lunedì 26 novembre 2012

La Puglia boccia il Vendolismo

Nichi Vendola incontra i giornalisti a risultato acquisito
Nichi Vendola non ce l'ha fatta a vincere le primarie in Puglia. Bersani è saldamente al primo posto mentre stanno terminando le operazioni di spoglio nelle ultime sezioni. Il dato appare ormai consolidato ed è alquanto sorprendente. Ma fino a un certo punto. Vendola è stato sconfitto dal vendolismo, più che dai "poteri forti" e dalla "lobby mediatica" di un PD che, a suo dire, non avrebbe lasciato chiaramente intendere che di primarie di coalizione si trattava e non di una questione tutta interna al partito.
E il vendolismo è uno stile di governo regionale che cozza con le belle idee e i pensieri lunghi dello statista che immagina un governo nazionale. 
Vendola si aspettava ben altro dalle urne pugliesi. Sperava che la macchina del consenso fosse ben oliata e che il tentativo di buon governo regionale si trasformasse automaticamente in un assaggio per le prossime politiche. Sperava, e molti con lui, che la Sinistra italiana avesse finalmente trovato le parole per "narrare" qualcosa di nuovo, anzi di antico, visto che il Partito Socialista Italiano è nato nel 1892.
Ma non è bastato a far dimenticare, per una generazione di elettori sempre più concreta e sempre meno idealista, le tante, troppe contraddizioni del suo quasi doppio mandato regionale. Se lui parla da statista, ha intorno i mediocri che pensano solo al proprio futuro e che oggi sono i veri sconfitti delle primarie. Il carisma personale non è in grado di coprire le defaillance dell'entourage, nonchè le scelte discutibilissime in tema di politica culturale.
Mentre riflette sulla sconfitta e su chi dovrà beneficare al ballottaggio con il suo tesoretto di voti (ma non aveva già dichiarato la sua sostanziale alterità a Renzi?), ci auguriamo che rifletta anche su come dovrà governare sino al 2015 per poter recuperare quei consensi che sembra aver perduto nel seno stesso della compagine che per ben due volte lo ha chiamato a governare la Regione.

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