venerdì 21 dicembre 2012

Primarie SEL? E' la festa del tarocco

Si faranno, ma su base regionale, senza dare ai territori la possibilità di scegliersi i propri candidati su una piattaforma più allargata. Come se non bastasse, gli aspiranti onorevoli e senatori dovranno presentare 200 firme per avvallare la candidatura, ovviamente firme di iscritti. Il che significa, vista la relativamente esigua base di cui SEL dispone, restringere ulteriormente il campo. se a questo si aggiunge che ci saranno almeno quattro nomi di supergarantiti che entreranno nel listino bloccato senza passare dalle primarie, il quadro è completo.
La base del partito è ovviamente in rivolta. "era meglio lasciar perdere" ci dicono quelli che hanno deciso di parlare, pur facendosi garantire l'anonimato.
"Tanto valeva individuare da subito i candidati al listino (fra cui ci sarebbero Nicola Fratoianni, Luisa Pannarale e l'assessore Dario Stefano) e chiamare il partito alla mobilitazione elettorale" ci dice un ex comunista del PCI che, evidentemente, non aveva capito, passando a SEL, quanto Vendola fosse distante dalle comuni radici politiche.
Ricordiamo che Vendola ha deciso solo dopo il PD di fare le primarie per il suo partito, per il quale calcoli non ben controllabili indicano sei eletti dalla Puglia. Di questi sei, i quattro citati prima, sempre che le cose vadano secondo i desiderata, dovrebbero seguire in lista il presidente Vendola.

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