A distanza di quattro anni gli studenti universitari sono
stati chiamati nuovamente a rieleggere i propri rappresentanti agli organi
centrali e periferici, nel panorama delle associazioni ai posti di partenza per
gli organi centrali spicca il cartello NOI, dietro il quale si trovano le
maggiori associazioni universitarie in forza nelle singole facoltà, seguono
studenti indipendenti e infine LINK. Novità di queste elezioni è nello spoglio
che avviene in un unico seggio in Ateneo, con relativi tempi di attesa per i
vari organi universitari decisamente allungati. Dagli primi spogli è emerso un
ottimo risultato del cartello NOI che al senato ottiene 3 posti su 5
disponibili, con 6160 voti e vengono eletti senatori Ardito, Delmedico e
Cascardi, mentre con SI, che ottiene 4693 voti vengono eletti senatori Secondo
e Cavallera. Resta fuori LINK che ottiene solo 1443 voti, altri dati Bianche
1721, nulle 831. Abbiamo rivolto alcune domande al neo eletto senatore
Vito Ardito.
Le tue prime sensazioni: 1837 voti insomma
vogliono dire qualcosa.
“Vogliono dire tante cose, veramente tante, un risultato che
non ci aspettavamo come azione universitaria e come coalizione, invece il
nostro obiettivo era superare i 6000 voti, e il nostro obiettivo è stato
raggiunto, per fortuna, è un risultato mio personale ma non è solo mio è di
azione universitaria e in tutto UNIBA è stato un grosso risultato perchè
nessuno ci quotava 1800, tutti ci quotavano già morti, ci quotavano sui
1200/1300, è stato un bel risultato calcolando che c'erano tutti i voti di
azione tranne giurisprudenza che portava un altro candidato al senato, sempre
della coalizione.”
Vedendo quello che è il numero di schede bianche, un tuo
pensiero a riguardo, può essere stato un voto di protesta nei confronti vostri,
qualche studente che non si è visto nel cartello NOI.
“Si allora, secondo il mio modesto parere le schede bianche
sono tante per due motivi, uno come hai detto tu sulla questione di protesta,
forse contro il cartello oppure contro le rappresentanze studentesche, un'altra
opzione potrebbe essere anche quella del non aver riconosciuto i simboli e i
loghi delle varie associazioni che facevano parte della coalizione, quindi i
votanti di azione, quelli che sono andati nel seggio a occhi chiusi perchè
volevano votare azione non vedendo il logo non ha espresso nessuna preferenza,
perchè forse c'è stata una cattiva comunicazione da parte del cartello NOI,
specifico cartello non di centro destra come molti dicono, ci tengo a
precisare, che alcune associazioni abbiano un orientamento politico come azione
universitaria è un conto ma tutto il cartello è apolitico, quindi può essere
sia come segno di protesta che di non riconoscimento del logo, ed è un dato
comunque da lavorare perchè se il dato reale è la questione di protesta
dobbiamo riflettere un po' tutti sul perchè e sul come migliorare, anzi loro
hanno rappresentato la terza lista.”
La sinistra universitaria è fuori dagli organi centrali. Cosa ne pensi?
“Forse non c'è fiducia nella rappresentanza universitaria di
sinistra, forse penso che loro non hanno questo senso di scissione della
politica universitaria e della politica vera e propria, perchè ricordiamoci noi
siamo rappresentanti degli studenti e dobbiamo fare politica universitaria,
quindi l intento dello studente è avere un buon servizio ed essere
rappresentato all'interno degli organi di governo e di quelli periferici,
quindi che si spara ogni volta la pappardella sulla questione della politica
italiana esterna all'università questo, forse, avrebbe scaturito questo
fenomeno di assenteismo, infatti l'affluenza non è stata elevatissima,
assenteismo, sopratutto contro la rappresentanza di sinistra, quindi fare meno
politica, si del governo Monti può interessare, cioè ci interessa perchè è il
nostro paese, ma dentro l'università lo studente medio vuole più che gli
risolvi un problema sull'appello o sull'esame, e non la pappardella del governo
Monti, quindi questa poca scissione tra politica universitaria e quella del
paese, potrebbe, dal mio punto di vista, aver penalizzato LINK.”
Ricordiamo la tua carriera negli organi dell'università,
quattro anni fa eletto come rappresentante di facoltà, e ricordiamo tra tutto
la battaglia per il 5% sul voto di laurea per gli ex 509/99, battaglia
sostenuta con Laura De Marzo, senatrice uscente di azione universitaria, la tua
elezione è un segno evidente che il lavoro paga
“Si il lavoro paga e lo studente vedendo il lavoro che
azione ha fatto a economia, che io Vito ho fatto a economia e Laura ha fatto in
senato, ricordiamoci anche l'ultimo emendamento didattico approvato in ateneo
sull'abolizione del salto d'appello, l'aumento degli appelli minimi da 6 a 8,
la proroga di immatricolazione alle magistrali al 31, sono piccole cose che per
uno studente sono fondamentali, avere un appello in più, quindi la politica del
fare, per fortuna premia, infatti secondo me il successo del cartello noi è
anche questo, perchè “azione universitaria” ha sempre lavorato ed è stata
sempre presente, “Studenti per...” ha fatto un ottimo lavoro alla sua facoltà
che è medicina, “M.U.R.O.” sia a giurisprudenza che a economia, New Team a
farmacia e veterinaria non c'è nulla da discutere quindi forse è l'esempio che
il lavoro paga”
Concludendo un tuo pensiero sull'attuale situazione
dell'UNIBA e su come vedi il nostro ateneo da qui a due anni
“La situazione è critica perchè comunque siamo sempre
in un anno dove c'è sempre da coprire il buco di bilancio, siamo nell'ultimo
anno del piano dei rientro del buco di bilancio, quindi dal punto di vista
monetario ed economico dell'UNIBA, secondo me c'è ancora molto da soffrire, e
purtroppo in questi quattro anni chi ne ha pagate le conseguenze sono stati gli
studenti, con meno borse di studio, con tagli a borse di studio e part time,
aumento delle tasse in maniera sconsiderata su alcuni livelli di reddito,
quindi sulla questione economica c'è ancora da soffrire, su quella didattica si
spera di lavorare meglio e in maniera ottimale nelle singole facoltà e
sopratutto nel senato accademico che è organo politico e anche didattico”.
di Francesco Felice
Ma la punteggiatura? L'Italiano?
RispondiElimina