Foggia, palazzo di città |
Venerdì sera, in
una ‘sala Rosa’ del
palazzo dell’arte di Foggia gremita da più di 100 persone, si è svolto il
convegno ‘Come lo spread e la crisi
economica incidono sulla Qualità della Vita’ organizzato
dall’Associazione Qualità della Vita in partnership con il Famili Banker Office di Foggia di Banca Mediolanum. Si è trattato di un
appuntamento che ha
lanciato non pochi spunti di riflessione sulla situazione economica che stiamo
vivendo e sulle possibili strategie da attuare per cercare di considerare il
momento come un’opportunità di cambiamento.
A prendere la parola per primo è
stato Luigi Miranda, presidente
dell’‘Associazione Qualità della Vita’ per il quale l’incidenza negativa della
crisi economica sul paese è dimostrata dalla perdita dei posti di lavoro e dal
decremento degli investimenti, dalla difficoltà endemica di risparmiare per il
futuro. Il risultato? Il fenomeno dei nuovi poveri, soggetti costretti a
consumare pasti nelle parrocchie. La soluzione, secondo Miranda, è nella buona
politica, quella "del fare" e del "bene comune" sostenute da un sistema
economico e bancario solido più vicino alla gente.
Luca Vinella, referente commissione affari
bancari AQV, si è soffermato su temi squisitamente tecnici. «I costi dello
spread si abbattono su due fattori principali: una pressione fiscale maggiore e
una ristretta disponibilità di risorse da investire per la crescita, questo
vuol dire maggiori costi per lo Stato
per potersi finanziare e dunque l’Italia diventa un paese considerato non
sicuro per gli investimenti permettendo di contro agli affaristi di speculare.
In questa situazione il Paese è
obbligato ad aumentare i costi dei tassi d’interesse per garantirsi che i
titoli vengano venduti con manovre economiche che incidono sui cittadini
costretti a rivedere se non ad abbassare il loro standard di vita quotidiano.
Un comportamento, questo, che rimette in moto un circolo vizioso dal quale si potrà uscire con scelte tecniche
oculate e audaci».
Degli effetti negativi della crisi sull’investitore e
sul risparmiatore ne ha parlato Giuseppe
Spadavecchia, docente presso Mediolanum Corporate University ed esperto di finanza comportamentale. «Spesso gli investitori sono disinformati e
agiscono erroneamente in momenti di crisi come questo perché il loro
comportamento è emotivo e non razionale.
L'emotivitá spinge spesso a scelte sbagliate che si riflettono
sull’economia del proprio bilancio famigliare e su quella nazionale. Il segreto
è affidarsi a figure professionali capaci, informate, esperte che sappiamo far
fruttare le risorse disponibili anche nei momenti di difficoltà economica come
questi; che sappiano leggere oltre le righe delle
questioni finanziarie per individuare i percorsi corretti per un sano bilancio
personale».
Un intervento molto atteso è stato quello di Davide Pelusi, amministratore delegato
in Italia della multinazionale Morningstar, società leader nella fornitura di
ricerche finanziarie, e presidente dell’ACD Foggia. «La crisi economica va letta
su due piani paralleli: se consideriamo il punto di vista globale la situazione
è ottima perché il Pil mondiale è in crescita e quindi non si può parlare di
crisi. Se guardiamo la situazione nazionale allora siamo costretti a parlare di
periodo complicato perché si manifesta una certa stasi e poca fiducia negli
investimenti, nonché difficoltà dei risparmiatori a conciliare esigenze e costi
della vita. Tuttavia ritengo fondamentale l’idea di investire sulle proprie capacità e sul capitale umano
perché a lungo termine anche il nostro paese beneficerà dell’economia
globalizzata spinta dai nuovi mercati extraeuropei attratti dal ‘made in Italy’
e da un mercato comunque vivace. Basta saper cogliere le opportunità di
crescita promosse dalla Ue e dai progetti di rilancio di una economia che pure
non è stagnante».
In ultimo l’intervento di Luigi Fantetti, esperto di pianificazione finanziaria e Family Banker foggiano di Banca Mediolanum, che ha voluto lanciare un messaggio all’investitore. «Spesso non siamo abituati a investire il
denaro in funzione dei nostri obiettivi – ha specificato - gli strumenti finanziari si
sono evoluti ma il cittadino continua a investire esattamente come 20 anni fa,
senza pensare a una adeguata pianificazione finanziaria che consenta al
risparmiatore di arrivare al traguardo di una vita. Negli ultimi tempi è andato
di moda il ‘fai da te’ per una mancata fiducia nel sistema economico e bancario
che ha portato i cittadini a scelte
sbagliate. L’esigenza è quella di affidarsi a figure professionali che
indirizzino a decisioni in linea con le
proprie esigenze per garantirsi un tenore di vita qualitativamente adeguato alle
necessità famigliari».
A fine incontro, moderato dal caporedattore della Gazzetta di Capitanata Ernesto Tardivo, c’è stato anche l’intervento del
sindaco di Foggia, Gianni Mongelli.
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