Sarà un numero speciale quello di Puglia d’oggi, in 24 pagine e con
10mila copie di tiratura, che saluterà l’arrivo a Bari del Presidente della
Camera dei Deputati Gianfanco Fini.
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Nel numero in distribuzione
gratuita a Bari, Foggia e Cerignola a partire da oggi, venerdì 5 ottobre,
saranno molti ed importanti gli argomenti approfonditi dai columnist dello
storico periodico fondato da Pinuccio Tatarella nel 1959.
Si parte da un’analisi degli
scenari politici nazionali, all’indomani della convention di Arezzo “Mille per
l’Italia”, con la promozione di una Lista per l’Italia che, incassato il via
libera anche di Pierferdinando Casini, si presenta ai primi sondaggi come una
più che credibile alternativa a due Poli in crisi sia interna che esterna.
Con la solita dovizia di
particolari vengono analizzati i momenti difficili che stanno attraversando Pd
e Pdl, con quest’ultimo dilaniato da faide interne che fanno presagire un ormai
prossimo sgretolamento.
Cosa accadrà nel Pdl? A parlare è Salvatore Tatarella, editorialista di Puglia
d’oggi e Presidente dell’assemblea nazionale di Fli. “Si parla da tanto di una
fuoriuscita dal Pdl degli ex amici di An. Dirò subito che la cosa mi interessa
moltissimo e che la vedrei con grande favore. Si dice anche che la scissione
potrebbe addirittura essere pilotata dallo stesso Silvio Berlusconi, che, poi,
la riassorbirebbe sotto il suo comando con un patto federativo.
In questo secondo caso, è evidente
che la cosa mi interesserebbe poco e niente. Si tratterebbe di turisti della
domenica, di scissionisti a intermittenza, di servi torelli che cambiano
livrea, ma non il padrone. Se, invece, si trattasse di un, sia pur tardivo,
scatto di dignità o di una ritrovata lucidità politica, l’idea potrebbe essere
foriera di interessanti sviluppi”.
Intanto è Mario Mauro a sferrare
l’ennesimo colpo alla traballante leadership di Berlusconi.
Intanto alla Regione Puglia è
arrivata la tanto sospirata modifica allo statuto, con il conseguente
abbattimento del numero dei Consiglieri regionali da 70 a 50.
Una vittoria per Puglia d’oggi
che, praticamente isolato dagli altri media, si è sempre e tenacemente battuto
perché le direttive del Governo venissero recepite interamente dalla Puglia,
per evitare ulteriori possibili bocciature della Consulta. E’ Roberto
Mastrangelo a fare il punto della situazione sull’argomento. “Abbiamo iniziato
a parlarne su Puglia d’Oggi esattamente due anni fa. Abbiamo portato avanti la
battaglia contro gli 8 consiglieri regalati alla maggioranza di Nichi Vendola,
ed abbiamo avuto ragione dalla Corte Costituzionale.
Adesso, quando il Consiglio
Regionale è stato messo alle strette sul taglio dei consiglieri della Regione Puglia a 50, quando proprio non
si poteva più rinviare il voto, e quando i capigruppo si sono resi conto che
l’opzione “60” sarebbe stata destinata ad essere cassata dal Governo, dopo aver
perso praticamente un anno, è arrivata la tanto attesa decisione. Hanno fatto
di tutto per rinviare, per non decidere, provando anche a scavalcarlo
interpretando la legge elettorale in maniera a dir poco fantasiosa. Ma le carte
e le sentenze parlano. Era ora che alla Regione qualcuno se ne accorgesse”.
Ma a tenere banco in questi giorni
sulle pagine dei giornali pugliesi è la lotta
tra le Procure. Un’inchiesta portata avanti dalla procura di Lecce che, nei
fatti, discredita quella di Bari. E provoca una spaccatura all’interno dell’Anm.
Su Puglia d’oggi ne parliamo
diffusamente. Senza pregiudizi, ma pretendendo da tutte le parti in causa
semplicemente trasparenza e onestà.
E veniamo al discorso Province. Per un ente dichiaratamente inutile (altra battaglia di
lungo corso di Puglia d’oggi), la politica locale continua a prendere tempo e a
decidere di non decidere. Mentre i termini arrivano a scadenza. E con ogni
probabilità dovrà essere Roma a decidere d’autorità. Ennesima occasione persa
per fare un salto di qualità.
E’ Andrea Dammacco ad affrontare
la situazione. “Davvero un parto difficile il riordino delle Province pugliesi,
il futuro dei Comuni ricadenti sulle province soppresse dal Governo è del tutto
incerto. Chi farà capo alle competenze che una volta erano delle province? Chi
avrà responsabilità in merito a infrastrutture ed enti? Chi si aggregherà a
chi? Tante incognite alle quali si cercherà di dare una qualche soluzione ma
non con poche difficoltà e chissà quando”. Intanto Ferrarese si dimette da
Presidente della Provincia di Brindisi. Polemiche inutili o solo la scelta
politica di candidarsi per un posto alla Camera?
“Ovviamente – commenta il
direttore di Puglia d’oggi Fabrizio Tatarella – ci dilunghiamo anche
sull’arrivo di Gianfranco Fini a Bari e sui suoi appuntamenti, sabato mattina
con i giovani industriali di Confindustria, e sabato pomeriggio con giornalisti
e cittadini alla Fiera del Levante di Bari”. “Vogliamo mettere insieme la parte
migliore del Paese. Energie vitali, nuove e pulite, insieme a pezzi di politica
seria e responsabile. Vogliamo farlo, per dare un futuro all’Italia e alle
nuove generazioni, stabilità e certezza a un nuovo governo Monti”.
Le analisi dei nostri opinionisti
poi si concentrano sulla situazione al Comune di Bari e sulla politica
cittadina. E’ Fortunata Dell’Orzo a fare il punto della situazione sulle nubi
sempre minacciose sul futuro di Michele Emiliano al Comune di Bari. “Ma sarà
ancora a lungo Sindaco?” Si chiede il direttore Tatarella.
Infine, ma non come argomento meno
rilevante, si analizzano le motivazioni che sabato mattina hanno portato alla
manifestazione organizzata a Manfredonia contro le trivellazioni in Puglia,
anche alla luce della bocciatura che il Tar ha inflitto ai decreti
autorizzativi del Ministero dell’Ambiente.
“Il possente movimento che, anche
grazie all’infaticabile opera di Raffaele Vigilante, esprimerà domani a
Manfredonia, il No dell’opinione pubblica di Puglia e Molise ai sondaggi della
Petrolceltic, ci vede presenti senza primogeniture e
senza complessi. Siamo semplicemente
lì dove è naturale che siamo, visto che la protesta contro questo scempio,
attestata anche da documenti ufficiali, è da parte nostra anteriore persino
alla nascita di Futuro e Libertà”.
Ed ancora… in questo numero
speciale si parlerà, come al solito, di cultura, spettacoli, cinema, europa e
territorio. Rispondi Inoltra
nel numero 29 del05/10/2012,ho letto l'art. su canonico,sui suoi interessi in politica,una cosa è certa,che se non avesse vinto il 6 al superenalotto,con quali soldi sarebbe sceso in politica.poi tutti sanno che il sig. canonicoè il re dei voti di scambio,fu messo al corrente anche il sindaco di bari,ma fu risposto a chi gli presento il problema (di stare zitti perchè porta voti al pd)il sig.canonico ad ogni elezioni paga 50€ per ogni voto ricevuto,mi meraviglio come tutti i cittadini nel periodo elettoale arrivino a queste fonti,mentre chi deve vigilare non vede-o-non vuole vedere niente?mi auguro che voi giornalisti possiate portare a galla notizie del genere cosi da far uscire gente ignobile come questa dalla politica.
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