domenica 23 dicembre 2012

PD Bari: le primarie delle badanti


Primarie dei parlamentari del PD: Elenco delle Candidature Accettate
Il Comitato provinciale per l'accettazione delle candidature, a seguito della verifica della ammissibilità dei requisiti e delle firme presentate a supporto, ha confermato la accettazione delle seguenti domande di candidatura che domani 23.12.2012 saranno sottoposte al vaglio della Direzione Provinciale convocata per le 16:30 c/o la Sede della Federazione PD di Bari in Via Re David, 15.

Candidati Parlamentari uscenti (senza raccolta firme)
Capano Cinzia
Ginefra Dario
Grassi Gero
Servodio Giusi

Altri candidati (che hanno raccolto le firme di sostegno)
Antonacci Vitantonio
Binetti Gilda
Campanelli Adalisa
De Caro Antonio
De Nicolo Pietro
Emiliano Alessandro
Fusco Enrico
Giannini Giovanni
Lofano Fonte
Maugeri Maria
Ventricelli Cecilia
Zaccaria Teresa


Così il comunicato sulla pagina Facebook del Pd di Bari. Qualche considerazione, a latere, come si usa dire, in attesa che si sappia in serata chi fra questi poi effettivamente sia giudicato il 30 dicembre dalla base elettorale, la stessa delle primarie del 25 novembre (e del 2 dicembre).

La notizia dell'ultim'ora sono le pressioni che Michele Emiliano sta esercitando su Antonio Decaro perché si ritiri e lasci il suo eventuale tesoretto elettorale (per le primarie) a suo fratello Alessandro, la cui candidatura resta abbastanza misteriosa anche per moltissimi militanti piddini, anche quelli con due metri di pelo sullo stomaco, abituati a tutto.

Per Decaro significherebbe restare ormai bruciato per qualsiasi prospettiva futura, visto che il posto di sindaco di Bari è stato "trattato" con SEL e andrebbe alla peraltro ottima Angela Barbanente. L'impressione che si ha è che queste primarie parzialmente taroccate (basta vedere certi nomi e certi cognomi, la presenza di donne usate come badanti per sostenere uomini, offendendole due volte, come donne e come espressione della politica al femminile) servano a contare le forze in campo dei vari capibastone e a dare a Michele Emiliano l'opportunità di evidenziare (o meno) la sua attuale forza elettorale.

Per quanto il Sindaco continui a ripetere che resterà a palazzo di città fino all'ultimo giorno del suo mandato, nessuno crede che rinuncerà a correre per la regione, nel caso in cui Nichi Vendola scelga di andare in Parlamento. E il "patto Barbanente" serviva proprio a questo.

In questa lista, che pur dovrà ricevere ulteriore approvazione, le novità accattivanti sono pochissime e al lettore attento basterà fare apposita ricerca su google per capire di chi stiamo parlando. Organizzate in troppo poco tempo per evitare le trappole dell'apparato, queste primarie rischiano di confermare la peggiore delle prassi partitocratiche, ammantandole di imperdonabile demagogia.

In particolare, la presenza delle donne è strumentale e offensiva e, salvo nei casi delle ex parlamentari, apertamente funzionale a sostenere dei maschi: alle primarie è proibito, infatti, votare per due uomini o due donne, se non si vuole annullare il secondo voto. E votare per una donna purchessia, solo perchè è donna, mi spiace ma è peggio che non votare affatto o votare solo per un maschio.

C'è solo da augurarsi che ancora una volta, come nel caso delle primarie del 25 novembre, la base e i simpatizzanti del centro sinistra sappiano ribaltare le aspettative di chi non ha ancora perso il vizio di decidere per gli altri. E Nichi Vendola, l'illusionista circondato dai suoi farlocchi del cerchio magico, lo ha imparato a sue spese.

1 commento:

  1. con mille difetti, però si vota. e si votano persone che hanno raccolto firme di iscritti, e non di persone che passavano di là per caso. credo che definire badanti le candidate sia una offesa incredibile che non fa onore a chi lo ha scritto.
    forse si preferisce il metodo antico delle candidature decise a tavolino da 3-4 persone?
    il 30 voteremo. e chi esce è legittimato. punto.
    DC

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