martedì 16 ottobre 2012

Idv contro Idv, mentre il Consigliere regionale finisce nella retata antipedopornografica

Idv contro Idv. Ovvero quando la distanza tra gli eletti ed il partito è elevata. Ovvero ancora, quando non si riesce a capire quando si parla a titolo personale o quando si parla in nome del partito di cui si è consiglieri, o dirigenti. 
A puntare il dito sul gruppo consiliare alla Regione Puglia dell’Idv (probabilmente anche perché due dei quattro componenti hanno formalmente aderito al gruppo “Moderati per Emiliano”) è Giacinto Fiore, che chiede chiarezza e trasparenza su come il gruppo consiliare ha speso i soldi a disposizione. 
“Le dimissioni della Governatrice della Regione Lazio, Renata Polverini, provocate dalla gestione “allegra”dei fondi pubblici destinati a finanziare le attività dei gruppi consiliari – scrive in una nota Giacinto Fiore - impone una riflessione seria sul tema. Lo scandalo si sta estendendo in altre Regioni”. 
“Per quanto ci riguarda, nello specifico dell’organizzazione del Gruppo Idv nella Regione Puglia, bisogna rimarcare la completa assenza di comunicazione e raccordo politico sotto ogni aspetto, con il gruppo dirigente del partito. Inoltre,il gruppo Idv ha perso la sua originale composizione, in quanto sia l’ex-capo gruppo Schiavone, che il Consigliere Gianfreda, hanno aderito al gruppo “Moderati per Emiliano”. Nonostante ciò, si è continuato a rilasciare dichiarazioni ambigue e prive di elementi di chiarezza, sull’appartenenza o meno all’Italia dei Valori”. 
Sono due, dunque, i piani di riflessione politica sottolineati dal segretario provinciale barese dell’Idv. Non soltanto la gestione economica del gruppo, a suo dire non chiara, ma soprattutto l’autorevolezza e la rappresentanza del partito, troppe volte ambigua. 
In altre parole: chi rappresenta l’Idv a Bari? Gli eletti o i quadri dirigenti? 
Poi Fiore prosegue ed affonda. 
“Si rende necessario, in questa fase,dissipare ogni dubbio sulla gestione dei fondi assegnati al gruppo Idv in Regione, sia con riferimento al passato, sia in relazione all’attuale gestione affidata al gruppo che si rivede in Idv, attualmente in Consiglio Regionale. (Nicastro-Mazza)”. 
“Ci chiediamo quali siano nel dettaglio, le spese di gestione del gruppo IDV o le iniziative politiche o di studio che hanno promosso, dando fondo quasi interamente a tutti i fondi a disposizione. Sarebbe curioso conoscerne i dettagli. Visto che , non hanno mai dato contributi al partito, che ha sempre finanziato le sue manifestazioni politiche con proprie risorse economiche”. 
“Ci sentiamo –sottolinea Fiore - in dovere di prendere le distanze da questa gestione dissipata del denaro pubblico. In una fase di contestazione di tutto l’assetto del sistema dei Partiti,giustificato dalla rabbia dei cittadini e nel mentre ci accingiamo a dare avvio alla raccolta firme per il referendum per l’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti e di altri privilegi della casta,sarebbe opportuno fornire tutti gli elementi di chiarezza e trasparenza, sulle attività del gruppo consiliare svolte e finanziate grazie ai contributi pubblici dei cittadini”. 
Eì l’Idv stesso, dunque, a parlare di “gestione dissipata”, di mancata trasparenza e di gestione ambigua, del gruppo Idv alla Regione Puglia. 
Soltanto un attacco diretto contro l’ex capogruppo, passato alla corte di Michele Emiliano? 
O c’è dell’altro? Non ci è dato saperlo. Di fatto registriamo tensioni all’interno di un partito che, ad oggi, si trova a metà strada tra un’alleanza organica con il centrosinistra e la voglia di restare alternativo “nudo e puro” (anche se poi di purezza non ci sembra proprio il caso di parlare…). 

E proprio nei giorni scorsi un’altra tegola è arrivata su Aurelio Gianfreda. Al consigliere regionale ex Idv, attualmente dei “Moderati per Emiliano” è stato, infatti, notificato dalla Procura di Lecce un avviso di chiusura indagini in un procedimento che lo vede a rispondere della pesante accusa di detenzione di materiale pedopornografico. 
Non è il caso, in questa sede, approfondire ulteriormente questo argomento (le carte della procura parlano di 69 supporti ottici sequestrati, due dvd ritrovati, centinaia di foto e filmati pornografici con protagonisti anche minori), il procedimento è in piedi e le accuse dovranno essere accertate in giudizio. 
Michele Emiliano
Ci preme soltanto, adesso, sottolineare come ancora una volta bisogna bacchettare Michele Emiliano
Caro sindaco. Possibile che ancora una volta non hai prestato adeguata attenzione nei confronti di chi ti è vicino? 
Non bastano i pacchetti di voti o la caratura politica delle persone a formare un gruppo politicamente e moralmente sostenibile. Non era da oggi nota la vicenda che vede coinvolto il consigliere regionale. Era davvero il caso di “imbarcarlo”, pur di incrementare i propri numeri?
Faccia le sue considerazioni, sindaco, e ne tragga le conseguenze. A volte è anche una questione di stile e di dignità.

di Roberto Mastrangelo

Nessun commento:

Posta un commento