martedì 6 novembre 2012

Taranto: il futuro dell'Ilva (che non paga nulla per la pulizia delle strade) è ancora nebuloso

Ambiente, tutela della salute, mantenimento dei posti di lavoro in un drammatico tira e molla con in ballo il futuro non soltanto dell'impianto siderurgico, ma di una gran fetta della città dei Due Mari.
Questo è quello che sembra avvenire a Taranto in questi giorni, con dibattiti interminabili, responsabilità che vengono rimpallate continuamente ed un futuro sempre più incerto.
Di sicuro, al momento, cìè soltanto la notizia che proseguirà ad oltranza lo sciopero dei lavoratori del reparto Mof (movimento ferroviario) dell’Ilva che dal 30 ottobre scorso sono in presidio permanente davanti alla portineria A dello stabilimento per richiamare l’attenzione sulle questioni legate alla sicurezza dopo l’incidente che e’ costato la vita al loro collega Claudio Marsella. I lavoratori hanno anche programmato per sabato 10 novembre una manifestazione con corteo con inizio alle 14.30.
Intanto il Presidente di Utelit consum, Rocco Monaco, a seguito della trasmissione “Piazza Pulita” in cui ha appreso che l’azienda Riva non paga nulla al Comune per il lavaggio delle strade che la stessa sporca, ha scritto al sindaco di Taranto, Ezio Stefàno per sollevare la questione. Eccone il testo integrale.
“E’ imbarazzante apprendere che l’Iva di Taranto non contribuisce alla pulizia della città. Nel corso di una puntata di una trasmissione televisiva – commenta Monaco – ho appreso da un Consigliere comunale di Taranto e da Gino Giuseppe Pucci, presidente dell'Azienda Multiservizi igiene Urbana AMIU, che l’acciaieria tarantina non fornisce alla città dei due mari nessun contributo per la pulizia e il relativo lavaggio delle strade. 
Ritengo che questo sia vergognoso dal momento che l’Ilva sporca in maniera notevole Taranto, oltre che inquinarla provocando, come ha dimostrato la magistratura, centinaia di morti l’anno. 
Come mai fino ad oggi nessuno ha posto la questione? E’ vergognoso che i cittadini consumatori tarantini debbano pagare anche a livello economico tutti i danni che l’Ilva crea. Invito il sindaco Stefàno e le autorità politiche tarantine a prendere provvedimenti in materia”

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