martedì 18 settembre 2012

Province: Brindisi e Taranto puntano al doppio capoluogo, Lecce non si siede al tavolo.


Le Province pugliesi si parlano per trovare una soluzione coerente con il piano di tagli ed accorpamenti voluti da Monti. Brindisi e Taranto ci sono, assenti invece i rappresentanti istituzionali di Lecce.
Si è tenuto, infatti, questa mattina l’incontro tra i rappresentanti dei Comuni di Brindisi, Taranto e Lecce e i Presidenti delle relative Province per discutere del riordino delle Province, in merito all’imminente accorpamento, con l’intento di aprire il dialogo e valutare le rispettive posizioni. 
Al tavolo, organizzato presso la Provincia di Brindisi dal Presidente Ferrarese, hanno preso parte il Sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, e il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno.
Dopo un’attenta analisi delle condizioni del territorio e delle volontà delle parti in causa, dunque, si è giunti ad un indirizzo comune che possa meglio rappresentare le esigenze delle due province e dei propri cittadini.
“Il 7 agosto scorso la mia Provincia è stata cancellata. Io sono qui non per salvarla, cosa che ormai è impossibile, ma per tentare di salvare, insieme al nostro Sindaco, la città di Brindisi. Ecco perché continueremo strenuamente a difendere insieme anche al Sindaco di Taranto, non solo lo status, ma l’economia e la pari dignità di entrambi i capoluoghi e non permetteremo che questo territorio venga penalizzato. I rappresentati della Provincia di Lecce, purtroppo, non sono venuti al tavolo, pertanto ci troviamo costretti a dialogare senza di loro. Avrei voluto conoscere la posizione di Lecce e della sua Provincia e invece ho conosciuto solo la posizione di Taranto” ha premesso il Presidente Ferrarese durante l’incontro.
“La legge è chiara, qualora non ci fosse un accordo preventivo, il Comune capoluogo diventa quello con più abitanti. Io ho parlato a lungo oggi con il Sindaco di Taranto, e abbiamo valutato un indirizzo comune che ci consenta di salvaguardare le rispettive autonomie. Grazie alla sua totale disponibilità realizzeremo insieme un progetto che non metta a repentaglio il futuro di entrambe le città, dei propri comuni, ma soprattutto dei propri cittadini. Ora il passo successivo è quello di trovare un accordo da presentare alla Regione Puglia, e quindi al Governo, per poter rimanere una Provincia che mantenga i due capoluoghi. Questa è solo la prima riunione, ne faremo altre, soprattutto tecniche con i nostri dirigenti, per portare avanti questo obiettivo e per la definizione di tutti i dettagli, con particolare riferimento alla riorganizzazione degli enti” ha concluso il Presidente.
Il vero rimedio, però, per un Ente che ha scarsi motivi di sopravvivere, resta quello dell'eliminazione completa delle Province, ma questo resta un obiettivo da perseguire nel medio-lungo tempo, soprattutto in considerazione della strenua resistenza di chi in questi enti vede un traguardo, o una poltrona da ricoprire.
di Roberto Mastrangelo

Nessun commento:

Posta un commento