domenica 14 ottobre 2012

Firme per l'abolizione dell'Imu: 4000 nel foggiano, la soddisfazione dell'Ugl

La stazione di Foggia (foto d'archivio)
E’ soddisfatta la segreteria Territoriale dell’UGL per i risultati della raccolta firme per l’abrogazione dell’Imu sulla prima casa. Iniziata lo scorso 4 giugno e proseguita per tutta l’estate, la raccolta ha fatto tappa in diverse città daune (Foggia, Lesina, San Severo, Cerignola, Zapponeta, San Giovanni Rotondo) e ha prodotto 4.000 firme di cui circa 1.500 nel capoluogo. 
“Quattromila persone hanno detto no ad una imposta iniqua – ha dichiarato il Segretario Territoriale Gabriele Taranto – che colpisce ancora una volta i più deboli, chi già prima dell’avvento della crisi, subiva più di chiunque altro il peso delle tasse e del caro vita. Quelle firme significano far sentire la voce per far valere un diritto fondamentale: vivere in maniera dignitosa grazie ad una più equa distribuzione del peso del debito pubblico”. 
La petizione mira, infatti, ad abolire l’Imposta municipale unica (Imu) sulla prima casa ad uso di civile abitazione rimodulando, di contro, quella sulle abitazioni di lusso così da permettere comunque allo Stato di non perdere quelle entrate fiscali che dovrebbero contribuire a superare l’attuale momento di crisi economica generale. 
Ora il documento verrà presentato a livello nazionale e contestualmente il sindacato incontrerà i Sindaci dei cinque Comuni più grandi della Capitanata per un confronto sulle aliquote prima che diventino effettive. 
E a proposito delle aliquote approvate dalla Giunta foggiana (0,55% per la prima casa e 1,06% per la seconda) il Segretario Taranto esprime rammarico. 
“In un incontro a Palazzo di Città il Sindaco Mongelli si era dimostrato ben predisposto ad accogliere la nostra richiesta di non toccare i tassi sulle abitazioni principali, ma purtroppo alle parole non sono seguiti i fatti se è vero che il Consiglio Comunale sarà chiamato ad approvare un’aliquota che registra un +0,15% rispetto allo schema di base approvato dal Governo. Confidiamo in un nuovo incontro per correggere il tiro”.

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