Adelfia. Nastri. Di tutti i colori, annodati ad un palo della segnaletica stradale che anticipa l’ingresso del Municipio Adelfia. Nastri. Raccolti in segno di una protesta contro il grigio dell’aria malata. Paura? Sì, della diossiona.
Nastri che uniscono centinaia di adelfiesi attraverso un gruppo nato su facebook, “Adelfia senza censura” per cercare una risposta alla più semplice delle domande. Cosa stiamo respirando? Già. Perché lo scorso giugno un incendio ha coinvolto cumuli di rifiuti organici ammassati presso l’ex stabilimento dedicato alla produzione di fertilizzanti agricoli.
La Sapa dista solo tre chilometri dal centro abitato sulla provinciale 83 Adelfia-Acquaviva ed i fumi, responsabili della diffusione di cattivi odori, hanno veicolato diossina e con molta probabilità metalli pesanti, che come emerso da un’indagine del 2005 erano contenuti nei concimi prodotti dell’azienda. Al netto dei gravissimi rischi sulla salute che ne possono conseguire, i fondatori del gruppo “Un nastrino contro la SAPA” non vogliono che il problema finisca nel dimenticatoio. Aspettano la risposta del Comune alla richiesta di una urgente soluzione del problema da mesi. Il sindaco Vito Antonacci, ha già dichiarato su un quotidiano del mezzogiorno “il progetto di bonifica ha raccolto le osservazioni Asl, lo abbiamo integrato con la raccolta delle acque ed il miglioramento delle barriere di protezione per odori e fumi.
Il tema è capire di che tipo sono i rifiuti e quanti soldi servono per smaltirli”. E poco interesserà agli adelfiesi che il caso si trasformi in un’ appiglio per lo scontro politico. Lo stesso sindaco ha successivamente aggiunto “mi auguro che i tentativi di miope strumentalizzazione cedano il passo al senso di responsabilità collettiva”. Augurio esaudito, dal momento che il consigliere comunale dell’opposizione Francesco Costantini, ha predisposto un’interrogazione in cui chiarisce che” la minoranza, vista la delicatezza del problema, non ha mai fatto uso strumentale dell'intempestività amministrativa (sono passati ormai 4 mesi dall'incendio dei cumuli e quasi due anni dall'assegnazione del contributo regionale, quasi contestuale all'insediamento dell'attuale amministrazione), decidendo di tenere lontano questo argomento dall'odiosa e a volte improduttiva discussione politica, al fine di collaborare, ha accordato piena ed incondizionata fiducia al Sindaco di Adelfia e agli altri organi competenti”. Ma cerca risposte concrete, tese a fare emergere i motivi per cui la procedura di apertura delle buste e aggiudicazione della gara per l’affidamento dell'opera di caratterizzazione dell’ ex opificio si sia protratta per mesi e non sia ancora stata espletata, nonché per avere garanzie sulla disponibilità del fondo regionale da destinare alle fasi successive a quella finalizzata alla caratterizzazione di suolo e sottosuolo così da promuovere smistamento e/o smaltimento dei rifiuti che a conti fatti, genererebbe altri fumi, e nuove esalazioni.
Intanto i nastri sono sempre più numerosi, il palo è ormai un arcobaleno. C’è solo da augurarsi che arrivi una ventata d’aria pulita che conservi quei colori, prima che sia troppo tardi.
di Maria Pia Ferrante
voi siete come i politici italiani che parlano, parlano e parlano e i fatti poi non ci sono!!!!!!!!!!!!!!!! la bonifica della sapa dovete sbrigarvi a farla perchè intanto il tempo passa e i danni continuano e aumentano!!!!
RispondiEliminabrava l'amica mia chis so politc d merd che parln e parln e u brod non iess
Eliminavoi siete soltanto degli ignoranti perchè la bonifica la doveva pagare il padrone della fabbrica lo stronzo di MICHELE ATTOLICO perchè lui ha provocato l'inquinamento e mo deve essere lui a rimediareeeeeeeeeeee il PROBLEMAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaCAPIRE ... CAPIRE ... E PERDERE TEMPO.
RispondiEliminaNON C'E' NIENTE DA CAPIRE, C'E' SOLO DA AGIRE AGIRE E ANCORA AGIRE!
ANTONACCI SEI SOLO UN PAROLAIO CHE CI HAI PRESO TUTTI IN GIRO!
ANTONACCI FAI PAGARE I DANNI A QUEL MAIALE CHE LI PRODOTTI!