mercoledì 26 settembre 2012

Il tempo messo in rete: giovedì i risultati della sperimentazione


Giovedì prossimo ci sarà la presentazione dei risultati della sperimentazione del progetto Banca del Tempo “Kairos” finanziato dalla Regione Puglia e patrocinato dall’Ambito Territoriale di Gioia del Colle.
Si terrà, infatti, giovedì 27 settembre alle 18,00, presso il chiostro San Domenico in Gioia del Colle, l’evento conclusivo del progetto promosso dalla Regione Puglia, nell’ambito dell’area “politiche per la promozione della salute delle persone” e denominato: Banca del tempo “Kairòs”, lo spazio del tempo condiviso.
Organizzato dal Centro di Ascolto “Dal Silenzio alla Parola”, l’evento vuole fare il bilancio di un anno di sperimentazione e restituire a tutti gli stakeholders coinvolti i risultati della ricerca.
Recuperare una concezione del tempo inteso come relazione, interazione, reciprocità, riflettere sulla gestione moderna del tempo affinché si possano conciliare vita e lavoro con armonia, valorizzare il concetto del “bene tempo” riconoscendolo quale prezioso strumento che va oltre la sua connotazione economica e di mercato, creare una bdt quale sperimentazione dell’incontro tra domanda e offerta di tempo e servizi sono alcuni degli obiettivi raggiunti delle azioni promosse in questo anno di lavoro.
La manifestazione, vedrà gli interventi della dr.ssa Antonetta Cimmarrusti, pedagogista, coordinatrice del progetto bdt “Kairos” che illustrerà le attività svolte in relazione agli obiettivi progettuali; della dr.ssa Nunzia Rinaldi psicologa della Cooperativa Itaca, che ci comunicherà i risultati dei laboratori sperimentali fatti con i minori e di Biancamaria Pepe esperta in conciliazione vita-lavoro e responsabile dell’Indagine Conoscitiva condotta del Centro Studi Erasmo, che ci illustrerà i risultati dell’indagine.
"Con il progetto bdt “KAIROS”, progetto innovativo e sperimentale -sottolinea la dottoressa Cimmarrusti - abbiamo proposto al territorio dell’ambito territoriale SS13, la creazione di una “rete”, al fine di promuovere la reciprocità attraverso esperienze solidali, promuovere nuove forme di integrazione sociale attraverso il mutuo aiuto tra cittadini (coinvolgendo quelli socialmente e culturalmente svantaggiati) e associazioni locali promuovendo e sperimentando una migliore gestione del tempo, partendo dai bisogni emersi attraverso l’Indagine Conoscitiva condotta sul territorio. La "rete" è per noi sinonimo di una cultura, un modo di operare che ci vuole promotori di percorsi che riaprano canali comunicativi, riallaccino legami forti tra le persone, ridiano valore al senso di appartenenza.
La sfida culturale lanciata è stata quella di rivalutare il dono e lo scambio al fine di promuovere l’esperienza dell’altro da noi, di riscoprire quei rapporti e legami interpersonali in una società dove gli ideali e i valori comuni sono quotidianamente avviliti da un individualismo esasperato e cinico".
di Annalisa Tatarella

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