domenica 11 novembre 2012

Quando i Vip fanno beneficenza: Don Santino Spartà e il calendario delle Star


E’ già venuto alla luce il famoso nuovo calendario delle stars, ideato per beneficenza e curato da anni da Don Santino Spartà, il “Monsignore dei Vip” come è stato definito dalla stampa nazionale, un sacerdote sui generis che con la sua formidabile simpatia, aperta cordialità e intelligente acutezza di spirito ha fatto scalpore qualche anno fa per la sua partecipazione televisiva al Chiambretti Show e per circondarsi di tante bellezze dello spettacolo le cui foto, sempre garbate e con lui sempre sorridente, ritroviamo anno per anno in quei calendari nati per alleviare le pene di una parte d’infanzia infelice. 
Ecco un 2013 arricchito dalle belle immagini di tanti personaggi come: Anna Romanenko, Elena Sofia Ricci, Adriana Volpe, Carmen Russo, Enzo Paolo Turchi, Carolina Crescentini, Matilde Brandi, Luisa Corna, Gisella Sofio, Max e Roberta Bertolani, e due nostri conterranei, il giornalista televisivo Attilio Romita, e la brillante danzatrice e coreografa Carmen Savino, che con la sua compagnia Mediterraneo Opera Ballet sta portando in alto l’espressione artistica pugliese. 

Domanda: Don Santino, ci sono peccatori di successo e peccatori di retrovie,"pecorelle smarrite" sotto le luci della ribalta, e più oscuri velli nei crepuscoli di periferia. Quando e perché ha deciso di recuperare all'ovile soprattutto i primi, i vip della cronaca rosa? 
Risposta: Li ho recuperati da prete. Sono diventato prete esclusivamente per recuperare coloro che erano lontani dalla religione cattolica. Tutto va fatto, ed è stato fatto, con un sorriso, con gioia, con signorilità, con garbo, senza l'ansia spasmodica del missionario di volere convertire tutti. Noi siamo come una penna nelle mani del Signore, è Lui che scrive la sua Immagine. E la scrive attraverso noi, si serve di noi. Paradossalmente, possiamo affermare che Lui ha bisogno di noi. 
D.: Come sceglie i personaggi famosi da inserire nel suo calendario, dei quali presumo sia la loro guida spirituale? 
R.: Io scelgo in genere tutti coloro i quali sono ben disposti, e lo faccio senza un metodo prestabilito. Vado alle conferenze stampa, o li incontro per la strada, o sfogliando il mio diario. A tutti coloro i quali ho chiesto di partecipare, nessuno si è mai rifiutato, per loro è opera di beneficienza, perché bisogna aiutare tutti bambini che rappresentano l'innocenza sofferente. E allora diciamo che lo vedono come una norma sociale; non potendo sempre osservare canonicamente il teorema della dottrina cattolica, almeno si esplicano in questo segno di solidarietà cristiana. 

D.: Secondo lei, dare la disponibilità all'uso della propria immagine denota che cosa: mania di protagonismo, o un maldestro tentativo di comprarsi l'indulgenza, della serie: dal palcoscenico ad una poltrona in Paradiso? 
R.: E' soltanto il desiderio di aiutare gli altri, l'idea di essere solidali con coloro che soffrono, soprattutto i bambini. Non c'è mania di protagonismo, né di farsi perdonare ipotetici peccati, ma solo quello di essere vicini ai bambini sofferenti, dando loro un aiuto veramente solidale. 

D.: Le iniziative benefiche da lei portate avanti con la creazione da anni del calendario dei vip, si rivolgono al mondo dell'infanzia sofferente, ma quali strutture vengono aiutate in concreto? 
R.: Quando faccio il calendario, nella 4^ di copertina già si sa a chi vanno le offerte. Tutto il ricavato va a beneficiare l'associazione “il mondo di Clara”, che si occupa dei disturbi nella sfera digestiva nei soggetti con patologie neurologiche E anche ad altri che hanno bisogno del nostro sostegno. Personalmente ho adottato un paio di bambini all'estero, uno in Egitto, e una bambina in Brasile … 

D.: Sono suoi figli spirituali? 
R. Sono figli di Dio, amici di Dio. Il Signore li sostiene e ha detto "ama il prossimo tuo come te stesso". Tutti i sacerdoti hanno il diritto/dovere di aiutare tutti coloro che hanno bisogno. 

D.: Teologo, giornalista, scrittore pluripremiato, guida spirituale e gran cappellano d’onore e gran croce dei Cavalieri Russi di Malta e del Sacro Romano Impero, sceneggiatore di diversi films tra cui: "Il ladrone" di Campanile, "Testa e croce" di Manfredi, "Qua la la mano" di Celentano, etc. Ne ha fatto di strada don Santino Spartà da quando ha lasciato la natia Randazzo per la Capitale. Le hanno anche proposto di fare il Sindaco....cosa ne pensa del ruolo attivamente politico che vanno assumendo sempre più alcuni sacerdoti? 
R.: Il sacerdote, inserito nel tessuto umano, non può non interessarsi di politica, perché politica significa il bene dell'uomo e, come tale, anche il sacerdote tende al bene dell'uomo. Deve salvaguardare i valori non negoziabili, quelli della famiglia, della libertà, della fraternità, dell'onestà. Ma deve anche salvaguardare la dottrina cattolica. I sacerdoti devono quindi entrare in politica e consigliare i fedeli a votare quelli che difendono tali diritti … 

D.: Letterariamente parlando, dalla Teologia alla storia, per poi passare a Marziale, Ovidio, all'opera poetica di Giovanni Paolo II, alle interviste ai "peccatori", alle sue liriche, in più di 30 libri dati alle stampe, tra cui ce n'e' uno in cui sostiene che "anche i preti hanno fatto l'unita' d'Italia". Dunque, l'impegno religioso può andare di pari passo anche con quello politico? 
R.: Ho pubblicato questi libri perché anche attraverso i libri la parola do Dio può arrivare alle coscienze. Nel mio libro "Anche i preti hanno fatto l'unità d'Italia", ho voluto mettere in rilievo che in quel periodo, i preti non sono rimasti a braccia conserte, ma hanno tirato fuori le unghie, sono scesi in campo, per difendere il suolo italico dagli invasori e far rispettare la libertà che ci era negata, attraverso una nuova cultura letteraria sostenuta dalla religione, per una grande rivoluzione pacifica, affinché si riaffermassero i diritti e i valori fondamentali dell'uomo. 

D.: Sul ricordo del bel film di Dino Risi "La moglie del prete" del '71, le e' mai capitato di innamorarsi di una donna o, al contrario, c' è stato mai qualche tentativo di seduzione da parte di un’attrice dietro le pagine di un calendario? 
R.: Tante volte, in mezzo alle attrici c'è sempre il senso del proibito. Che qualcuno si innamori di un prete non è poi una cosa così strana, è insita nella natura umana. Non dovrebbe succedere, ma succede, certo. Ma se capita ad un prete, perché anche noi siamo fatti di carne, di sangue e di ossa, questi non dovrebbe mai lasciarsi abbindolare. E qui ci vuole forza, coraggio, e dignità spirituale. 

D.: Per concludere: la Chiesa va verso il cambiamento. Quale il suo futuro? 
R.: La Chiesa è fatta da uomini, ma è assistita dallo Spirito Santo La Chiesa anche se in qualche momento sembrava naufragare, è tornata sempre a galla per l'assistenza del Signore che ha detto: "Io sarò con voi sino alla fine del mondo". 

D.: Qualche volta si sente sulle orme di Padre Pio, per la sua vicinanza a tanti vip? 
R.: Io mi sento molto vicino a Padre Pio, solo che lui è un grande Santo, ed io invece sono soltanto un piccolissimo "Santino". 
di Enza D’Alonzo

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