mercoledì 20 giugno 2012

Taxi per disabili: a Bari confermato il servizio

L’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio rende noto che "l’Amministrazione comunale, con un notevole sforzo finanziario a causa di pesanti tagli dei finanziamenti statali e regionali per i servizi sociali e dell’azzeramento del fondo per la non autosufficienza deciso dal Governo già lo scorso anno", ha deliberato di affidare nuovamente i servizi di trasporto delle persone con disabilità - “presso le sedi prestabilite” ed “a chiamata”  - alle cooperative dei tassisti operanti sul territorio.
La scelta è dettata dalla volontà, confortata dal parere della Consulta dell’handicap, di continuare a offrire servizi il più possibile rispondenti alle esigenze di spostamento dei disabili, in quanto l’utilizzo dei taxi, rispetto ad altri mezzi di trasporto:
·        garantisce corse più rapide, con percorsi più brevi e minori attese;
·        favorisce una maggiore autonomia e integrazione, evitando la ghettizzazione in pulmini riservati;
·        assicura una maggiore riservatezza;
·        impiega mezzi appartenenti alla giurisdizione comunale sotto l’aspetto regolamentare, sottoposti annualmente a revisioni e controlli;
·        consente, agli utenti che ne abbiano bisogno, di farsi accompagnare da una persona di fiducia senza ulteriori spese.
L’esiguità dei fondi a disposizione, tuttavia, ha determinato una rimodulazione dei due servizi che risultano pressoché confermati per le giornate dal lunedì al venerdì, ma sono ridotti all’essenziale nelle giornate del sabato e della domenica, tutelando comunque le esigenze delle persone costrette sulla sedia a rotelle o totalmente non vedenti.
“L’affidamento - precisa l’assessore Abbaticchio - è stato possibile grazie anche alla disponibilità della cooperativa Nuova Co.ta.ba. e del consorzio Apulia che, nonostante il generale aumento dei costi assicurativi, del carburante e della manutenzione rispetto a tre anni fa, hanno accettato una riduzione dell’importo di circa 800.000 euro nel triennio, impegnandosi peraltro a mantenere gli attuali livelli occupazionali”.

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