martedì 6 novembre 2012

Mobile imbottito: bene il piano di rivitalizzazione, ma attenzione ad usare bene i 219 milioni

Alla Regione Puglia è stato raggiunto un accordo per la reindustrializzazione del distretto del mobile imbottito, un settore a cavallo tra le province di Bari e Matera che, dopo aver rappresentato un vero e proprio fiore all’occhiello di tutta l’economia regionale, negli ultimi anni (in realtà da un decennio circa, ormai) sta conoscendo una crisi lunga, dura e complicata da risolvere.
La bozza è stata presentata e discussa mercoledì 31 ottobre dall'assessore regionale allo sviluppo economico e vicepresidente della giunta regionale, Loredana Capone, dinanzi ad una platea di sindaci del distretto del mobile imbottito: Gravina, Gioia del Colle, Laterza, Cassano delle Murge, Altamura, Santeramo, Ginosa e Poggiorsini. Ad essere coinvolti sono stati anche i rappresentanti sindacali e le associazioni di categoria.
Oltre 219 milioni di euro di finanziamenti (circa 42 milioni di euro destinati allo sviluppo ed alla ricerca) e 865 posti di lavoro i numeri messi sul tavolo durante l'incontro, nel corso del quale sono stati, inoltre, costituiti quattro gruppi di lavoro, ciascuno dei quali si occuperà di una precisa area di interesse tra quattro: produttività; logistica; incentivi e semplificazione; credito. 
Il programma prevede che i quattro gruppi elaborino i contenuti dell'accordo di programma per l'ultima settimana di novembre per poi arrivare al testo definitivo da condividere con il ministero dello Sviluppo economico entro fine anno, rinnovando e concretizzando l’accordo stipulato nello scorso luglio. 
"Oggi possiamo dire - ha commentato Loredana Capone - di essere piuttosto soddisfatti per le manifestazioni d'interesse ricevute, anche perché per il territorio della Puglia le proposte raccolte riguardano soprattutto la filiera del legno-arredo, che ha caratterizzato la vocazione produttiva del territorio e che è rappresentata da maestranze che ci invidiano in tutto il mondo. L'altro motivo di soddisfazione è rappresentato dal fatto che tutte le proposte raccolte hanno un investimento in ricerca e sviluppo che rappresenta addirittura il 19,5% del totale dell'investimento". 
“Il ministero dello Sviluppo economico ha previsto di investire per la qualificazione dell’area 40milioni di euro, altrettanti la Regione Puglia. Si sta cercando di reperire altre risorse nell’ambito della logistica”.
“Stiamo andando dritti verso l’obiettivo che ci siamo prefissati il 27 luglio con il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Basilicata sottoscrivendo un’intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dal direttore generale del ministero Carlo Sappino”.
Un accordo che è arrivato a fatica  considerando che l’accordo sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalle Regioni Puglia e Basilicata è datato 27 luglio 2012 e che per la sua attuazione effettiva ci si era dati tempo fino alla fine di novembre. 
Non più tardi di due settimane fa, infatti, i sindacati pugliesi avevano scritto un’accorata lettera proprio alla Capone ed ai sindaci dei Comuni interessati con un appello affinchè “non venga dispersa quella straordinaria occasione di sviluppo e di rilancio dell’intera area Murgiana avviata con l’accordo del 12 luglio”. 
Cigl, Cisl, Uil e categorie regionali hanno invitato tutti gli attori del partenariato, le Istituzioni Locali e Regionali, unitamente al Governo centrale a contribuire a “dare competitività al territorio murgiano e pugliese creando i presupposti per una nuova e duratura occupazione”.
Delle proposte pervenute e riguardanti il distretto del salotto e del mobile imbottito che potrebbero rientrare nel programma di finanziamento, 79 sono quelle indirizzate al territorio della Puglia e 25 a quello della Basilicata mentre le proposte con localizzazione non precisata sono 3. Le imprese che le hanno presentate sono soprattutto piccole e piccolissime, poche le medie e solo due le grandi.
Il che rappresenta una opportunità, senz'altro, ma anche tutti i problemi legati proprio alle piccole imprese, molto penalizzate da un settore fortemente globalizzato.
Certamente ora dopo l’accordo formalizzato alla Regione Puglia si potranno sbloccare ingenti risorse per ridare vitalità ad un settore che da lavoro a decine di migliaia di persone e che rappresenta sicuramente un importante volano industriale per la Regione. 
Si tratta, però, di vedere cosa in concreto può essere fatto seriamente per il distretto del mobile imbottito. Numerose aziende (soprattutto le più grandi) hanno già de localizzato la propria produzione, restando pugliesi soltanto sulla carta. 
Il rischio, concreto se non verrà fatta la debita attenzione, riteniamo sia quello, solito, dello spreco a pioggia di denaro pubblico che,invece, deve essere utilizzato per portare davvero innovazione, nuova tecnologia, nuove infrastrutture, nuovi prodotti ed un lavoro stabile ed effettivo nel nostro territorio.
di Roberto Mastrangelo

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