Questo suo sgomitare non è mai piaciuto ai suoi sodali (amici è una parola grossa) di partito, a iniziare da Ninni Cea, coordinatore delle opposizioni al comune (in realtà si limita quasi sempre a dare l'ordine di abbandonare l'aula o a indire conferenze stampa sull'aria fritta). Nel pdl barese la guerra per bande è in pieno svolgimento e l'incertezza sale man mano che Raffaele Fitto permane nella sua decisione di non decidere sul suo futuro che poi è quello di buona parte del centro destra locale.
Non avendo grosse cose cui attaccarsi (e pure ce ne sarebbero), via Argiro (uno sputo di strada centrale, che l'amministrazione comunale ha reso zona pedonale dopo decenni che se ne parlava) è diventata la Rocca di Ilio su cui contendere. Ferorelli si agita e smania perchè il Comune, a parte le stitiche fioriere e i grossi cassonetti, l'arredi e l'abbellisca (ma il cosiddetto ceto commerciale del loco non sa andare oltre i soliti bar e i soliti gazebo, guardando pure male e sbuffando se qualcuno si permette di organizzare una mostra). Il Comune si prende i suoi tempi anche perchè nessuno vuole fare la campagna elettorale a Mario Ferorelli (ammesso che il forzista Pasquale Finocchio, che già lo ha preso a schiaffi una volta, non decida di bissare per farlo stare buono), i sodali di cui sopra, già molto impegnati a spiegare al Senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri che forse hanno scherzato a proporlo come candidato sindaco, sono palesemente infastiditi dal querulo frignare del solito Ferorelli che deve aver scambiato la brutta e spoglia via Argiro con via Condotti o via Montenapoleone.
Insomma, son cose che mettono a disagio anche i cronisti, cui si insegna dalla culla a "cercare la notizia" e possibilmente a trovarla. ferorelli ha fatto di via Argiro quasi una faccenda personale, manco se San Nicola-Murat non avesse ben altre e ben più serie questioni da risolvere. I suoi lo vogliono soffocare (ma credo che lo sopravvalutino anche da un punto di vista del "peso elettorale") e comunque a farlo concorrere per Palazzo di città non ci pensano proprio.
Da parte sua il comune, con Antonio Decaro, annuncia che presto sarà rifatta la pavimentazione e si chiede perchè Ferorelli si limiti a piagnucolare senza poi in concreto fare nulla per questa fantastica Quinta Strada rutilante di vita e di cultura (!?). Siamo alla solita farsa a cui il PDL ci ha ormai abituati da tempo, in città come altrove. Se molte mediocrità si sommano, non viene fuori l'eccellenza. Almeno in questo caso il sommo Totò, che diceva "è la somma che fa il totale", aveva torto.
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