lunedì 15 ottobre 2012

Italia Futura o ritorno al passato? Intanto a Cerignola è fuga dal Pdl

L'assessore Decosmo

Ha destato stupore e sconcerto il grossolano errore di Decomso, assessore Pdl ancora oggi, di fare un passo in avanti per scappare. Fondare un partito prima ancora che Montezenolo decidesse di farlo è parso a molti atto di presunzione. Impadronirsi di una sigla senza l’assenso dei vertici di Italia Futura non è stata una grande idea. Montezemolo non scenderà in campo, ma si limiterà a chiedere alcuni posti in lista alla Lista per l’Italia di Fini e Casini. Inoltre il referente ufficiale di Italia Futura è il giovane avvocato Gaetano Pugliesi. Il motivo? Accordo tra Fini Montezemolo e Casini è non prendere a Roma come in periferia nessun eletto del Pdl, nessuna faccia compromessa con il vecchio Pdl berlusconiano. Motivo questo che, raccontano nel Pdl, ha portato il Sindaco Giannatempo, che si diceva certo di un seggio alla Camera, in una profonda depressione. Non c’è posto per gli uscenti nel Pdl figurarsi per i nuovi. Senza via d’uscita il Sindaco è costretto a fare ultimo dei giapponesi del Pdl mentre i topi scappano. Franco Reddavide, anche lui del Pdl, a Foggia ha chiesto di lasciare Pdl per passare con Montezemolo. Gli hanno detto che per il bene di tutti è meglio che abbandoni la politica. Tre consiglieri comunali del Pdl hanno avvicinato chi il coordinatore provinciale di FLI, Fabrizio Tatarella, chi il leader de La Cicogna, Franco Metta, per tentare una via di fuga e sperare di salvarsi.
Giannatempo, fallito il “pactum sceleris”, il patto scellerato con Decosmo ( il primo a Roma il secondo Sindaco) spera in una candidatura alla Regione, ma, con la riduzione a 50 consiglieri, il solo seggio che scatterà a Foggia per il Pdl è conteso tra l’uscente Gatta e Franco  Landella, con il coordinatore provinciale del Pdl avvantaggiato se tutti i foggiani si metteranno insieme in una guerra dichiarata agli ex An.
Intanto, anche a Cerignola FLI è in crescita. Non ci sono più solo dei giovani vivaci con Enzo Pece, ma anche alcuni imprenditori e professionisti che sono andati a loro spese ad Arezzo alla manifestazione dei Mille per l’Italia organizzata da un ringiovanito Salvatore Tatarella..
A Cerignola un ipotetico schieramento “montiano”, alternativo a Pdl e Pd, composto da società civile FLI, Udc e La Cicogna sarebbe largamente primo. Lo vedremo alle politiche quando il Pdl in città andrà sicuramente sotto il 10%, attestandosi su quelli che erano i consensi delle vecchia Forza Italia, mai esplosa a Cerignola a causa dello strapotere di An. Sarà proprio ad aprile con le politiche che molti consiglieri capiranno che non saranno rieletti (con la riforma a 24 l’opposizione prenderà 8 seggi) e faranno il passo di lasciare Pdl. In quella occasione, però, capiranno che è troppo tardi in quanto i loro elettori li avranno già anticipati per aderire alla Lista per l’Italia ad aprile del 2013 e alla Lista per Cerignola tra due anni.
di Carlo Dercole

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