sabato 29 settembre 2012

Ficei Puglia, Rollo il nuovo coordinatore

E’ Marcello Rollo, Presidente dell’ A.S.I. di Brindisi, il nuovo Coordinatore della F.I.C.E.I. Puglia, Federazione Italiana Consorzi Enti Industriali, la cui associazione territoriale è stata costituita nel 2011 dai cinque Consorzi per le Aree di Sviluppo Industriale della nostra regione con il compito di rappresentarli in forma unitaria e di assicurare loro la tutela e l’assistenza nel perseguimento dei fini istituzionali. Fra questi: il miglioramento della competitività di ogni singolo Consorzio e delle imprese insediate nel territorio di competenza; il monitoraggio dei bisogni e del livello di soddisfazione dei portatori di interesse; il miglioramento dei servizi reali alle imprese mediante la valorizzazione delle eccellenze esistenti sul territorio; il coordinamento dei servizi erogati e la creazione di nuovi servizi.
Rollo succede all’on. Franco Mastroluca il quale, al termine dell’incarico semestrale, ha ringraziato il Comitato dei Presidenti per la preziosa collaborazione offerta nel corso del suo mandato.
“Lo Statuto della FICEI Puglia è chiaro -ha affermato Mastroluca- il ruolo di Coordinatore è assegnato, a rotazione, fra ciascuno dei Presidenti dei Consorzi aderenti e, dopo il Presidente di Taranto Emanuele Papalia al quale ho avuto il piacere di succedere, ora è la volta del rappresentante del Consorzio brindisino, chiamato a tale incarico con volontà unanime da parte di tutti i presenti”.
“Una nomina che m’inorgoglisce -ha dichiarato il neo Coordinatore-, e ringrazio per la fiducia attribuita alla mia persona che ricambierò profondendo il massimo impegno finalizzato a migliorare, ancor più, le essenziali funzioni svolte dai Consorzi industriali. Con tale spirito, -ha concluso Marcello Rollo- continueremo a perseguire taluni obiettivi strategici, ossia la riqualificazione delle aree industriali e la promozione di tutte le condizioni utili a nuovi insediamenti”.
E’ stata infine auspicata da tutti i Presidenti dei Consorzi Asi, una proficua sinergia con la Regione Puglia, nel solco di quanto realizzato fino ad ora, tesa a sviluppare ulteriori ed incisive politiche industriali, oltre alla necessità di un definitivo consolidamento dei rapporti di reciproca collaborazione con le Amministrazioni Comunali.
di Annalisa Tatarella

“Oltre le frontiere: impronte multiculturali” domenica 30 settembre a Palazzo Iliceto, per promuovere l’integrazione multietnica

“Oltre le Frontiere: impronte multiculturali” è il titolo della manifestazione, nata con l’intento di far conoscere, promuovere e valorizzare le culture, gli usi ed i costumi delle varie etnie presenti nel territorio, che si svolgerà a Canosa, a Palazzo Iliceto, domenica 30 settembre, a partire dalle 19.30. 
Organizzata dall’associazione turistica “Pro Loco Unpli” di Canosa, in collaborazione con la Fondazione con il Sud , il network turistico “Viaggiando con le ProLoco”, la “Fondazione Archeologica Canosina” e l'Agenzia “Puglia Imperiale” Turismo, è patrocinata dal Comune di Canosa di Puglia -Assessorato alle Politiche sociali, dalla Caritas interparrocchiale di Canosa e dall’Assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Barletta-Andria-Trani. 
“Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza di valorizzare la ricchezza culturale dei popoli d’oltre frontiera che abbiamo sul nostro territorio e dalla volontà di coglierne le diversità - ha spiegato Anna Maria Fiore, presidente della Pro Loco -. Una vera integrazione passa dalla conoscenza e dalla accettazione dell’altro nella sua essenza. Tutto il direttivo della Pro Loco di Canosa ha fortemente creduto nel Progetto “Oltre Frontiere”. E’ doveroso da parte mia ringraziare la Fondazione con il Sud, l’Unpli e il network turistico Viaggiando con le Pro Loco, che hanno ideato e sostenuto il progetto. L’abbiamo intitolato “Impronte multiculturali oltre le frontiere” perché volevamo cogliere i segni identificativi, le impronte di chi cammina, respira, vive in un territorio diverso da quello d’origine. Ci siamo immaginati una meltingpot, dove ciascuno potesse esprimere per una sera, la propria cultura, il proprio dissenso politico (come la mostra degli esuli tibetani in India), la propria gastronomia (come la degustazione brasiliana), il proprio abbigliamento (con gli abiti del quotidiano), raccontando la sua storia con semplicità e per finire una grande festa (balli tradizionali). E’ bellissimo ballare con i rumeni o con i brasiliani perché hanno una gioia dentro che diventa contagiosa ed irrefrenabile. Forse la meltingpot deve farci ripensare al valore del sacrificio, quale autentica affermazione dell’essere uomini. Un vivo ringraziamento a tutte le associazioni, al Comune di Canosa e alle altre istituzioni, oltre che alle mediatrici culturali che hanno creato la rete che ha consentito la realizzazione di questa importante iniziativa”. 
Il programma dell'iniziativa prevede: 
  • ore 19.30: Sfilata di moda multietnica “Costumi di vita quotidiana di culture oltrefrontiera”; 
  • ore 20.30: Mostra fotografica “Esilio e perseveranza: La battaglia dei tibetani per la giustizia”, con foto scattate dal fotoreporter indiano del “National Geographic” Javed Sultan; 
  • A seguire: danze multietniche 
  • degustazione a cura del ristorante “Aquarela do Brasil”. 
L'ingresso alla manifestazione è libero. 
E' prevista, per l'occasione l'apertura straordinaria del Museo Civico di Palazzo Iliceto.

Quando lavoravo per Lavitola...

Pier Francesco Uva, bitontino e vignettista di vaglia, è la matita irriverente e sarcastica che spesso arricchisce di satira i pezzi di Puglia d'Oggi. Dal febbraio all'ottobre del 2011 ha collaborato con l'Avanti di Valter Lavitola, inviando regolarmente le sue vignette, senza mai riceverne un centesimo in compenso.
Pier Francesco mandò in visione le sue opere all'Avanti, come faceva e fa con molte altre testate. Ricevette una risposta precisa e incoraggiante:

Gentile Uva,
il nostro editore è interessato alle sue vignette e però vorrebbe saper qual è la sua richiesta economica.
Distini saluti
La redazione

Uva concordò un compenso forfettario di 2500 euro all'anno, per la produzione pressochè quotidiana di vignette, regolarmente inviate e pubblicate dal giornale.
"Ma non ho mai visto un centesimo" dichiara sconsolato.
"Ho cercato più volte di incontare Lavitola, in via del Corso (la sede del giornale), ma non era mai reperibile e mi faceva dire da qualcuno che ne dovevamo riparlare".
Ma il giornale, a quanto se ne sa, ricevette molti finanziamenti, gli precisiamo noi. "Certo, ma a me non è arrivato nulla". Conferma Pieruva, "con lui lavorava anche la moglie che di certo invece riceveva lo stipendio".
E da quanto risulta dalla famosa lettera al Cavaliere, parrebbe di capire che solo una strettissima cerchia di famigli e collaboratori, all'Avanti, un giorno lontano glorioso simbolo delle speranze e dei diritti di tutti i lavoratori, ricevesse la giusta mercede.
Facciamo gli auguri a Pieruva, sul cui talento, almeno, non si discute.

venerdì 28 settembre 2012

Fantasie fluttuanti al Torrione Passari di Molfetta





Sabato 29 settembre alle ore 19.00 si inaugura la mostra "Fantasie Fluttuanti",presso il Torrione Passari di Molfetta, a cura di Giacomo Zaza.

La mostra si pone come ultima tappa di un progetto di attenta analisi dell'arte contemporanea. 
Il progetto è pensato in quattro tappe, una per anno, dal 2009 al 2012, che intendono guardare al sincretismo di attitudini che attraversano l'arte visiva, spinte al di là dei confini estetici e degli standard stilistici. Le quattro mostre evidenziano la connotazione cangiante delle ricerche multimediali e “intermediali”, inoltre evidenziano l'impiego della tecnologia per nuove pratiche al confine con la realtà. Gli artisti invitati nel 2011 sono stati Gianfranco Baruchello, Olga Chernysheva, Wolfgang Plöger, Grazia Toderi. Mentre nel 2012 il Torrione Passari ospita una mostra dedicata alla frontiera delle pratiche fluttuanti con artisti quali: Rä di Martino, Marius Engh, Bjørn Melhus, Olaf Metzel, Thomas Zipp.

Tale progetto focalizza un tipo di fantasia che attraversa la “scena” polifonica del reale e del vissuto, quanto dell'utopico e del sognato, una fantasia contemporanea che, a detta di Adorno, potrebbe posizionarsi “nel mezzo” della coscienza e del linguaggio. Questa pratica fluttuante privilegia il dislocamento continuo da una sfera ad un'altra, mantenendo sempre fluente la creazione di scambi simbolici e di relazioni contestuali.

La mostra resterà aperta fino al 4 novembre 2012.


Aperto ogni giorno: 11.00/13.00 – 18.00/20.00 

Info: @rtistika 340 4849912

                                                                                                                             di Isabella Battista

San Severo, domenica la notte bianca dello sport

Una immagine della passata edizione (repertorio)
Anche quest'anno San Severo vivrà la sua "Notte Bianca dello Sport". L'appuntamento è per domenica prossima, 30 settembre, con l'organizzazione dell'Associazione cittadina "Valorizziamo San Severo" e l'Assessorato allo sport del Comune.
La manifestazione si terrà nel pomeriggio e nella serata di domenica 30 settembre 2012, con inizio alle ore 18,00, in Piazza Municipio ed altre vie e piazze del centro storico. Nella circostanza interverranno il Sindaco avv. Gianfranco Savino, l’Assessore allo Sport Raffaele Bentivoglio, la Coordinatrice Area II – Sport del Comune, dott.ssa Vincenza Cicerale. 
Quella del 2012 è la quarta edizione della manifestazione sanseverina. Nata con l'intenzione e l'obettivo di valorizzare e dare una importante vetrina cittadina soprattutto agli sport minori.
Dalle ore 19,00 sono previste esibizioni in Via Angelo Fraccacreta, Piazza Municipio e Piazza della Repubblica. Nell’ambito della manifestazione sarà anche allestito un gazebo per la vendita degli abbonamenti della Cestistica San Severo al via del Campionato DNA.
Tante le società sportive che hanno assicurato la propria partecipazione con l’esibizione dei propri tesserati: Marvin School (Basket), Sporting Club (Tennis) A.S.D. Gymnova (Ginnastica), Club Scherma, Gruppo Danza Sportiva International Team, A.S.D. San Severo Volley, PGS Intrepida (Pattinaggio), Gruppo Danza Sportiva Il Gabbiano, Palestra Body Line (Karate e Zumba Fitness), Centro Studi e Attività T’Imnshu (Kung Fu). 

Massafra, l'ex chiesa di Sant'Agostino diventa un contenitore culturale

Si è svolta nel pomeriggio di giovedì scorso la conferenza stampa di presentazione del nuovo spazio polifunzionale di Massafra realizzato grazie al concorso “Migliora il tuo Mondo” ideato e lanciato da Pepsi, che ha permesso di ristrutturare l’ex Chiesa di Sant’Agostino di Massafra e renderla un accogliente luogo di incontro in cui sviluppare la cultura locale.
Alla presenza del sindaco di Massafra Martino Carmelo Tamburrano, dell’Assessore all’Associazionismo e alla Cultura di Massafra Antonio Cerbino, del rappresentante dell’Associazione MassafrArte Vincenzo Madaro, e del management PepsiCo rappresentato da Roberto Veggian – Franchise Director South Italy PepsiCo Beverages Italia, Barbara Saba – CSD Marketing & Engagement Channel Manager PepsiCo Beverages Italia, Sara Santoni – CSD Brand Manager PepsiCo Beverages Italia, è stato dato ufficialmente avvio alle attività del nuovo centro polifunzionale di Massafra.
In occasione dell’inaugurazione si è svolta la prima mostra all’interno dello spazio: l’esposizione delle opere dell’artista Nicola Andreace. Successivamente si è esibita con una perfomance musicale l’Orchestra Giovani Talenti.
Nella foto: Sara Santon, Martino Tamburrano
Barbara Saba e Roberto Veggian
Afferma Roberto Veggian, Franchise Director South Italy PepsiCo Beverages Italia: “La proposta della ristrutturazione dell’ex Chiesa di Sant’Agostino, ideata dall’Associazione MassafrArte, si è meritata di rientrare nella rosa dei progetti vincitori del concorso lanciato da Pepsi “Migliora il tuo Mondo”, attraverso il quale le idee più interessanti, sviluppate dai giovani, per rendere migliore il loro tessuto sociale e urbano, anche grazie a noi, sono diventate realtà. Siamo stati lieti di premiare l’idea dei ragazzi di Massafra poichè il loro progetto aiuta a colmare una mancanza di spazi adibiti alla realizzazione di eventi culturali.”
Adesso l’ex Chiesa di Sant’Agostino, suggestivo esempio di arte barocca, è diventato un luogo polifunzionale permanente per concerti, laboratori creativi, presentazioni di libri e tante altre attività, recuperando così uno spazio non utilizzato se non in sporadiche occasioni.
“Migliora il tuo Mondo" fa sperare in un futuro migliore grazie alle idee dei giovani”, dichiara l’Assessore all’Associazionismo e alla Cultura Antonio Cerbino, “Il progetto, ideato da un gruppo di ragazzi della nostra città ha trovato concretezza in uno degli immobili storici più importanti della nostra architettura, l'ex Chiesa di Sant'Agostino, un suggestivo esempio di arte barocca costruita subito dopo la metà del '500 ed arricchita da una storia, da un mistero che la rendono affascinante ed oggetto di attenzione da parte degli storici d'arte”. Continua l’Assessore Cerbino: “Oggi, grazie all'impegno di MassafrArte ed alla loro attenzione, diverrà un laboratorio urbano, dove associazioni e giovani potranno esprimere con il linguaggio dell'arte e del cuore la vita, l'appartenenza al loro territorio e l'amore per la propria terra. Un ringraziamento a PepsiCo perchè con serietà ha promosso e seguito questo progetto. Inoltre mi auguro che il connubio “Amministrazione ed Impresa” possa sempre essere volano per la crescita del territorio e di accoglienza per i progetti ed il futuro dei nostri giovani.”

GF Foggia, conclusa la visita a Bruxelles

Si è conclusa ieri la visita al Parlamento europeo da parte di una nutrita delegazione di giovani di Generazione Futuro appartenenti al Coordinamento provinciale di Foggia. Invitati dall'on. Tatarella, nell'ambito dell'iniziativa comunitaria di avvicinamento dei cittadini alle istituzioni europee, i giovani hanno visitato i luoghi in cui si svolge la vita dell'Unione europea. Un'occasione speciale per vivere le istituzioni europee e conoscere da vicino chi rappresenta l'Italia in Europa. Interessante il dibattito che ha visto protagonisti, oltre che l'on. Tatarella, l'on. Salatto, l'on. Baldassarre ,l'europarlamentare spagnola Gutierrez e l'on. Mario Mauro, capo delegazione italiana al PPE il quale, con estrema lucidità, ha descritto la situazione attuale dell'UE come una persona di passaggio in un torrente, il cui fondo è coperto da pietre scivolose, il quale deve subito decidere se andare avanti o cadere: andare avanti significa proseguire il processo di avvicinamento dei popoli europei. Credere in un processo di unificazione politica europea non è una novità: sin dall' antichità grandi uomini hanno sostenuto tale idea, non ultimo il nostro Federico II. 
"Più che vedere le istituzioni e i luoghi in cui si svolge l'attività politica comunitaria, ciò che rende più affascinante tali luoghi è il sentirsi non solo italiani, spagnoli o francesi ma europei sotto un'unica bandiera, consapevoli che solo uniti potremo affrontare le sfide future della globalizzazione" è il commento del coordinatore provinciale Lasalvia sulla visita a Bruxelles che aggiunge "lavoreremo per permettere a tanti altri giovani di vivere questa esperienza: mai come oggi diventa necessario far crescere le generazione future nel segno dell'Europa unita".

Sanità, inaugurata la nuova Casa del parto al "Di Venere" di Bari-Carbonara


il professor Filippo Boscia, direttore del reparto
Per una volta parliamo di sanità non additando la Regione, o la Asl di turno per mancanze, ritardi, malaffari e problemi strutturali, ma indicando un buon esempio di riorganizzazione di un reparto, quello di ostetricia e ginecologia dell’ospedale “Di Venere” di Carbonara-Bari, che si è posto come obiettivo quello di ritornare a numeri più naturali possibili, abbassando le percentuali di ricorso al taglio cesario come soluzione chirurgica a tutti i problemi di una gravidanza, e restituendo il momento della nascita come una vera e propria accoglienza di una nuova vita.
E’ stato inaugurato, infatti, nella giornata di giovedì (ma nei fatti è già operativo da alcune settimane) il reparto diretto dal professor Filippo Boscia. Una vera e propria “Casa del parto” con al centro degli obiettivi la promozione della naturalità del parto, al fine di consentire alla donna di vivere questo importantissimo momento come un evento naturale, senza privarla dell’affettuosa vicinanza dei familiari, e possibilmente anche dei figli già nati, insieme al competente ausilio di professionisti sanitari, ostetrici, neonatologi e anestesisti.
Via, dunque, tutte le suppellettili e le attrezzature tipiche di una camera di ospedale, eliminate le inquietanti attrezzature da sala operatoria come le grandi lampade scialitiche, i bracci per i gas medicali, i carrelli sanitari, gli armadi in acciaio o le vetrate ricolme di confezioni farmaceutiche.
Spazio, invece, a letti tondi, spalliere svedesi, palloni, una vasca per il parto in acqua, poltrone larghe e comode, sedie da parto, sgabelli, liane, armadi eleganti con attrezzatura all’avanguardia completamente a scomparsa, con possibilità anche di musica e di colori che possano soddisfare i gusti della donna.
Soprattutto è stato scelto di cambiare l’organizzazione globale del parto: le sale travaglio e le sale parto sono state trasformate in sale travaglio-parto (ce ne sono ben 7 a disposizione delle gestanti), ambienti in grado di ospitare ogni fase dell’evento, dando la possibilità di poter essere assistite anche dai familiari.
Una delle nuove sale travaglio-parto
 Anche l’atto vero e proprio del parto viene concettualmente ribaltato. Le donne potranno scegliere liberamente la propria giusta posizione di travglio: sedute, distese, accovacciate, in ginocchio, aiutata da attrezzi non convenzionali, per favorire una posizione ergonomica e funzionale, naturalmente sempre con l’ausilio di operatrici professionali e preparate.
Una vera e propria rivoluzione per un centro importante di uno dei due poli dell’Hub sanitaria barese, con il compito di investire per risparmiare. E’ notorio, infatti, che fin troppo spesso negli ultimi anni si sceglie di ricorrere al taglio cesario, una vera e propria operazione chirurgica (con tutte le problematiche ed i costi annessi), anche in assenza di vere e proprie patologie o fattori di rischio per la gestante o il nascituro.
La vasca per il parto in acqua, una liana e una spalliera
Tricotomia, clistere, posizione distesa, induzione del parto… ormai sono fin troppo spesso pratiche standard irrigidite in routine sanitaria che spesso non trovano un fondamento razionale, e che hanno comportato un capovolgimento dei ruoli, mettendo in secondo piano la donna ed il bambino, oscurate dal “lavoro” dei medici e del personale sanitario incaricato di “far nascere”.
Ci fa piacere aver trovato un ambiente sano, nuovo, ordinato, ben arredato, soprattutto sicuro e dotato di tutti i mezzi sanitari necessari, anche per le emergenze e per gli imprevisti, con una sala operatoria adeguatamente attrezzata, all’interno di un progetto che vede, finalmente, al centro delle preoccupazioni l’utente (in questo caso la partoriente) e non la struttura stessa.
Certo, i problemi non sono stati azzerati. La cronica carenza di personale ci sono e ci saranno ancora per un po’. Lo stesso assessore regionale alla Sanità Attolini, intervenuto all’inaugurazione, ha sconsolatamente sottolineato come “da tre anni non si possono fare bandi per i motivi che tutti quanti ben conosciamo”.
Questa inversione di tendenza, però, ci sembra esemplare.
Con la speranza che si inizi a parlare di sanità non in termini di tagli e di chiusure, ma anche in termini di servizi, di qualità, di distretto e di rete.
I pugliesi devono capire che non è avendo l’ospedale sotto casa che si risolvono i propri problemi, se poi in quell’ospedale non si hanno i mezzi minimi di garanzia. Bisogna essere disposti a fare alcuni chilometri, a spostarsi, per poter avere una migliore assistenza.
Luci e vetrate colorate per ognuna delle sette sale
Così come gli operatori sanitari devono entrare nell’ottica di “rete”, ovvero di poter essere spostati come sede di lavoro, perché al centro del mondo sanitario non ci sono le piccole e personali esigenze, ma le grandi esigenze di fornire a tutti i nostri corregionali, nessuno escluso, una sanità degna di questo nome.
Una chiosa finale.
Uscendo dalla conferenza stampa di presentazione della nuova struttura, abbiamo attraversato il Cup del Di Venere. Ci ha fermato un anziano signore con un respiratore nasale e con l’aria afflitta. Ci ha detto: “giovanò, è mai possibile secondo te che io per pagare un ticket sto da tre ore in coda? Non ce la faccio più. E’ sempre la stessa storia”.
Abbiamo visto soltanto un operatore agli sportelli. Erano le ore 12:10 di un giovedì. Tante persone in attesa del proprio turno e un solo operatore che, povero lui, cercava di sbrigarsi, di rispondere alle domande che gli venivano rivolte, dava indicazioni sulla strada da fare per trovare il tal reparto, e non aveva nemmeno di un respiro.
Condividiamo questa immagine al direttore generale della Asl di Bari ed all’assessore regionale. Anche loro uscendo dal reparto avranno visto una scena molto simile. La qualità e l’eccellenza sanitaria si misurano anche da queste cose, e non solo con i nuovi reparti. Servono entrambe le cose.


il video della conferenza stampa


il servizio realizzato da Antenna Sud

giovedì 27 settembre 2012

Ri-crea festival all'ex Fadda di San Vito dei Normanni



Dopo il successo della tappa leccese, il Ricrea Festival riparte dall'ExFadda di San Vito dei Normanni, per una tre giorni di riuso, creatività e design. L'appuntamento è per giovedì 27 settembre con l'apertura della tappa di San Vito sul tema “Riusare, ricreare, costruire. Il design del riuso”: in programma laboratori di auto-costruzione per interni ed esterni, una tavola rotonda sulla bioarchitettura, spazi per l'arte e l'intrattenimento.
Si parte alle 19 di giovedì 27 settembre, nel laboratorio urbano della città con i saluti istituzionali di Angela Barbanente, assessore alla qualità del territorio della Regione Puglia, Massimo Ferrarese, presidente della provincia di Brindisi, Alberto Magli, sindaco di San Vito, Gianvito Ingletti, assessore alle attività produttive e politiche giovanili, Salvatore Carlucci, assessore all’igiene urbana e servizi ecologici e Roberto Covolo, responsabile ExFadda. Subito dopo, l'inaugurazione della mostra artistica “Ri-usa, Ri-crea, Ri-arte” e il dj set, con happy hour, a cura di ExFadda.
Si entra nel vivo delle attività venerdì 28 settembre. Alle 9 partono le attività didattiche per gli studenti delle scuole, con la mostra didattica “ABC… 4 R. Mille idee per un mondo senza rifiuti”. Alle 10.30, il matinée per le scuole con la performance teatrale “Panta Rei. Niente si distrugge, tutto si trasforma” a cura del Teatro Kismet OperA, regia di Lucia Zotti.

Per i più grandi, invece, sempre alle 9, parte il laboratorio di costruzione con canna “Arundo Donax”, a cura del LAN, il Laboratorio di Architetture Naturali. Le attività laboratoriali, aperte a tutti, sono gratuite: è preferibile prenotare la propria partecipazione a architettopoli@gmail.com oppure a +-39.329.0221142. Il laboratorio durerà tutta la giornata e continuerà anche il giorno successivo, sabato 28.

Nel pomeriggio di venerdì, invece, le attività riprendono alle 18, con un forum su auto-costruzione e rigenerazione urbana. Le migliori esperienze del territorio si incontro per discutere di architetture naturali, costruzioni in pietra, in tufo, orti e giardini urbani. Interverranno, fra gli altri, “Siamo tutti tufi” da Gravina, “Pino Incredix” da Locorotondo, “Mettiamo su bottega” da Trani, “Garden Faber” da Bari, “J.A.N.U.B” da Lecce, “Make people do lab” da Minervino Murge, “Macrohabitat. Storie dell’uomo e dell’abitare la terra” da Bari, “Controprogetto” da Milano, “Lan” da Bari, “Mecastone” da Parigi, “Excape” da Bari. La partecipazione al forum è aperta e gratuita. La giornata si chiude con il dj set e l'happy hour a cura di ExFadda.

Per il sabato, 29 settembre, appuntamento da non perdere con la tavola rotonda su: “Bioarchitettura, fra innovazione e ricerca”. Questi i temi e i relatori: Patrizia Milano, ECO-logica Srl, Segretario del Chapter Puglia del GBC Italia, parlerà di “Il sistema di certificazione LEED”; Paolo Maria Congedo, Università degli Studi del Salento, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione, “Case passive per il clima mediterraneo: l’esempio di San Vito dei Normanni”; Gabriella Verardi, Istituto Nazionale di Bioarchitettura, sezione di Brindisi, su “Rigenerazione urbana come forma di riuso della città”; Margherita Colonna, Istituto Nazionale di Bioarchitettura, sezione di Bari che presenterà l'esperienza di ‘NuovaMente’. Mostra sul riciclo e riuso dei materiali.

Il festival si chiude alle 21, con la performance teatrale “Panta Rei. Niente si distrugge, tutto si trasforma” a cura del Teatro Kismet OperA, regia Lucia Zotti.

Il programma completo della manifestazione è disponibile on line sul sito www.ricreafestival.it. Sul sito è possibile trovare indicazioni anche sulle attività in programma nelle prossime date del Festival (Fasano, Manfredonia, Barletta e Bari). Il “Ricrea Festival” è ideato e realizzato dalla Ulixes scs, vincitrice del bando nazionale “Giovani protagonisti”, promosso e coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.

Tutti gli eventi si terranno nell'ExFadda, in via Brindisi, a San Vito e sono ad ingresso gratuito.

                                                                                                                           di Isabella Battista

Spagna sempre più giù. La Catalogna preme sempre più per la scissione dalla Spagna; Padania e Scozia la seguono

La situazione spagnola non migliora. Il deficit accumulato nei primi otto mesi del 2012 è pari a 50,13 miliardi di euro. L’Andalusia è sempre più vicina alla richiesta del prestito di 5 miliardi di euro. Il “caro” spread continua a salire e le borse affondano. Per cercare di non creare ulteriori incomodi, se così possono essere chiamati, la regione della Catalogna ha pensato di anticipare la data del referendum sull’indipendenza al 25 novembre. Ma si, in fondo la scissione della regione basca è proprio quello di cui la Spagna e l’UE, hanno bisogno, proprio adesso che la “voglia d’Europa” si fa sentire in tutto il territorio del vecchio continente ed in particolar modo tra le strade delle città della penisola iberica. Ma si, in fondo la soluzione a tutti i problemi è proprio quella di lasciare nel grembo della madre Spagna tutti i disastri e trasformare quello che per adesso è il confine regionale in confine nazionale. 
La situazione italiana, ascoltando le parole pronunciate dal premier Monti, “è buona e le prospettive per il 2013 puntano dritte verso la ripresa della crescita dell’economia nazionale”. Si può solo sperare che affettivamente sia così, anche perché il rigore, l’austerità, la disciplina, detta alla maniera scolastica, hanno realmente impoverito gli italiani e, guardando al futuro prossimo, la pressione fiscale imposta ad imprese e famiglie non sarà meno gravosa. E cosa fa’ la Lega per cercare di non disgregare maggiormente il bel Paese già fortemente diviso a proposito di non poche questioni? Sfila ai cortei mostrando fiera lo striscione “Padania is not Italy” ed inoltre supporta anche i separatisti scozzesi. Anacronistici, i padani, i catalani, gli scozzesi e tutti coloro che ancora si domandano se l’Europa e la sua moneta possano continuare ad esistere. 
“Sono appassionatamente pro-europeo”. queste le parole pronunciate nel giugno del 2005 da parte di Tony Blair all’esordio della presidenza di turno dell’UE. Blair le ha enunciate quando era anche il premier di un Paese che non si poteva e non si può tutt’ora dichiarare del tutto europeista. Adesso abbiamo bisogno di queste “espressioni” perché predicare scismi, separazioni, divisioni o divorzi non è utile per nessuno. Oltretutto se i desideri scissionisti venissero esauditi, i problemi continuerebbero ad esistere. Come ha detto lo stesso Barroso, Presidente del PE, “la crisi è politica”, non solo economica. 

Cinema - il grande di ritorno di Soderbergh



Soderbergh é tornato, e alla grande! Magic Mike é un affascinante film sul mondo misterioso dello spogliarello, quella maschile peró! il magico Mike del titolo é un tenebroso ed affascinante Channing Tatum uomo simbolo, muscoloso e pirotecnico ballerino del club Xquisite di Tampa, é lui l'idolo delle donne, il macho per eccellenza, il fascino tenebroso tutto muscoli dei sogni delle americane "tranquille".Grazie al suo originale modo di ballare é L'attrazione principale, il ragazzone piú richiesto il cow boy dei desideri.Magic Mike racconta le scelte individuali, caratterizza la pienezza delle gioie del consumo, identificandole con il piacere della vita e purtroppo con la mercificazione del corpo, ma Steven Soderbergh sa il fatto suo, dirige con distacco e scioltezza questo bel film su mondo dorato e misterioso degli stripper, il suo stile asciutto e diretto rendono gradevole la visione e piacevole lo scorrere di una storia all'apparenza poco interessante.Mike (Channing Tatum) è un giovane che si mantiene occupandosi della sistemazione di tetti, inseguendo il sogno di creare mobili originali che disegna nella sua casa di Tampa in Florida. Di notte, però, Mike ha un altro lavoro che gli frutta ottimi guadagni: è la star dello spettacolo di strip maschile al club Xquisite. Mike si esibisce in accattivanti numeri di ballo, le donne lo adorano e spendono soldi per lui facendo la fortuna di Dallas (Matthew McConaughey), proprietario del locale e socio in affari di Mike.
Magic mike ruota intorno al popolo della notte e delle esibizioni notturne degli stripper, e ripercorre sogni cadute e redenzioni di una gioventú indecisa che cerca di realizzarsi rincorrendo il mito dei soldi e del successo facili.Coadiuvato da una splendida fotografia virata di giallo, del regista, sotto pseudonimo, e da un montaggio ad effetto, Magic Mike amalgama senza sbavature anche un ottimo cast, fra tutti il bravissimo Channing Tatum che riesce a dare il meglio di se per un film che non è solo un prodotto, ma anche un interessante messaggio di riflessione.
di Michele Falcone


Il trailer ufficiale del Film


Spettacoli, il 28 settembre al via la XIII edizione di Mousikè

La XIII edizione del Festival di musica antica del Mediterraneo partirà dal Castello Svevo di Bari con I viaggi di Jacopo Gorzanis il 28 settembre alle ore 20, per poi proseguire con altri sette appuntamenti in giro per i castelli della terra di Bari fino al 6 dicembre.
Si è tenuta questa mattina alle ore 12 presso la sala verde della Camera di Commercio di Bari la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Padrona di casa e moderatrice Patrizia Gesuita dell’Associazione Mousiké, soddisfatta del risultato raggiunto e dell’offerta musicale in questo 2012 particolarmente infausto per le sorti della cultura (o meglio, dei fondi destinati alla cultura). Una sinergia di finanziamenti ha reso comunque possibile la realizzazione di questa variegata edizione, a partire dalla Camera di Commercio di Bari (presente nella persona di Giuseppe Riccardi) che è sempre più attenta al sostegno di quelle attività culturali che coinvolgano “tutto il territorio” e che, come in questo caso, recuperino “le tradizioni” e servano “per costruire la nostra identità”.
La parola passa poi all’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Silvia Godelli che sottolinea più volte “l’obbligo” delle istituzioni tutte di tutelare e promuovere la cultura: senza ciò un settore come quello della musica antica svanirebbe perché poco remunerativo, sebbene prezioso e ricco di significati. Al contributo economico della Regione si affiancano le forniture di servizi dei singoli comuni nei quali i concerti avranno luogo.
Numerose le collaborazioni di quest’anno: il Sistema delle orchestre giovanili (introdotto e spiegato dal violinista Francesco D’Orazio), i Luoghi della musica (che effettuerà guide nei luoghi dei concerti), il Festival Urticanti, il Festival Dnevi Stare Glasbe di Lubiana e l’Alliance Française, coinvolta in occasione del trecentesimo anniversario della nascita di Jean-Jacques Rousseau e importante sostegno dell’intero festival.
Ultimo a intervenire il direttore artistico Dinko Fabris che illustra il cartellone con musiche, tra gli altri, di Jacopo Gorzanis e Johann Sebastian Bach, la giornata di studi sull’evoluzione della notazione presso l’Ateneo di Bari, i Turchini di Antonio Florio.
Saranno, dunque, I viaggi di Jacopo Gorzanis “cieco pugliese cittadino di Trieste” (sec. XVI) ad aprire la XIII edizione di Mousikè, il primo festival pugliese di musica antica, nato nel 1995. L’appuntamento con il primo spettacolo è giovedì 28 settembre, al Castello Svevo di Bari (ore 20.00) con il gruppo italo-sloveno “Detto il Gorzanis” composto da: Pino De Vittorio e Monica Prada (voce), Bor Zuljan (liuto, chitarra rinascimentale), Patricia Esteban (flauto dolce,viola da gamba), Domen Marincic (viola da gamba), Massimiliano Dragoni (percussioni). 
Mousikè e l’unica rassegna del genere in Europa a estendere il proprio interesse alle opposte sponde del Mediterraneo, dal 2009 il solo festival del Mezzogiorno a essere stato accolto nel REMA, l’organismo che sovrintende i festival più prestigiosi del Vecchio Continente. Sono complessivamente 10 gli eventi in cartellone. Tra le novità del 2012 l’ampio spazio dedicato al tricentenario della nascita di Rousseau e l’inizio della collaborazione con il sistema delle Orchestre giovanili d’Italia. L’ultimo evento in cartellone, infatti, è organizzato con il patrocinio di Federculture. 
Bitritto - Il Castello baronale
Continua l’affascinante viaggio tra i castelli della Puglia, non solo quello di Bari. Saranno coinvolti anche i Comuni di Bitritto, Mola, Gioia del Colle, Monopoli, Trani e Matera. Il Festival (presieduto e coordinato da Patrizia Gesuita, con la direzione artistica di Dinko Fabris), è organizzato con la collaborazione della Camera di Commercio di Bari, le Soprintendenze per i Beni storici e artistici di Puglia e Basilicata e “I luoghi della musica”. La rassegna, inserita nei FESR (Fondi europei per lo sviluppo regionale), è quasi interamente sostenuta dalla Regione Puglia che, anche in questo modo, intende valorizzare le sue eccellenze artistiche. 
La sinergia tra enti pubblici e privati ha consentito di mettere in piedi un programma fittissimo, nonostante il 2012 non sia stato certamente un anno favorevole per l’organizzazione di iniziative culturali. 
E’ giunto, invece, alla VII edizione il premio Mousikè regione Puglia, ideato nell’ambito del Festival per premiare coloro che hanno saputo esaltare e diffondere a livello internazionale le caratteristiche dell’identità sonora del Mediterraneo. Quest’anno il Premio Regione Puglia Mousiké sarà assegnato a Pino De Vittorio, un artista straordinario a livello internazionale, che ha saputo coniugare la tradizione dei canti pugliesi e meridionali con le maggiori espressioni dell’opera buffa napoletana.

L’INGRESSO A TUTTI GLI EVENTI E’ GRATUITO

Gli appuntamenti di ottobre
- Mercoledì 3 ottobre, in collaborazione con URTIcanti: Concerto barocco. 
Francesco D'Orazio (violino),Giorgia Santoro (flauto), Nicola Fiorino (violoncello), Michele Visaggi (clavicembalo).
Bari, S. Teresa dei Maschi, ore 20,30

- Domenica 14 Ottobre, Sur l’ origine des langues.
 Ensemble “Ex Silentio”: Theodora Baka ( voce), Dimitris Kountouras ( flauti e direzione), Andreas Linos (viella).
Trani, Museo Beltrani ore 19,00.

- Domenica 28 Ottobre, Intorno a Rousseau.
"La musica in Francia tra Lumi e Querelles", Angelo De Leonardis (baritono-basso), Giovanni Rota (violino barocco), Debora Del Giudice (clavicembalo).
Bitritto, Castello Baronale ore 20,30.

Per saperne di più www.festivalmousike.it

di Stefania Gianfrancesco

Start Up Week End, arriva la tre giorni di creatività in Fiera


The Hub Bari è un progetto scaturito dal lavoro, i sacrifici e le speranze di un gruppo di giovani pugliesi che desiderano donare la speranza di un futuro lavorativo ai loro coetanei, rendendo disponibili quelle che potrebbero essere definite delle “strutture di supporto”. 
The Hub è condivisione di spazi, idee ed opportunità tra imprese appena nate, freelancer ed aziende già avviate: tutto parte dalla costruzione di una realtà lavorativa in luoghi in cui poter gustare un tè o un caffè insieme e poter parlare serenamente del proprio lavoro, trovare un ambiente collaborativo, poter contare su professionisti pronti a creare intorno al proprio progetto una rete di rapporti nazionali ed internazionali che possano essere un efficace sostegno. 
Dopo la partecipazione del gruppo, composto da giovani Architetti e dottori in Scienze politiche, alla Fiera del Levante con il Salone delle Start up e delle imprese creative, nel Padiglione 129 sarà allestito lo Start Up Weekend, un laboratorio creativo che coinvolgerà tutti coloro che hanno un’idea d’impresa e non sanno ancora come realizzarla, consentendo di creare e promuovere la propria start up in poco meno di 3 giorni, dal 28 al 30 Settembre 2012. 
Per leggere il programma dettagliato dell’evento il sito da visitare è http://bari.startupweekend.org; per acquistare il biglietto, invece, bisogna solo seguire le istruzioni su http://swbari.eventbrite.com/.
di Alessia Colaianni

mercoledì 26 settembre 2012

Università, riconoscimenti per la ricerca chimica barese


Ancora un riconoscimento a livello internazionale per l’Università di Bari che continua a segnalarsi al vertice della ricerca in Italia, e non solo.
Il prossimo 1° ottobre 2012, alle ore 17:00, i componenti del gruppo di ricerca del Dipartimento di Chimica dell’Università di Bari, composto dai due professori Riccardo d’Agostino e Pietro Favia  e dai dott. Rosa Dimundo, Fabio Palumbo ed Eloisa Sardella, vincitori del primo premio nazionale degli Stati Generali dell’Europa del Sud ItaliaCamp, tenutosi a Catanzaro, saranno ricevuti a Palazzo Chigi dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà.
All’incontro parteciperanno i rappresentanti di aziende, enti e istituzioni indicati dai Presidenti delle sette regioni del Sud coinvolte, potenziali partner per la realizzazione delle idee vincitrici.
Il progetto vincitore del primo premio, Nautic-Air, si basa su una semplice tecnologia al plasma che rende super-idrorepellenti le superfici di svariati materiali. Quando un oggetto super-idrorepellente è immerso in acqua, completamente o per una parte, e si muove in essa, l’aria intrappolata tra la superficie e il mezzo acquoso riduce la resistenza al moto e permette al corpo di percorrere distanze più lunghe a parità di energia fornite. L’idea propone, quindi, di sfruttare suddetta proprietà delle superfici e la tecnologia utile a realizzarla, al fine di ottenere un sensibile risparmio energetico nei trasporti marittimi e un sensibile aumento di velocità per le imbarcazioni da regata. Con uno scale-up del processo si potranno nano-strutturare pellicole di grandi dimensioni con cui rivestire la carena delle imbarcazioni e ridurne così l’attrito con l’acqua.
Nel corso della cerimonia di Catanzaro è stata conferita la menzione speciale al progetto Plasma 3D che ha come obiettivo la realizzazione di materiali tridimensionali biodegradabili multifunzionali per la rigenerazione di tessuti organici danneggiati, associando ai vantaggi dell’ingegneria tissutale (es. realizzazione di nuovo tessuto partendo da cellule prelevate dal paziente ospite e coltivate su supporti tridimensionali biodegradabili da impianto) gli indiscussi vantaggi di lavorare con la tecnologia al plasma (basso impatto ambientale, possibilità di conferire ai materiali proprietà peculiari, costi ridotti di produzione).
di Vincenzo Matano

Il bubbone del Lazio e il problema delle Regioni

Salvatore Tatarella

La “boccacesca” vicenda della regione Lazio ha fatto esplodere il bubbone. Tutte le regioni, nessuna esclusa, spendono una barca di soldi, con controlli scarsi o addirittura nulli. Burocrazie e politici regionali costano troppo, lavorano poco e garantiscono risultati quasi sempre pessimi. È ora di porre rimedio, ripartendo dalle critiche che all´istituto regionale muovevano, isolati, missini e liberali, nei lontani anni 70.
Da allora molta acqua ê passata, ma le regioni non hanno soddisfatto le aspettative che vi avevano riposto i sostenitori, sinistra e centrosinistra. Che fare, allora? Abolirle, dando ragione postuma alle destre, quelle vere, degli anni 70?. Confesso che, se l´Europa si costituisse finalmente in una unione federale, gli invocati stati uniti d´Europa, non avrei esitazione a rispondere, si aboliamole.
Perchè al federalismo burletta, invocato dai leghisti, sostituiremmo un federalismo vero, nel quale ogni stato nazionale si trasformerebbe sostanzialmente in una regione dell´Europa.
In attesa, però, qualcosa si può fare, lavorando sulle competenze e sugli ambiti territoriali
Sulle competenze, restituendo alcune materie allo Stato. Sui territori, riducendo fortemente il numero delle regioni. Faccio alcuni esempi, Valle d´Aosta, Piemonte e Liguria potrebbero diventare una sola regione. Lo stesso dicasi per le tre Venezie, Friuli, Trentino e Veneto. Stessa sorte per Marche e Toscana, Umbria e Lazio, Abruzzo e Molise, Pugla e Basilicata.
Con meno regioni, meno consigli e meno giunte, ma più competitività e più risorse.
Infine, vanno cancellati gli statuti speciali, che oggi non hanno più alcuna giustificazione storica.
Questi temi debbono entrare prepotentemente e chiaramente nell´agenda di Futuro e Libertà. 
Per quanto riguarda la Puglia, insieme agli amici della Lucania, andrebbero promosse azioni politiche per unite alla Puglia il Materano e il Melfese, mentre il resto della Lucania potrebbe essere accorpato alla Campania. Inoltre, sul numero dei Consiglieri andrebbe ripresa con forza l´iniziativa per portarli a 50, essendo nota la resistenza dei piccoli gruppi, che sperano ancora di congelare l´attuale numero di 60. Chiarezza e determinazione anche sul numero degli assessori, sui contributi ai gruppi, sul controllo delle loro spese, sulla indennità di fine mandato, sulle pensioni, su tutti i benefit, sulla costituzione dei gruppi, sulle indennità e sugli arretrati non riscossi.
Sono questioni serie, sulle quali è molto viva l´attenzione della opinione pubblica. Fli ha il dovere di sostenere posizioni chiare e di porsi alla guida di un vero e profondo movimento riformatore. Subito, che il tempo stringe.
di Salvatore Tatarella

Start Cup 2012, quale sarà l'idea vincente?



Si avvia alle battute finali la quinta edizione della Start Cup Puglia, la competizione regionale che premia il talento dei migliori cervelli pugliesi che intendono trasformare i propri progetti di ricerca in realtà d’impresa. L’evento di premiazione si terrà giovedì 27 settembre (ore 16.30 - 20.00) presso The Hub Bari, in Fiera del Levante (pad. 129), durante una serata in cui verranno selezionati e premiati i quattro progetti vincitori e, fra questi, il vincitore assoluto dell’edizione 2012.
Per la contiguità tematica e la corrispondenza delle finalità perseguite, l’evento farà da “apripista” allo Startup Weekend, il laboratorio creativo in programma dal 28 al 30 settembre, sempre nello spazio di The Hub Bari; una tre giorni intensa e all’insegna dello scambio di saperi e conoscenze, nel corso della quale chiunque abbia in mente un progetto imprenditoriale potrà provare a trasformarlo in una startup di successo, grazie al supporto di esperti di marketing, designer, sviluppatori, digital strategist, appassionati di tecnologia e imprenditori.
Organizzata dall’ARTI, di concerto con i 5 atenei regionali, il CNR e l’ENEA, la cerimonia finale della Start Cup sarà moderata e coordinata da Annamaria Monterisi, responsabile Relazioni Esterne e Comunicazione dell’ARTI; seguiranno, poi, i saluti introduttivi di rappresentanti del mondo istituzionale e accademico regionale: Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’ARTI; NichiVendola, presidente della Regione Puglia; Loredana Capone, vicepresidente e assessore regionale allo Sviluppo economico; Antonella Bisceglia, direttore regionale dell’Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro, l’Innovazione; Gianfranco Viesti, presidente della Fiera del Levante; Augusto Garuccio, prorettore dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e rappresentante di ILO Puglia.
“Promuovere l’autoimprenditorialità, la sinergia, il talento, l’energia creativa che si sprigiona quando due o più menti si incontrano scatenando un’innovazione; invogliare le nuove o nuovissime generazioni a immaginare il proprio futuro professionale in settori nuovi e innovativi, perché quelli che hanno lasciato in eredità i loro padri sono ormai notoriamente saturi. Sono questi gli obiettivi – spiega Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’ARTI – che da anni persegue la competizione; un’educazione al “valore” dell’innovazione che di anno in anno premia i nostri sforzi, non solo in termini di progressivo innalzamento della qualità e complessità dei progetti proposti, ma anche in termini di crescita del numero delle startup partecipanti”.

Questi i numeri: 131 iscritti alla prima fase della competizione, Dall’idea al Business Plan, quella in cui i partecipanti hanno registrano la propria idea di business sul sito della competizione; 81 business idea proposte e 62 business plan presentati nella seconda fase, Gara fra Progetti di Imprese Innovative, tra i quali sono stati individuati i 12 finalisti iscritti ad una delle quattro categorie in concorso quest’anno (ICT-Social Innovation, Industrial, Agrofood-Cleantech, Life Science).

Nel corso della finale, ogni piano d’impresa innovativa verrà illustrato sinteticamente alla Commissione di Valutazione, presieduta dal prof. Andrea Piccaluga, dell’Istituto Universitario S. Anna di Pisa, e composta da quattro valutatori esperti nei settori in gara; tra questi ultimi figurano anche alcuni iscritti alla Rete dei Talenti, l’iniziativa dell’ARTI per monitorare le “eccellenze pugliesi” che vivono e lavorano fuori regione e che attualmente ne annovera oltre 500 tra accademici, manager e creativi.
Al termine della valutazione, la Giuria designerà i quattro vincitori del concorso, integrando la valutazione del business plan con la valutazione dell’esposizione orale dei progetti finalisti. Ai primi classificati di ciascuna categoria verrà assegnato un premio in denaro di 10.000 euro; tra questi quattro, la Giuria selezionerà il vincitore assoluto della Gara, al quale verrà assegnato un ulteriore premio in denaro di 5.000 euro. I quattro vincitori, inoltre, accederanno di diritto al Premio Nazionale per l’Innovazione, in programma il 29 e 30 novembre a Bari.
L’innovazione si esprime anche nella scelta della performance musicale, prevista anche per questa edizione: il duo Mr. Bogo (alias Dario Divella) e Filippo Bratta, allieterà la serata proponendo Qu4rantacinque, una selezione di brani di vari generi musicali (dal Rhytm and Blues al jazz, dal bubblegum al funk al latin soul, solo per citarne alcuni), a cui si mescolano sonorità sofisticate e psichedeliche della swinging London e vecchie glorie della discografia italiana degli anni Sessanta. Il tutto rigorosamente da vinile.
La cerimonia potrà essere seguita anche in diretta streaming, collegandosi sul portale dedicato della competizione, all’indirizzo www.startcup.puglia.it. Aggiornamenti e news sono segnalati anche sul social network Facebook (all’account dell’ARTI); inoltre sul canale YouTube dell’ARTI sono disponibili i contenuti multimediali realizzati per l’iniziativa.
di Eliona Cela

Cerignola: diamo tutti insieme un taglio con il passato

Cerignola, il Teatro Mercadante
Finalmente si vede uno spiraglio per Cerignola. Una ventata d'aria fresca, frizzante, nuova. 
Il Movimento Politico La Cicogna, con il suo Presidente, Franco Metta, ha dato la possibilità, alla nostra città, di aprire un nuovo ciclo. Ha pubblicamente aperto le porte a tutti i movimenti, associazioni, partiti politici, che vogliano effettuare un taglio netto con il passato. Un taglio con Giannatempo, e tutto il Pdl; quel Pdl formato da persone che, per anni, hanno gestito la cosa pubblica come cosa privata. 
Che, chiudendosi dentro le mura di Palazzo di Città, hanno abbandonato le problematiche di Cerignola, per dedicarsi esclusivamente ai loro "affarucci privati". Un taglio con l'intera maggioranza, comprese Udc e UdCap, che bisticciano per qualche incarico o, peggio ancora, per qualche minuto di celebrità. Un taglio con l'assenteismo di questi assessori, con in testa il caso del vicesindaco, ormai da "Striscia la Notizia", che continua a percepire il suo stipendio, senza mai essere presente in Comune. Si narra addirittura che non conosca nemmeno il suo ufficio. 
Un taglio con la Gentile, e con tutte le liti interne al "suo" partito.Ormai, nel Pd, nessuno si occupa di Cerignola: vivono in un mondo parallelo, dove la priorità è quella di screditarsi a vicenda. Ma lo facessero nelle loro sedi, senza affliggere una intera città, già piena di problemi. Mi fa rabbia, però, vedere alcuni amici, che militano in quel partito, trascinarsi in queste vicende. 
Domando loro: è più importante questa vostra ostinata lotta di partito, oppure lasciare un segno nella vostra città? Ora è seriamente arrivato il momento di decidere. La nostra città non ne può più. E' svilita da questo modo di far politica, che ormai va avanti da oltre quindici anni. 
Per questo, Futuro e Libertà si impegna, sin da ora, a camminare insieme a chi ha questa idea. Si impegna nel dare un vero contributo per arricchire il programma di sviluppo per Cerignola, proposto dal MpLaCicogna. 
E chiediamo l'aiuto di tutti i cerignolani che vogliono la nostra stessa cosa. Dal mondo dei professinisti, a quello dell'assiociazionismo, a quello del volontariato. Bisogna lavorare duro, in questi mesi, per creare una vera alternativa agli ultimi, terribili quindici anni. 
Davanti a noi, ci sono ancora altri due anni e mezzo di questa non-amministrazione, anche se sembra passato un secolo, dal suo insediamento. Organizziamoci già da ora. Alcuni, come La Cicogna, sono al lavoro da oltre tre anni. Adesso tocca a tutti noi.
di Carlo Dercole

Il tempo messo in rete: giovedì i risultati della sperimentazione


Giovedì prossimo ci sarà la presentazione dei risultati della sperimentazione del progetto Banca del Tempo “Kairos” finanziato dalla Regione Puglia e patrocinato dall’Ambito Territoriale di Gioia del Colle.
Si terrà, infatti, giovedì 27 settembre alle 18,00, presso il chiostro San Domenico in Gioia del Colle, l’evento conclusivo del progetto promosso dalla Regione Puglia, nell’ambito dell’area “politiche per la promozione della salute delle persone” e denominato: Banca del tempo “Kairòs”, lo spazio del tempo condiviso.
Organizzato dal Centro di Ascolto “Dal Silenzio alla Parola”, l’evento vuole fare il bilancio di un anno di sperimentazione e restituire a tutti gli stakeholders coinvolti i risultati della ricerca.
Recuperare una concezione del tempo inteso come relazione, interazione, reciprocità, riflettere sulla gestione moderna del tempo affinché si possano conciliare vita e lavoro con armonia, valorizzare il concetto del “bene tempo” riconoscendolo quale prezioso strumento che va oltre la sua connotazione economica e di mercato, creare una bdt quale sperimentazione dell’incontro tra domanda e offerta di tempo e servizi sono alcuni degli obiettivi raggiunti delle azioni promosse in questo anno di lavoro.
La manifestazione, vedrà gli interventi della dr.ssa Antonetta Cimmarrusti, pedagogista, coordinatrice del progetto bdt “Kairos” che illustrerà le attività svolte in relazione agli obiettivi progettuali; della dr.ssa Nunzia Rinaldi psicologa della Cooperativa Itaca, che ci comunicherà i risultati dei laboratori sperimentali fatti con i minori e di Biancamaria Pepe esperta in conciliazione vita-lavoro e responsabile dell’Indagine Conoscitiva condotta del Centro Studi Erasmo, che ci illustrerà i risultati dell’indagine.
"Con il progetto bdt “KAIROS”, progetto innovativo e sperimentale -sottolinea la dottoressa Cimmarrusti - abbiamo proposto al territorio dell’ambito territoriale SS13, la creazione di una “rete”, al fine di promuovere la reciprocità attraverso esperienze solidali, promuovere nuove forme di integrazione sociale attraverso il mutuo aiuto tra cittadini (coinvolgendo quelli socialmente e culturalmente svantaggiati) e associazioni locali promuovendo e sperimentando una migliore gestione del tempo, partendo dai bisogni emersi attraverso l’Indagine Conoscitiva condotta sul territorio. La "rete" è per noi sinonimo di una cultura, un modo di operare che ci vuole promotori di percorsi che riaprano canali comunicativi, riallaccino legami forti tra le persone, ridiano valore al senso di appartenenza.
La sfida culturale lanciata è stata quella di rivalutare il dono e lo scambio al fine di promuovere l’esperienza dell’altro da noi, di riscoprire quei rapporti e legami interpersonali in una società dove gli ideali e i valori comuni sono quotidianamente avviliti da un individualismo esasperato e cinico".
di Annalisa Tatarella

Sanità, Attolini minimizza i problemi e scarica le colpe sugli altri

A ben sentire il discorso del senatore alla sanità della Regione Puglia, sembra che nella nostra Regione la sanità sia un fiore all’occhiello, senza problemi e ricca di eccellenze e risorse. 
Sarebbero strabici ed ottusi tutti quelli che, invece, pongono domande ed interrogativi sulle criticità di un sistema che, invece e nella realtà dei fatti, se non è ancora al collasso, lo sfiora. 
I responsabili? Sarebbero, nella sostanza, i tagli del Governo e l’eredità che Vendola ha trovato. In perfetto italian-style. 
Invece è stata una difesa a tutto campo quella che assessore Ettore Attolini ha affidato al suo intervento di replica, a conclusione del dibattito sviluppatosi sulla sanità. 
Respinte tutte le accuse, a partire dai casi di presunta malasanità denunciati dall’opposizione, sino ai tempi delle liste di attesa. Ha snocciolato cifre e dati, ma ha anche espresso considerazioni, a partire dalla “straordinaria capacità di tenuta del sistema sanitario pugliese” e come termine di paragone ha citato la reattività del 118 regionale nella situazione di emergenza venutasi a creare a seguito dell’incidente ferroviario avvenuto sulla tratta Bari-Lecce. 
L’assessore Attolini ha calato il suo giudizio in un contesto generale avversato da criticità: il confronto non sempre facile con il governo nazionale e la “difficile eredità raccolta due legislature fa dal governo regionale”. 
A tal proposito ha elencato le criticità con le quali si è dovuto misurare: scarsa capacità di innovazione, obsolescenza infrastrutturale, limitatezza del parco delle grandi macchine sanitarie, carenza strategica nella presa in carico dei pazienti, frammentazione dei percorsi di cura. 
Due gli elementi di positività sottolineati in tale ambito, (ha però avocato alla Puglia il merido di aver anticipato i temi posti successivamente della riforma Balduzzi): + 61% delle Tac e + 50% delle Risonanze magnetiche registrato negli ultimi sette anni. 
“Nonostante carenze e limiti ascrivibili al passato – ha detto Attolini – ci sono stati grandi investimenti, forte è stato l’impulso dato alla modernizzazione ed alla innovazione tecnologica”. Citati poi i capisaldi della manovra articolata mediante la lotta al precariato e perseguita con i processi di internalizzazione dei servizi e con quello, più complesso, della stabilizzazione dei medici, sulla cui interruzione ha espresso rammarico e preoccupazione. 
Elencando i risultati conseguiti dal governo regionale, Attolini ha poi giudicato privi di fondamento i dati che vorrebbero un aumento della mobilità passiva: “dal 2006 ad oggi – ha sostenuto – è in costante riduzione, così come quella attiva”. Citati gli indicatori di efficienza a dimostrazione della crescita e del miglioramento della efficienza della offerta sanitaria regionale che in “alcuni casi è addirittura superiore ai parametri nazionali di riferimento riscontrati in strutture di eccellenza”, mentre sulle liste di attesa la criticità è stata circoscritta alla sola diagnostica, ma non alle patologie complesse. 
Attolini ha quindi definito faticoso il processo di riordino e di riorganizzazione della rete ospedaliera a seguito della chiusura di ben 22 ospedali e si è detto sicuro di escludere ulteriori riduzioni di posti letto “perché la Puglia è al di sotto della soglia prevista dalla spending review” (3,3 posti letto per ogni 1000 abitante). 
In conclusione Attolini ha rivolto un appello alla politica, una sorta di avviso a tenere alta la guardia per garantire la continuità della tenuta del sistema sanitario regionale attraverso due azioni: l’incremento delle piante organiche (più medici ed infermieri nelle corsie) e modifica dei criteri di riparto delle risorse finanziarie messe sul piatto dal governo nazionale. 
Entrambe azioni che, in ogni caso, forse il tecnico Attolini avrebbe meglio dovuto dire in sere di Giunta, e non di Consiglio. 
Tra i commenti al discorso dell’Assessore registriamo quello del vice coordinatore e consigliere regionale di Futuro e Libertà Puglia, Giammarco Surico, componente della Commissione Sanità della Regione Puglia. 
“Nessuna risposta ai nostri interrogativi che a questo punto si fanno sempre più inquietanti e la grave constatazione che le logiche della campagna elettorale ormai in atto prevalgono sugli interessi della comunità: questo è il deprimente bilancio di una seduta monotematica che doveva essere dedicata ad un tema sensibile come quello della sanità per dare una svolta all’inefficace e deleteria azione politico-amministrativa del governo regionale, ma che si è risolta in un nulla assoluto. 
Restano sul tappeto tutti i gravissimi problemi che attanagliano un sistema sempre più allo sbando. La declamazione da parte dell’assessore Attolini di un Eden della sanità pugliese si scontrerà con la dura realtà e sarà il giudizio di cittadini ed operatori – a cominciare dai medici ex stabilizzati – a sommergere di vergogna il cartello propagandistico del centrosinistra e le piroette di un assessore tecnico che solo qualche giorno fa aveva ammesso candidamente la situazione di emergenza e l’incongruenza dell’attività delle Asl, a partire dai debiti verso i fornitori che si aggirano intorno ai due milioni di euro. 
Non ci sembra proprio che i fatti, anche di cronaca, accaduti in queste ultime settimane, ci raccontino solo di un sistema da migliorare. Tutt’altro. Ci evidenziano un sistema allo stremo. 
Non si capisce poi perché a Bari non andrebbe bene il tavolo d’emergenza, mentre a Roma si invoca l’impegno bipartisan e il bene collettivo. Ci sembra più uno specchietto per le allodole dietro cui nascondere inadempienze e incapacità, che un serio, credibile tentativo di trovare una soluzione al problema del blocco del turn over”. 
Dal PdL, invece, arrivano le critiche di Lucio Tarquinio. “Non si può esprimere alcuna soddisfazione per l’andamento e gli esiti del dibattito di ieri in Consiglio Regionale sullo stato della Sanità pugliese. 
Invece di dare doverose risposte sulle gravissime vicende che hanno costellato l’estate a conferma dello stato comatoso in cui versa il nostro Servizio Sanitario regionale, l’assessore Attolini si è dapprima prodotto, in una relazione sui massimi sistemi, in una sostanziale auto-declaratoria di totale impotenza, che di per sé dovrebbe delegittimare il ruolo di un Assessore “tecnico” la cui unica ragion d’essere dovrebbe essere la capacità di risolvere i problemi, per poi, nelle replica, trasfigurarsi in politico per scaricare sull’immancabile passato, risalente ormai per di più a quasi otto anni fa, le responsabilità dei disastri propri e dei propri danti causa”. 
“Lo stato rovinoso in cui versa la Sanità pugliese non ammette più sconti di pena. Tanto più se accolti con sprezzante quanto del tutto spropositata supponenza da chi invece la pena la meriterebbe tutta e senza più attenuanti. Quella di ieri in Consiglio è stata un’occasione persa. Forse anche per le opposizioni.”
di Roberto Mastrangelo

martedì 25 settembre 2012

Notti Sacre tra musica e poesia



Continua il programma di Notti Sacre 2012 nella quarta giornata di martedì 25 settembre con l’appuntamento delle ore 19.30, novità di questa III edizione, nella Chiesa San Gaetano con la Stilo Editrice e la Rassegna di Poesia, inni e cantici a km 0: 1° incontro “Cercapoesia. Stimoli di riflessione su tutto ciò che è riconducibile all'esperienza di “attesa” e di “imprevisto” che nasce nell'anima. Quando l'uomo va oltre la razionalità comincia a sognare, a vivere di poesia e a scoprire le parole come portatrici di emozioni. E scopre possibile l'incontro con Dio. Un viaggio in cinque tappe poetiche (la scoperta delle emozioni, il dolore, la femminilità, l'indicibile, la fatica e la gioia) condurrà il pubblico a una piacevole riscoperta dei distacchi possibili dall'esistenza inautentica nei giorni della “crisi”. A partire dalla collana “Nuovi canti” (Stilo Editrice). I nuovi poeti e le ricerche dell'anima: moderano Mariella Sciancalepore e Letizia Cobaltini. Con la partecipazione esclusiva di Corrado Veneziano.

Alle 20.30 seguirà presso l’Auditorium Diocesano Vallisa il Recital “Meditazione della Passione” a cura di Lino Angiuli. Lia Palmisano soprano,Adriana De Serio pianoforte, Luigi Angiuli voce recitante .
Nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi – ore 19.00 – il concerto “Di voci e di strumenti” ovvero l’Ensemble delle classi di musica da camera del Conservatorio N. Rota di Monopoli: Graziana D’Amico / Paola Leoci, soprani; Lucia Carparelli, Ilaria Contento, Graziana D’Amico, Claudio Mansueto, Antonella Petruzzi, Elisabeth Palmitessa, Annamaria Pignatelli, Grazia Vinci violini; Paola Leoci, Piero Romanazzi,viola; Francesco Tanzi, violoncello; Giuseppe Colonna, cembalo. M° Domenico Di Leo Concertazione . Musiche di Vivaldi, Bach, Haendel e Leo.
La giornata si conclude alle 21.00 nella Chiesa di S. Teresa con il Concerto “Stabat Mater”: Teresa Tassiello soprano; Elisabetta Sasso contralto; Gabriella Altomareviolino primo; Rosa Di Savino violino secondo; Luigi Lorè organo. Saranno eseguite musiche organistiche di Frescobaldi, Banchieri, Nascitti e lo Stabat Mater di Scarlatti.
di Isabella Battista

Binetto: nel Challenge Prestige Car Milella batte tutti

E’ il giovinazzese Nunzio Milella, alla guida di una Formula Arcobaleno, il dominatore della terza prova del “Challenge Prestige Cars”, il campionato riservato alle auto da sogno, disputatasi nello splendido scenario dell’Autodromo del Levante di Binetto. 

Ha preceduto Angelo Capuano, su Formula 3, ritiratosi nel turno pomeridiano per un problema al cambio. Grande spettacolo anche negli altri raggruppamenti: Ennio Modugno, Michele Manganelli e Massimo Cassano, alfieri del team “Frecce Tricolori” a podio nel Turismo. 
Tra le Assominicar sfida vinta da Flavio Licciulli (leader indiscusso dell’omonimo campionato nazionale), che precede il debuttante Davide Azzollini, alla seconda uscita assoluta in pista. Tra le derivate di serie (Factor) è bastato un semplice rilievo cronometrico a Luca Loiacono (PDM Racing) per passare al comando della classifica, vista l’assenza di Mario Carnicella, fermato da impegni professionali. Caso raro nelle competizioni automobilistiche: la scuderia barese PDM Racing ha fornito supporto tecnico anche agli altri competitors. 
“E’ stata una giornata che ha letteralmente risvegliato l’interesse di piloti e pubblico”, afferma Luca Loiacono, “al di là di ogni ottimistica previsione”. Prossimo appuntamento il 28 ottobre per l’ultima decisiva prova di questo spettacolare campionato.
di Andrea Dammacco

lunedì 24 settembre 2012

Fli dalla parte di Foggia e della Capitanata

“Con la gente e tra la gente” il titolo della II Festa provinciale di FLI in Capitanata svoltasi con grande successo di pubblico a Foggia nel fine settimana appena trascorso. Da qui, dal capoluogo, abbiamo deciso di ripartire per il rilancio di tutta la nostra bellissima provincia trascurata e abbandonata. Non a caso abbiamo voluto che il palco delle nostre discussioni avesse come sfondo il Teatro Giordano, autentico simbolo della bellezza, della nobiltà, ma anche dell’incuria e del degrado di Foggia. L’appuntamento foggiano è stato l’ennesima dimostrazione che Fli è l’unica forza politica che non teme, ed anzi promuove l’incontro con i cittadini, per svegliarne le coscienze. 
Eppure l’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura ha permesso di conseguire importanti successi contro la criminalità organizzata, in particolare nel contrasto alla temibilissima mafia garganica. Ma fra i cittadini aumenta l’insicurezza percepita, dovuta soprattutto alla microcriminalità. Foggia e i maggiori centri della provincia subiscono uno stillicidio di rapine, scippi, furti in appartamento e furti d’auto. Questo, insieme alla diffusione e alla totale impunità degli autori di atti vandalici, crea un allarme sociale estremo, al quale bisogna dare una risposta. 
Il pericolo maggiore è e resta quello della saldatura fra disagio sociale e criminalità. La ritirata dello stato sociale, l’impoverimento del ceto medio e l’indebolimento delle reti di solidarietà, insieme alla presenza di cittadini extracomunitari o neocomunitari sprovvisti di qualsiasi radicamento crea una miscela esplosiva, nella quale i clan rischiano di divenire strumento di organizzazione sociale. È illusorio e sbagliato pretendere di rispondere a questi problemi con il solo strumento della pur indispensabile repressione: serve una risposta culturale, terreno sul quale è più che mai indispensabile l’alleanza fra una politica sana e l’associazionismo, fra istituzioni e volontariato. Deve essere chiaro che l’idea di sussidiarietà su cui bisogna puntare è all’opposto di quella fin qui sostenuta. Non è il volontariato che deve entrare in campo quando lo Stato non arriva, ma lo Stato che deve intervenire quando la spinta del volontariato non è sufficiente. 
Futuro e Libertà per l’Italia è naturalmente al fianco delle battaglie e delle mobilitazioni della società civile, si tratti della battaglia contro le trivellazioni a Tremiti che della difesa dell’Ospedale e del Tribunale di Lucera. Ma pensiamo che sia profondamente sbagliato usare la protesta contro lo Stato assente e lontano per far dimenticare le responsabilità della classe dirigente locale. Così, prima di polemizzare con il ministro Clini, i nostri parlamentari, specie se appartenenti alla maggioranza che sosteneva il Governo Berlusconi, devono spiegarci come e perché hanno votato le norme che permettono alla Petroceltic di ottenere l’autorizzazione ai sondaggi. Allo stesso modo, mentre si manifesta indignazione per tagli che appaiono illogici, bisogna anche saper appoggiare quelli che sono sacrosanti. Le Province, secondo noi, vanno abolite. Il Governo ha cominciato a ridurle, ed è ridicolo che, ad esempio, Taranto, Brindisi e Lecce decidano come spartirsi le spoglie e creare una provincia con tre capoluoghi. Noi dobbiamo dire le cose con chiarezza: certe idee appartengono ad un’epoca ormai tramontata. 
Questo Governo, che sta imponendo sacrifici di ogni genere ed è chiamato a somministrare al Paese un’amarissima e indispensabile medicina, è quello che ha concretamente avviato il Piano per il Sud che Berlusconi e Fitto si sono limitati ad annunciare. Anche questo pone interrogativi urgenti alla provincia di Foggia, perché gli investimenti pubblici al Sud ripartono da qui, dal mezzo miliardo di euro che Reti Ferroviarie Italiane investirà nei prossimi cinque anni per l’alta capacità, per la Foggia-Lauria-Potenza e per il potenziamento della stazione di Foggia. Risorse che potrebbero essere almeno in parte intercettate se le nostre imprese riuscissero a fare sistema. Perché se l’unica cosa che si vuol fare sono palazzi da mettere a rendita e magari elemosinare qualche subappalto per il movimento terra, la crescita resterà una chimera. Serve una politica che accompagni questo cambio di mentalità e di passo, meno intenta alla contemplazione del proprio ombelico e alla conservazione dei propri privilegi e più pensosa del bene comune. 
Per questo l’impegno di Futuro e Libertà in provincia di Foggia sarà sempre più deciso e concreto.
di Fabrizio Tatarella

A Striscia la Notizia una Reato diventa velina

Alessia Reato, la figlia del Kirby, è una delle due nuove veline della discussa trasmissione di Antonio Ricci, giunta forse alla sua ultima edizione.
La notizia ha suscitato succose illazioni, soprattutto in rete dove è molto più facile (e anche divertente, bisogna ammetterlo) giocare alla dietrologia, specie per cose di tale risibile importanza.
Per chi non lo sapesse, il papà di Alessia, Marco Reato, è stato per anni il dealer italiano della famigerata marca di aspirapolveri che, in pur stile american-aggressivo, veniva spesso venduto all'utenza terrorizzandola con la storia degli acari antropofagi, che si mangiavano di tutto e defecavano a volontà nei nostri letti. L'unica era usare proprio il Kirby, presentato come un vero e proprio Terminator dei fastidiosissimi e famelici artropodi (che ingranditi fanno molto più schifo delle blatte, ma per fortuna sono invisibili a occhio nudo), con ovvia abbondanza di particolari e molta efficacia narrativa nel raccontare quanto fossero pericolosi e duri a morire.
Si sa che lavorare sulle fobie della gente aiuta e non poco a vendere e queste disinvolte, ciniche, quasi violente tecniche di marketing erano state oggetto di un paio di interventi a gambe unite della "redazione" di Striscia la Notizia.
Ma oggi, con Alessia velina e suo fratello Fabio calciatore (già ospite della giovanile del Milan) sembra che pace sia fatta e per sempre. Anche perchè Reato ha ormai abbandonato acari e aspirapolveri e si è dato a un nuovo genere d business, una job creation senza investimenti iniziali...mah..
Del resto è giusto e normale che ognuno cerchi d'essere all'altezza sia della propria fama sia del proprio nome.
di Fortunata Dell'Orzo