mercoledì 16 maggio 2012

Agenzie regionali, il centrodestra affonda il colpo. Per il Pd "polverone inutile"



Affondo del centrodestra pugliese contro le agenzie regionali, in particolare contro l'Arif, per il controllo ballerino nella gestione economica degli stessi e per la necessità di porre un freno a questa situazione.
"E’ fatto divieto alla agenzie regionali e agli IACP di procedere a nuove assunzioni, alla stipula di convenzioni e consulenze, senza aver acquisito preventivamente l’autorizzazione da parte della Giunta regionale".
Questo è quanto prevede la proposta di legge, a firma dei capigruppo del PdL Rocco Palese, della Puglia prima di tutto Francesco Damone e dei Pugliesi Davide Bellomo, che è stata presentata in una conferenza stampa nel corso della quale i primi due si sono soffermati in particolare sulla situazione in cui versa l’ARIF (Agenzia regionale attività irrigue e forestali).  
Il Consiglio Regionale della Puglia
Palese ha evidenziato che la situazione della stessa è fuori controllo, nonostante il taglio del 3% disposto per tutte le agenzie regionali con la legge di bilancio 2012 della Regione.  L’Arif ha assorbito circa 700 dipendenti regionali proveniente dalle attività irrigue e forestali. Successivamente, a seguito di un provvedimento della Giunta regionale – ha aggiunto – (che non è passato nel competente commissione consiliare né dal Consiglio regionale) si è deciso di procedere all’internalizzazione di altro personale  facente capo alla società SMA (del gruppo Intini), che in precedenza ha provveduto a garantire il servizio prevenzione incendi, cui si sono aggiunti contratti di somministrazione, prestazioni libero professionali e di consulenza. Il numero complessivo dei dipendenti è lievitato così nell’arco di pochi mesi a 1300 unità ed è contraddistinto da un contenzioso piuttosto alto.
Rocco Palese
“Una piccola Regione” ha commentato il capogruppo PdL, che ha sottolineato la situazione di grande confusione e preoccupazione venutasi a creare, alimentata dalla mancanza di direttive da parte della Giunta regionale, da un bilancio approvato “con riserva” dalla Giunta regionale dopo un esercizio provvisorio di 4 mesi, da un collegio dei revisori che si è insediato solo il 29 marzo scorso, da mansioni che vanno a sovrapporsi a quelle della protezione civile  e dei consorzi di bonifica.  A questo si aggiunge l’incarico attribuito recentemente  dall’Arif a un’agenzia per l’assunzione, per le esigenze del periodo estivo, di ulteriore personale (operati, impiegati, periti, etc).
Rispetto al personale ex SMA Palese ha evidenziato l’esigenza di capire se c’è l’obbligo o meno da parte dell’Arif di procedere al percorso di stabilizzazione e come sia possibile conseguire risparmi di spesa (discorso che vale, peraltro, per tutte le agenzie regionali), affidando servizi comuni laddove possibile  a società regionali (ad esempio, la gestione delle buste paga a InnovaPuglia anziché ad aziende private).
La gestione del personale delle Agenzie regionali va posta sotto controllo – ha aggiunto il capogruppo PdL - , che ha citato l’esempio di Puglia Promozione che si trova a dover gestire progetti Ue per circa 30 milioni di euro e che necessita di personale. Cosa succede  una volta che sono esaurite le risorse finanziarie garantite dall’assistenza tecnica comunitaria? Di qui la pdl presentata che punta a porre sotto controllo l’attività delle agenzie regionali in un’ottica di gestione equilibrata delle risorse.
Il capogruppo della Ppdt Damone ha denunciato, infine, la mancanza delle piccole attrezzature agli operai, degli indumenti,  della definizione di compiti e mansioni dei dipendenti che operano nei cantieri di lavoro e una gestione del personale in generale che sta portando a un contenzioso massiccio.
Dalla maggioranza a rispondere a Palese, Damone e Bellomo è il Capogruppo del Pd Antonio Decaro, che insieme al consigliere Antonio Maniglio ha parlato di "polveroni inutili e strumentali sulle agenzie regionali e, in particolare, sull'Arif".
"I capigruppo Palese, Damone e Bellomo – si legge nella nota - non ricordano, evidentemente, la discussione e le decisioni assunte in prima commissione dal direttore generale dell’Agenzia. In quella sede fu presentato un bilancio vero delle attività svolte, sia nelle attività di emergenza che in quelle di prevenzione. E tutti convenimmo che una struttura così importante deve essere meglio utilizzata dalla Regione anche per contenere le spese di appalti esterni.
Antonio Decaro (Pd)
Uno degli impegni assunti, tra l’altro, fu proprio quello di redigere una graduatoria delle domande pervenute, in modo tale da evitare l’utilizzo di criteri discrezionali e personalistici nell’eventuale attribuzione di incarichi. E ciò anche per evitare il ripetersi di scelte compiuti negli anni più lontani quando si sono create artatamente sacche di precarietà che il governo di centrosinistra sta tentando di svuotare.
E’ singolare, pertanto, che l’opposizione contesti la decisione, condivisa con le organizzazioni dei lavoratori, di rendere trasparenti e accessibili a tutti i criteri attraverso i quali saranno assegnati eventuali altri incarichi.
Vogliamo rassicurare l’opposizione: siamo convinti della necessità che ogni atto del governo regionale e delle aziende ad esso collegato corrisponda ai criteri di trasparenza; e anche il gruppo del PD eserciterà le sue prerogative di indirizzo e di controllo della gestione. Ma è altrettanto evidente che sino ad oggi ogni decisione del governo si è attenuta scrupolosamente a tale esigenza.
E ciò vale anche per l’Arif. L’audizione di qualche mese fa è stata richiesta d’altronde dal Direttore Generale dell’Arif e i dati forniti in quell’occasione rassicurarono i consiglieri regionali".
"Così come fu chiarito –prosegue la nota- carte e conti alla mano, ogni aspetto sulle scelte dei consulenti e sull’utilizzo dei contratti interinali; un chiarimento tale da non lasciare dubbi sulla loro legittima applicazione".
Ecco perché sorprendono i toni inutilmente accesi dell’opposizione, ci auguriamo quindi che, come si è fatto per l’Arif, si torni nelle commissioni consiliari per affrontare tutti i nodi delle agenzie regionali, con la massima chiarezza e la massima disponibilità da parte del PD. E per questo auspichiamo che non si sollevino polveroni che servono solo a gettare discredito sulle istituzioni. Forse non è proprio il momento opportuno”.
La controreplica di Palese non si è fatta attendere. “Posto che diciamo sostanzialmente le stesse cose e che peraltro noi siamo opposizione, non capiamo perché una nostra Proposta di Legge debba essere considerata ‘inutile polverone’. Ci auguriamo piuttosto che, avendo tutti lo stesso obiettivo, si possa davvero andare subito in Commissione a discutere la nostra Proposta di Legge”.

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