lunedì 17 dicembre 2012

Surico (Fli). "Bilancio, voto farevole se Giunta ridurrà accisa benzina o ticket"

In Regione Puglia si avvicina il momento della verità (e del bilancio 2013) in Aula.
Non si sbilancia sul voto il consigliere di Fli Giammarco Surico, che pone precise e determinate condizioni per poter aprire ad un voto favorevole.
“Abolire l’accisa sulla benzina oppure la tassa di un euro a ricetta: sono le proposte che presenterò in sede di bilancio attraverso due emendamenti e che auspico il governo regionale accolga. Rispondendo favorevolmente ad almeno una delle due opzioni, infatti, darebbe un concreto segnale di voler marciare nella direzione dell’alleggerimento della pressione fiscale che pesa come un macigno sulla vita quotidiana dei cittadini pugliesi. Su di loro, infatti, viene scaricato un peso intollerabile che reclama un immediato, anche se non risolutivo, sollievo".
"Il mio voto, in un’ottica di opposizione costruttiva per il bene della comunità, sarebbe favorevole". 
"Il bilancio, infatti - commenta Surico - presenta qualche luce meritevole di attenzione, come la boccata di ossigeno offerta alle aziende attraverso lo sforamento controllato del patto di stabilità per consentire il co-finanziamento dei progetti europei. Tuttavia, la giunta regionale continua a brancolare nel buio per quanto riguarda l’offerta di servizi adeguati soprattutto sul fronte sanitario, che presenta un fianco ancora tutto aperto sul piano della lotta agli sprechi".
"La riorganizzazione ospedaliera con la chiusura di molti reparti ed ospedali in realtà ha cambiato poco in termini di un contenimento della spesa responsabile e solidale, che andava costruito senza tagliare servizi indispensabili. Basta dare un’occhiata alle liste d’attesa e alla confusione che regna sovrana nelle Asl, tra le altre cose, sul fronte degli acquisti centralizzati per capire che i livelli essenziali di assistenza pagano il prezzo di politiche sanitarie inadeguate. La sofferenza delle aziende non deriva tanto dalla centralizzazione delle gare d’appalto in sé, ma dall’assenza di clausole che prevedano, ad esempio, la richiesta di manutenzione e assistenza in loco, dalla burocratizzazione paralizzante, dai ritardi inaccettabili dei pagamenti, dai mancati controlli e del rispetto delle regole.
Non può sfuggire neanche l’inerzia dell’Assessorato alla Sanità che pur di fronte ad un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, ancora non ha attivato una task force organizzata per fornire alla popolazione tarantina a rischio uno screening a tappeto per la prevenzione di alcune patologie tumorali”.

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