini Giovanni
Lofano Fonte
Maugeri Maria
Ventricelli Cecilia
Zaccaria Teresa


Così il comunicato sulla pagina Facebook del Pd di Bari. Qualche considerazione, a latere, come si usa dire, in attesa che si sappia in serata chi fra questi poi effettivamente sia giudicato il 30 dicembre dalla base elettorale, la stessa delle primarie del 25 novembre (e del 2 dicembre).

La notizia dell'ultim'ora sono le pressioni che Michele Emiliano sta esercitando su Antonio Decaro perché si ritiri e lasci il suo eventuale tesoretto elettorale (per le primarie) a suo fratello Alessandro, la cui candidatura resta abbastanza misteriosa anche per moltissimi militanti piddini, anche quelli con due metri di pelo sullo stomaco, abituati a tutto.

Per Decaro significherebbe restare ormai bruciato per qualsiasi prospettiva futura, visto che il posto di sindaco di Bari è stato "trattato" con SEL e andrebbe alla peraltro ottima Angela Barbanente. L'impressione che si ha è che queste primarie parzialmente taroccate (basta vedere certi nomi e certi cognomi, la presenza di donne usate come badanti per sostenere uomini, offendendole due volte, come donne e come espressione della politica al femminile) servano a contare le forze in campo dei vari capibastone e a dare a Michele Emiliano l'opportunità di evidenziare (o meno) la sua attuale forza elettorale.

Per quanto il Sindaco continui a ripetere che resterà a palazzo di città fino all'ultimo giorno del suo mandato, nessuno crede che rinuncerà a correre per la regione, nel caso in cui Nichi Vendola scelga di andare in Parlamento. E il "patto Barbanente" serviva proprio a questo.

In questa lista, che pur dovrà ricevere ulteriore approvazione, le novità accattivanti sono pochissime e al lettore attento basterà fare apposita ricerca su google per capire di chi stiamo parlando. Organizzate in troppo poco tempo per evitare le trappole dell'apparato, queste primarie rischiano di confermare la peggiore delle prassi partitocratiche, ammantandole di imperdonabile demagogia.

In particolare, la presenza delle donne è strumentale e offensiva e, salvo nei casi delle ex parlamentari, apertamente funzionale a sostenere dei maschi: alle primarie è proibito, infatti, votare per due uomini o due donne, se non si vuole annullare il secondo voto. E votare per una donna purchessia, solo perchè è donna, mi spiace ma è peggio che non votare affatto o votare solo per un maschio.

C'è solo da augurarsi che ancora una volta, come nel caso delle primarie del 25 novembre, la base e i simpatizzanti del centro sinistra sappiano ribaltare le aspettative di chi non ha ancora perso il vizio di decidere per gli altri. E Nichi Vendola, l'illusionista circondato dai suoi farlocchi del cerchio magico, lo ha imparato a sue spese.

Cerignola: Occupati e disoccupati, tra SIA e Supermercati

E' destino che la SIA termini l'anno nella tempesta delle polemiche.
E ne sono personalmente molto preoccupato.
Dieci milioni di euro di crediti: tanto vanta la Sia dai Comuni consorziati.
Con Cerignola in prima fila, con un debito di oltre cinque milioni di euro.
Ma non ditelo al beato assessore Gallo, indebitato fino al collo, ma tanto, così tanto contento.
Ancora, questa storia del soccorso a Foggia, mentre da soccorrere, da anni, sarebbero i Comuni come Cerignola.
Vasciaveo, che sempre si è giustamente lamentato di penuria di uomini e mezzi, da dove tira fuori le forze per correre a Foggia?
Inutilmente, perche lì la situazione resta fuori controllo.
Straordinari, certo, ma un po' di straordinari per pulire Cerignola, proprio non si possono fare, architetto?
Ma Cerignola non paga! Più che giusto, ma perché Foggia paga? Nell' elenco dei creditori insolventi non c'è proprio Foggia, subito dopo Cerignola? 
O ricordo male?
Infine, queste assunzioni natalizie.
Leggo  le doglianze della CGIL e mi paiono fondate.
Leggo le risposte di Vasciaveo, ma in queste non trovo un passaggio fondamentale: in base a quali criteri sono state effettuate le assunzioni?
Voglio dire: chi ha scelto le persone da assumere?
La natura giuridica della società S I A non la esclude da un dovere di trasparenza.
E' già stata troppe volte la SIA a pagare cambiali politiche con assunzioni, ora si dubita che anche cambiali sindacali si paghino così.
Mentre in Consiglio Comunale un patetico  collega consigliere in attesa da cento anni di una assunzione, o meglio del completamento di una assunzione alla SIA, è costretto per ricordarlo al Sindaco Giannatempo ad accennare, per un minuto, un minuto e mezzo un dissenso, che prontamente, poi, rientra, nella attesa speranzosa di questa famosa assunzione a tempo pieno.
In tempi di crisi e di accentuato disagio occupazionale, io credo che un Movimento Politico come La Cicogna debba vigilare particolarmente su questi aspetti.
Non per odio personale.
Ma perché (chi lo avesse dimenticato, faccia mente locale) chi pretende di rappresentare i cittadini, deve avere attenzione per quelli senza Santi in paradiso.
Deve essere implacabile con coloro che fanno politica per sistemare se stessi e la propria famiglia.
Non tutti i poveracci hanno un imprenditore con affari in sospeso in Municipio.
Non tutti hanno un Sindacato per amico, un Assessore per Amico e via discorrendo.
Chi non si occupa di questi favoritismi ne è complice.
I sepolcri imbiancati di opportunismo e di presunto perbenismo, non piacevano nemmeno all' epoca in cui furono scritti i libri sacri.
di Franco Metta

sabato 22 dicembre 2012

A Bari Feste in solidarietà


A Bari da alcuni anni il Natale e il Capodanno sono feste di solidarietà. E tutti, chi non ha una casa, chi si trova in difficoltà o semplicemente desidera stare in compagnia, potrànno sentire il calore dei baresi partecipando agli appuntamenti organizzati dall’Amministrazione comunale.
I cittadini potranno infatti trascorrere in serenità la sera di fine anno con la tradizionale Cena degli Abbracci, giunta alla sua quarta edizione, ma anche la Vigilia, il giorno di Natale e il 1 gennaio. Con una novità: i tre eventi con maggiore affluenza (pranzo di Natale, Cenone di San Silvestro e pranzo di Capodanno) si terranno all’interno delle Piscine Comunali di Bari (ingresso secondario in via Portoghese).
Grazie alla sinergia con le associazioni di volontariato e al sostegno di molti privati, è stato possibile predisporre pasti semplici e gustosi, in un ambiente colorato da addobbi natalizi.
Gli eventi sono organizzati con il supporto del Sermig, servizio missionario giovanile, della Comunità di Sant’Egidio e dell’Associazione Incontra. Si ringraziano, inoltre, i tantissimi volontari che serviranno ai tavoli e i privati che hanno voluto dare un contributo concreto alla realizzazione di queste iniziative.

Di seguito il calendario completo degli appuntamenti:

Il pranzo della Vigilia di Natale
Il 24 dicembre, alle ore 12.00, presso la Chiesa di San Francesco da Paola (viale Ennio) si terrà un pranzo per circa 70 persone, realizzato con il sostegno del Comune di Bari e delle famiglie del quartiere.

Il pranzo di Natale
Il 25 dicembre, alle ore 12.00, all’interno delle Piscine Comunali di Bari, si terrà un grande Pranzo di Natale per 300 persone.
Il menù prevede:
-Cannelloni ricotta e spinaci
-Pollo con patate al forno
-Contorno di piselli e verdure cotte al vapore o lesse
-Acqua minerale, aranciata, coca cola, succhi di frutta.

La Cena degli Abbracci
La sera del 31 dicembre, a partire dalle ore 18.00, si festeggia l’arrivo del nuovo anno con la Cena degli Abbracci, il grande e partecipato cenone divenuto un appuntamento tradizionale dell’Amministrazione Comunale di Bari. La Cena è organizzata per 400 persone.
Il menù prevede:
-Antipasti: mozzarelline/olive/panzerottini/arancini/crocchette di patata/rustici/tartine e formaggi
-Riso patate e cozze
-Scaloppine di pollo ai funghi
-Insalata mista
-Acqua minerale, aranciata, coca cola, succhi di frutta (in abbondante quantità)
-Panettone e pandoro
-Prosecco 40 bottiglie.

Pranzo del 1 Gennaio 2013
Anche il 1 gennaio sarà un’occasione per ritrovarsi e stare insieme. Sempre all’interno delle Piscine Comunali di Bari, alle ore 12.00, è stato organizzato un grande pranzo per 300 persone. Questo il menù previsto:
-Bucatini al forno (con mozzarella/capperi/origano/olive)
-Frittate con verdure
-Contorno di patate al forno
-Acqua minerale, aranciata, coca cola, succhi di frutta
-Pasticceria secca.

 Servizio di Trasporto
Per il Pranzo di Natale, la Cena del Abbracci e il Pranzo del 1 gennaio sarà assicurato un servizio di trasporto dall’Amtab che collegherà le Piscine Comunali con i centri Caps e Andromeda di via Alcide De Gasperi, il CARA, la Caritas di via Capruzzi, il Ferrhotel e l’ex Socrate. Sarà altresì consentito il trasporto gratuito anche su altre linee urbane Amtab a tutti i partecipanti a questi eventi, esibendo i biglietti di invito (distribuiti dalle associazioni di volontariato).

Servizio P.I.S. (pronto intervento sociale) al numero verde   800-093-470    
Durante tutte le festività natalizie sarà operativo il Pronto Intervento Sociale gestito dalla cooperativa sociale C.A.P.S., in convenzione con l’Assessorato al Welfare della città di Bari. Il Servizio è rivolto ad ogni aspetto dell'emergenza sociale: anziani, minori non accompagnati, disabili, adulti in difficoltà sociale e psico-sociale, famiglie, stranieri, persone senza dimora. È inteso come supporto logistico e di sostegno sociale anche nei casi di emergenze di Protezione Civile, interfacciandosi con le differenti strutture del Comune e delle altre Istituzioni. Il servizio del P.I.S. è gratuito, attivo 24 ore su 24 e può essere richiesto chiamando il numero  800-093470      .

venerdì 21 dicembre 2012

Elezioni universitarie, le opinioni del neo senatore Vito Ardito

Vito Ardito
A distanza di quattro anni gli studenti universitari sono stati chiamati nuovamente a rieleggere i propri rappresentanti agli organi centrali e periferici, nel panorama delle associazioni ai posti di partenza per gli organi centrali spicca il cartello NOI, dietro il quale si trovano le maggiori associazioni universitarie in forza nelle singole facoltà, seguono studenti indipendenti e infine LINK. Novità di queste elezioni è nello spoglio che avviene in un unico seggio in Ateneo, con relativi tempi di attesa per i vari organi universitari decisamente allungati. Dagli primi spogli è emerso un ottimo risultato del cartello NOI che al senato ottiene 3 posti su 5 disponibili, con 6160 voti e vengono eletti senatori Ardito, Delmedico e Cascardi, mentre con SI, che ottiene 4693 voti vengono eletti senatori Secondo e Cavallera. Resta fuori LINK che ottiene solo 1443 voti, altri dati Bianche 1721, nulle 831. Abbiamo rivolto alcune domande al neo eletto senatore Vito Ardito.
Le tue prime sensazioni: 1837 voti insomma vogliono dire qualcosa.
 “Vogliono dire tante cose, veramente tante, un risultato che non ci aspettavamo come azione universitaria e come coalizione, invece il nostro obiettivo era superare i 6000 voti, e il nostro obiettivo è stato raggiunto, per fortuna, è un risultato mio personale ma non è solo mio è di azione universitaria e in tutto UNIBA è stato un grosso risultato perchè nessuno ci quotava 1800, tutti ci quotavano già morti, ci quotavano sui 1200/1300, è stato un bel risultato calcolando che c'erano tutti i voti di azione tranne giurisprudenza che portava un altro candidato al senato, sempre della coalizione.”
 Vedendo quello che è il numero di schede bianche, un tuo pensiero a riguardo, può essere stato un voto di protesta nei confronti vostri, qualche studente che non si è visto nel cartello NOI.
 “Si allora, secondo il mio modesto parere le schede bianche sono tante per due motivi, uno come hai detto tu sulla questione di protesta, forse contro il cartello oppure contro le rappresentanze studentesche, un'altra opzione potrebbe essere anche quella del non aver riconosciuto i simboli e i loghi delle varie associazioni che facevano parte della coalizione, quindi i votanti di azione, quelli che sono andati nel seggio a occhi chiusi perchè volevano votare azione non vedendo il logo non ha espresso nessuna preferenza, perchè forse c'è stata una cattiva comunicazione da parte del cartello NOI, specifico cartello non di centro destra come molti dicono, ci tengo a precisare, che alcune associazioni abbiano un orientamento politico come azione universitaria è un conto ma tutto il cartello è apolitico, quindi può essere sia come segno di protesta che di non riconoscimento del logo, ed è un dato comunque da lavorare perchè se il dato reale è la questione di protesta dobbiamo riflettere un po' tutti sul perchè e sul come migliorare, anzi loro hanno rappresentato la terza lista.”
 La sinistra universitaria è fuori dagli organi centrali. Cosa ne pensi?
“Forse non c'è fiducia nella rappresentanza universitaria di sinistra, forse penso che loro non hanno questo senso di scissione della politica universitaria e della politica vera e propria, perchè ricordiamoci noi siamo rappresentanti degli studenti e dobbiamo fare politica universitaria, quindi l intento dello studente è avere un buon servizio ed essere rappresentato all'interno degli organi di governo e di quelli periferici, quindi che si spara ogni volta la pappardella sulla questione della politica italiana esterna all'università questo, forse, avrebbe scaturito questo fenomeno di assenteismo, infatti l'affluenza non è stata elevatissima, assenteismo, sopratutto contro la rappresentanza di sinistra, quindi fare meno politica, si del governo Monti può interessare, cioè ci interessa perchè è il nostro paese, ma dentro l'università lo studente medio vuole più che gli risolvi un problema sull'appello o sull'esame, e non la pappardella del governo Monti, quindi questa poca scissione tra politica universitaria e quella del paese, potrebbe, dal mio punto di vista, aver penalizzato LINK.”
Ricordiamo la tua carriera negli organi dell'università, quattro anni fa eletto come rappresentante di facoltà, e ricordiamo tra tutto la battaglia per il 5% sul voto di laurea per gli ex 509/99, battaglia sostenuta con Laura De Marzo, senatrice uscente di azione universitaria, la tua elezione è un segno evidente che il lavoro paga
 “Si il lavoro paga e lo studente vedendo il lavoro che azione ha fatto a economia, che io Vito ho fatto a economia e Laura ha fatto in senato, ricordiamoci anche l'ultimo emendamento didattico approvato in ateneo sull'abolizione del salto d'appello, l'aumento degli appelli minimi da 6 a 8, la proroga di immatricolazione alle magistrali al 31, sono piccole cose che per uno studente sono fondamentali, avere un appello in più, quindi la politica del fare, per fortuna premia, infatti secondo me il successo del cartello noi è anche questo, perchè “azione universitaria” ha sempre lavorato ed è stata sempre presente, “Studenti per...” ha fatto un ottimo lavoro alla sua facoltà che è medicina, “M.U.R.O.” sia a giurisprudenza che a economia, New Team a farmacia e veterinaria non c'è nulla da discutere quindi forse è l'esempio che il lavoro paga”
 Concludendo un tuo pensiero sull'attuale situazione dell'UNIBA e su come vedi il nostro ateneo da qui a due anni
 “La situazione è critica perchè comunque siamo sempre in un anno dove c'è sempre da coprire il buco di bilancio, siamo nell'ultimo anno del piano dei rientro del buco di bilancio, quindi dal punto di vista monetario ed economico dell'UNIBA, secondo me c'è ancora molto da soffrire, e purtroppo in questi quattro anni chi ne ha pagate le conseguenze sono stati gli studenti, con meno borse di studio, con tagli a borse di studio e part time, aumento delle tasse in maniera sconsiderata su alcuni livelli di reddito, quindi sulla questione economica c'è ancora da soffrire, su quella didattica si spera di lavorare meglio e in maniera ottimale nelle singole facoltà e sopratutto nel senato accademico che è organo politico e anche didattico”.
di Francesco Felice

Multiservizi: fine d'anno di bilanci

Un anno in risalita, sia per le sempre più magre risorse disponibili sia per le attività svolte. La Bari Multiservizi, diretta con energia e coraggio da Emilia Roppo, può trarne un bilancio meno disastrato e disastroso degli anni precedenti.
150 mila metri quadri in più dello scorso anno, corrispondenti a circa 5000 metri quadri per addetto, ben 309 trattamenti per le palme cittadine, afflitte dal punteruolo rosso con una sola palma abbattuta, un incremento del 30 per cento circa delle lavorazioni in programma.
Insieme ad una sensibile riduzione dei costi e degli sprechi, ottenuta anche controllando maggiormente l'uso e l'abuso da parte di alcuni dipendenti poco fedeli del patrimonio aziendale, e l'avvio di alcune gare in grado di assicurare una stabilizzazione delle entrate e, ma questo è il cronista che lo scopre, il progetto di "rottamare" qualche vecchia ciabatta maleodorante messa lì dai politici delle passate amministrazioni comunali.
"Si tratta di autentici parassiti che credono di potere tutto in nome di un passato che non esiste più" ci rivela qualche dipendente volenteroso, stufo di vedersi comandare da un nullafacente laureato.
Il Presidente Giacomo Olivieri ha salutato oggi il personale con una rimpatriata a base di popizze e sgagliozze a spese proprie. Ha trovato un po' di maretta per via delle ferie incombenti e la solita litigiosità interna, "tipica dei polli di Renzo" ci rivela con un mezzo sorriso uno dei sindacalisti meno incarogniti.
Uno dei dipendenti, alla notizia che non avrebbe goduto delle ferie natalizie, si è fatto venire un malore. Prontamente soccorso da un'unità mobile di rianimazione, si è rapidamente ripreso da un "rialzo pressorio".
il problema più serio, oggi alla multiservizi, è proprio la litigiosità del personale, dilaniato da gelosie e rivalse, spesso cavalcate in modo strumentale da qualche capetto più facinoroso e più lavativo degli altri, che approfitta, ci svela un altri fra i sindacalisti "rivali", dei permessi sindacali in modo scandalosamente interessato.
Poco meno di 160 dipendenti, e relative famiglie, stanno lentamente abituandosi a un regime aziendale regolare, poco incline alle raccomandazioni e alle bassezze dell'era Ferrara ma "siamo ancora lontani da una normale produttività" rivela un consigliere di amministrazione.