IOeTE non è un film finito. La storia di silenzi è un contorno di relazioni senza intersezione, di facile connessione.
Ancora famiglia scomposta e composta per Bertolucci, lontano dalla Francia di "The Dreamers". Attori, pochi, imperfetti, bellissimi. Tea Falco che sembra vestire i panni di una quasi se stessa che si infila nella cercata solitudine del semi fratello teenager con problemi di inserimento sociale. La droga vince o forse si perde nell'inquietudine della bugia più grande, quella che chi soffre dedica a se. Le scene non raccontano, spediscono le immagini di un incontro indesiderato che si conclude con la promessa di un non rincontro.
Ognuno per la sua strada nel nome del giuramento condiviso in un patto di sangue dovuto per natura. Molti fans non avranno vissuto bene l'affronto di una canzone di David Bowie in versione italiana. Invece. Proprio sulla musica della celeberrima Space Oddity, Mogol perimetra l'emozione di un abbraccio, disegnando il tratto commovente, l'unico della pellicola, che lascia un'impronta oltre lo schermo. IO e TE è un film non ancora cominciato.
di Maria Pia Ferrante
la scheda del film
Il trailer ufficiale del film
Nessun commento:
Posta un commento