giovedì 28 giugno 2012

Le grandi vittorie di un piccolo giornale


Un giornale vive di poche soddisfazioni. Di battaglie vinte e di giuste cause. Sul numero scorso, abbiamo ricordato la battaglia vinta contro Nichi Vendola e la Regione Puglia per la riduzione del numero dei consiglieri. Prima a 70, invece di 78, e poi a 50, invece di 60.
Oggi registriamo altri due successi, legati a due giuste cause, sostenute solitariamente da questo giornale, che dimostra nei fatti la sua autonomia e libertå.
Il primo riguarda il rinvio a giudizio, innanzi la Corte dei Conti del ras della portualitá barese, Tommaso Affinita, già presidente dell’Autorità portuale di Bari e, successivamente, della Bari Porto Mediterraneo. Il Procuratore Generale ne ha chiesto la condanna al pagamento di oltre 11 milioni di euro per danno erariale. Solo Puglia d’oggi, in passato, ha dedicato spazio e articoli alla scandalosa avventura societaria della B. P. M. che finalmente è giunta alla fase dibattimentale (5 dicembre).
Il secondo riguarda la città metropolitana, che il Governo sembra voler finalmente introdurre, sia pure nel quadro di uno sgangherato progetto riformatore.
Anche qui, siamo stati i soli a vedere oltre il nostro naso e a indicare nella città metropolitana la sola via per assicurare, insieme a una razionale riorganizzazione delle funzioni metropolitane, un moderno ed efficace decentramento. Mentre Emiliano e tutto il Consiglio comunale si arrovellavano inutilmente e miopemente solo intorno ai confini delle vecchie e inutili circoscrizioni, ribattezzate municipi, ma rimaste comunque inutili e costose.
Due giuste cause, che hanno visto il nostro giornale solitario protagonista e che, comunque, continuano.
Nel primo caso, per seguire il processo e per chiedere le dimissioni di Affinita dalla comoda e lucrosa poltrona di Amministratore delegato della Ram, Rete delle autostrade del mare, dove è stato collocato dal governo Berlusconi, con un lauto stipendio da 175.000 euro all’anno. Pensiamo, infatti, che un amministratore pubblico che, in pochi anni, ha procurato all’erario un danno così rilevante non possa più ricoprire alcuna funzione pubblica. Nel secondo per svegliare una sonnolenta classe dirigente barese, chiamandola a un dibattito serio su come e con chi realizzare la città metropolitana.
L’impegno e la funzione di questo giornale è nei fatti.
T.

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