venerdì 14 dicembre 2012

E' Monteparano il Comune riciclone. Male i capoluoghi, si salva solo Andria

Monteparano (Ta) è anche per questa edizione, e per la terza volta consecutiva, l’unico Comune Riciclone di Puglia. Questo piccolo ma virtuoso Comune di 2.411 abitanti della Provincia di Taranto, nel 2011 ha raggiunto la media del 73,2% di RD, superando abbondantemente il limite minimo del 60% di RD imposto dalla legge nazionale. La campagna “Mai più cassonetti”, che prevede il sistema di raccolta differenziata ‘porta a porta’ esteso sull’intera città per tutte le frazioni merceologiche, compreso il vetro, dimostra ancora una volta l’efficienza di questo modello di gestione integrata di rifiuti urbani.
I Comuni di San Pancrazio Salentino (Br), San Michele Salentino (Br), Anzano di Puglia (Fg) ed Erchie (Br), con una media di RD rispettivamente del 58,1%, 57,7%, 57,6,% e 57% si aggiudicano il Premio di Seconda Categoria. Quest’ultimo è assegnato a quei Comuni che hanno raggiunto e superato l'obiettivo di Piano Regionale del 56% fissato per il 2011.
Ricevono il Premio Start Up i Comuni di Cellamare (Ba), Mesagne (Br), Mola di Bari (Ba), Torre Santa Susanna (Br) e Rutigliano (Ba) per aver raggiunto nel periodo che va da settembre/ottobre 2011 a settembre/ottobre 2012 percentuali superiori al 56% di RD, pari all’obiettivo di Piano Regionale del 56% fissato per il 2011.
La Menzione Speciale Teniamoli D'Occhio, quest’anno, viene assegnata ai comuni di: Andria (Bt), Canosa di Puglia (Bt) e Ostuni (Br). Questo riconoscimento viene assegnato a tutti quei comuni che negli ultimi mesi del 2012 hanno avviato un nuovo modello di una raccolta differenziata raggiungendo percentuali in linea con gli obiettivi regionali e nazionali.
Questi sono solo alcuni dei dati dell’edizione pugliese di “Comuni Ricicloni”, la storica iniziativa nazionale di Legambiente che dal 1994 premia comunità locali, amministratori e cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti e nelle buone pratiche.
La 5^ edizione pugliese di Comuni Ricicloni è stata realizzata da Legambiente Puglia grazie al contributo dell'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia e al patrocinio di Anci Puglia. Le classifiche sono state elaborate incrociando i dati raccolti mediante l’invio dell’apposito questionario alle Amministrazioni locali e quelli forniti dai Comuni al Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia e pubblicati sul Portale Ambientale della Regione Puglia. In graduatoria compaiono i Comuni che hanno risposto al questionario di Legambiente e i Comuni che hanno trasmesso le 12 comunicazioni mensili alla Regione. Pertanto, su 258 Comuni pugliesi, è stato possibile prenderne in esame 252 (pari al 97,7% del totale), mentre i Comuni che hanno risposto alla scheda inviata sono stati solo 71, ossia il 27,5% del totale.
Il dossier è stato presentato questa mattina, a Bari, da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, Luigi Perrone, Presidente dell’Anci Puglia e Stefano Ciafani, Vice Presidente Nazionale di Legambiente.
“Finalmente anche la Puglia può vantare un comune capoluogo riciclone ossia Andria – dichiara Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia – Questo Comune, con più di 100 mila abitanti, ha avviato, da settembre scorso, la raccolta differenziata porta a porta raggiungendo percentuali in linea con gli obiettivi regionali e nazionali. Insieme ad Andria, in questa edizione, abbiamo premiato altri dodici comuni, tra cui Monteparano, che per la terza volta si aggiudica il premio di Comune Riciclone. Ma oltre queste eccezioni -continua Tarantini- lo scenario rimane desolante con solo 17 Comuni sopra la soglia del 40% di RD, e con una media regionale di poco superiore al 17% di RD, a conferma che la Puglia continua ad essere fra le regioni che continuano ad affidarsi alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti. A questo si aggiunge il trend decisamente negativo dei capoluoghi di provincia e la richiesta di proroga dell’ecotassa da parte dei comuni inadempienti. In questo contesto dalle tinte in chiaroscuro, -conclude Tarantini- occorre una svolta su alcune priorità quali: il completamento degli impianti, ed in particolare la realizzazione di quelli per il trattamento della frazione umida, l’avvio della la raccolta differenziata porta a porta e l’approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani”.
La Top Ten Assoluta, ovvero la classifica dei primi dieci Comuni della Puglia, registra la presenza importante dei Comuni dell’ex ATO BR2 che occupano 5 posizioni su 10. Entrano nella top ten assoluta i Comuni di Troia (Fg) e Apricena (Fg), rispettivamente con il 52,8% e il 46,3% di RD.
Nella Top Ten dei Piccoli Comuni, ossia quelli al di sotto dei 5.000 abitanti, anche quest’anno si confermano: Monteparano (Ta), Candela (Fg) ed Anzano di Puglia (Fg).
Nella Top Ten dei Comuni di media dimensione, ossia quelli tra i 5.001 e i 20.000 abitanti, le prime tre posizioni sono occupate da altrettanti Comuni brindisini: San Pancrazio Salentino (Br) 58,1%, San Michele Salentino (Br) 57,7% e Erchie (Br) 57,0%. A seguire in classifica ci sono Troia (Fg), Latiano (Br), Oria (Br), Apricena (Fg), Villa Castelli (Br), Maglie (Le) e il solo Comune di Toritto per la Provincia di Bari.
Nella Top Ten dei grandi Comuni, ossia quelli sopra i 20.000 abitanti, troviamo al primo posto Francavilla Fontana (Br) con il 45,6%, seguito da Ceglie Messapica (Br) con il 43,7% e San Severo (Fg) con il 36,3%.
Infine, restano deludenti anche per questa edizione i risultati conseguiti dai Capoluoghi di Provincia. Il Comune di Brindisi, infatti, al primo posto, riesce a raggiungere solo il 28,2% di RD. Barletta e Bari, rispettivamente al secondo e terzo posto, superano di poco il 20%. Lecce e Trani raggiungono invece la stessa percentuale del 15,7%. In questa classifica, il Comune di Andria compare con una percentuale ancora del 10,3% riferita al 2011, in quanto il nuovo modello di raccolta dei rifiuti con il sistema ‘porta a porta’ è partito solo dal mese di settembre 2012. Decisamente negativo il trend per i Comuni di Taranto al 8,9% e Foggia, fanalino di coda con solo il 2,9% di RD.
“Nella Regione Puglia -dichiara Stefano Ciafani, Vice Presidente Legambiente Nazionale- le esperienze positive si limitano ancora a poche realtà. Nella limitrofa Regione Campania, per avere un termine di paragone, i Comuni Ricicloni che nel 2011 avevano una raccolta differenziata superiore al 60% sono stati ben 161. Per voltare pagina definitivamente si dovranno replicare le buone pratiche gestionali di raccolta domiciliare in tutti i Comuni, a partire dai capoluoghi, sul modello di quanto fatto finalmente anche in Puglia come ad Andria e Canosa. Un obiettivo che potrà essere raggiunto solo penalizzando economicamente lo smaltimento in discarica ed è per questo che sarebbe un errore grave e imperdonabile prorogare l’entrata in vigore della nuova legge sull’ecotassa regionale, come richiesto”.
“Per il quinto anno ANCI Puglia collabora all’edizione regionale di Comuni Ricicloni, l’iniziativa di Legambiente, che va assumendo un ruolo fondamentale per il consolidamento della cultura della raccolta differenziata di qualità e del riciclo – spiega Luigi Perrone, Presidente Anci Puglia – I rifiuti possono e devono diventare beni riciclabili con enormi vantaggi economici e ambientali per la collettività. Di questo i sindaci sono consapevoli e sono pronti a prendersi le proprie responsabilità, lo dimostrano proprio le eccellenze rappresentate dai comuni che premiamo oggi. Ma va anche detto delle difficoltà emerse nell’applicazione della nuova normativa regionale. L’obbiettivo del 40% di raccolta differenziata (L.R. 38/12) comporta per buona parte delle amministrazioni comunali un notevole incremento del costo del servizio di igiene urbana e del relativo tributo, con ovvie ricadute sul territorio. Inoltre, il divieto di indire nuove procedure di gara per l’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto (art. 24 L.R. 24/2012), ha aggravato la gestione del ciclo rifiuti, compromettendo l’obiettivo di differenziata ed esponendo il Comune al massimo livello della sanzione “ecotassa”. Dopo l’esame in V^ Commissione Consiglio Regionale, anche su nostra richiesta, pare vi sia un orientamento del Governo regionale verso un rinvio dell’ecotassa, provvedimento che riteniamo opportuno, assieme alla modifica della Legge 24/12”.

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