giovedì 30 agosto 2012

Legge elettorale: 50/50, anche in Puglia è urgente applicare il dettato costituzionale

Con settembre siamo già in piena fase di calendarizzazione dell’agenda del Consiglio Regionale pugliese: si dovrà discutere della nuova legge elettorale, dopo la bocciatura di quella attuale da parte della Corte Costituzionale e la predisposizione di un nuovo testo da parte del gruppo di tecnici della Prefettura. E, come prevede la disciplina in materia, è ovvio che debba essere messa in discussione la proposta di legge di iniziativa popolare regionale per il riequilibrio di genere nell’assise consiliare. 
Trentamila firme, il doppio di quelle necessarie, raccolte in tre mesi, la metà del tempo previsto dalla legge per la raccolta, un risultato a cui sono approdate tantissime donne di associazioni, organi di parità, forze politiche di ogni schieramento, ordini professionali e mondo universitario. 

Chiediamo a Francesca La Forgia, avvocato che ha contribuito a scrivere la proposta di illustrarci le principali novità in arrivo.
R. Vediamo un po’. Sono tre le proposte contenute nel testo: doppia preferenza alternata di genere: si possono esprimere nessuna, una o due preferenze; se se ne esprimono due, devono essere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza; liste composte al 50/50, pena l’annullamento delle stesse (e non, come è attualmente previsto, una mera sanzione pecuniaria che quasi nessuna forza politica paga); spazi di propaganda elettorale mediatici paritari di genere. La questione più controversa, quella della doppia preferenza è stata già affrontata dalla Corte Costituzionale e risolta dalla stessa in senso positivo rispetto alla legge elettorale campana e all’art. 48 Cost., che prevede che il voto sia “personale e uguale, libero e segreto”; la Corte ha stabilito che la doppia preferenza alternata di genere è una possibilità in più offerta all’elettorato, assolutamente “non coattiva”.

Quindi ci avviamo ad una concreta affermazione della parità di genere, almeno in campo elettorale?
R. Il legislatore ha fatto tesoro di questo orientamento e, in un’ottica di legislazione primaria tutta da riformare dopo la novella dell’art 51 Cost. sul principio delle pari opportunità, avvenuta nel 2003, ha recentemente approvato anche alla Camera la doppia preferenza anche per le elezioni negli Enti Locali. Un approdo bipartisan, che sarebbe assolutamente auspicabile che avvenga anche in Puglia.

A quale altra legge vi siete ispirati per la stesura?
R. La proposta di legge pugliese si è ispirata a quella campana, con la variante del 50/50 e non del rapporto 1/3 – 2/3 nella composizione delle liste. Ma c’è una differenza ulteriormente importante: il fatto che sia un solido esempio di democrazia diretta di genere, perciò un’occasione da non perdere perché i palazzi così criticati tornino ad essere “case di vetro” in cui poter guardare in ogni momento e da cui poter essere guardati/e e verso cui vi sia una sana fiducia critica di cittadinanza attiva.

Le forze politiche di centrodestra e di centrosinistra presenti in Consiglio hanno quindi una possibilità di riconciliazione con la società civile (ma tante altre devono esservi).Siamo sicuri che possiamo farcela ad approvare presto e bene questa proposta di legge.

di Fortunata Dell'Orzo

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