martedì 18 settembre 2012

Gargano, quarta meta turistica ricercata nel web ma sofferente. I dati preoccupano la CISL

I dati turistici di Google Maps 2012
Come ogni anno il team di Google Maps, dopo la chiusura della stagione turistica estiva italiana, stila una classifica dei luoghi più ricercati dai cybernauti per pianificare e poi trascorrere le vacanze. La regione più cliccata sul motore di ricerca dell’azienda statunitense è stata la Toscana, seguita dalla città di Ostia e, a seguire, da quella delle Cinque Terre. Il Gargano si è piazzato quarto, davanti al Salento. Una vittoria per la regione Puglia in quanto, ed ancora una volta, riesce a offrire al turista un brand territoriale di servizi come la ristorazione, la balneazione, l’avventura pianificata nei centri boschivi, tanto per citarne alcuni. Servizi supportati da eccellenti villaggi turistici, trattorie, agriturismi, fiere e dall’ospitalità che il popolo garganico sa offrire a chi preferisce rilassarsi “in casa sua”. 
Per quanto riguarda gli alberghi, Google Maps ha registrato un calo di prenotazioni, forse per la crisi economica che oggi obbliga il turista a preferire la vacanza “mordi e fuggi” o col fai da te, attrezzandosi di camper o sostando dove l’offerta “all incluse” garantisce un pasto caldo e un letto. 
Ma, e chiedo a Voi, la vittoria è della regione Puglia o nostra, della Capitanata? Ovviamente i profitti di questo successo sono già ben custoditi nelle casse di Via Capruzzi, mentre nella nostra sede istituzionale della Provincia si osservano sorrisi a denti stretti. 
Insomma un Gargano ancora vincente ma ulteriormente impoverito. Dati che allarmano le categorie di settore e maggiormente le organizzazioni sindacali preoccupate per il forte calo del comparto turistico nell’intera provincia di Foggia. 
«La crisi che si è abbattuta su tutto il turismo italiano non ha risparmiato i nostri stabilimenti balneari ed alberghieri del Gargano, con una perdita di presenze e di fatturato intorno al 11% rispetto allo stesso periodo del 2011» è quanto ha affermato Leonardo Piacquaddio, Segretario Generale della Fisascat Cisl di Foggia. A non affossare completamente il trend di presenze turistiche - afferma Piacquaddio – hanno contribuito le presenze straniere sul territorio che, specie a San Giovanni Rotondo, hanno registrato un consolidamento rispetto al 2011. Alla luce di ciò, si rileva – prosegue Segretario Generale della Fisascat Cisl di Foggia – che è un problema solo nostro interno che necessita di non poche riflessioni. Il sindacato auspica dal governo centrale e da quelli locali una più profonda analisi del comparto e, soprattutto, politiche incentivanti per il rilancio di quello che è volano principale dell´economia nell’intero Paese. Il turismo deve necessariamente perdere le sue vesti di stagionalità, proponendo offerte appetibili a italiani e stranieri durante tutto l´anno solare e, in particolare, nel periodo che va dagli inizi di aprile alla fine di ottobre. Le potenzialità turistiche in terra di Capitanata -termina Piacquaddio- non si esauriscono solo nel segmento balneare ma anche in quello culturale con tanti centri di ben noto patrimonio artistico, enogastronomico, religioso ed ambientale, quale la Foresta Umbra, che potrebbero dare occupazione ad un esercito di inoccupati e disoccupati che ha reso il territorio provinciale foggiano desertificato, dal punto di vista occupazionale, a seguito di chiusure di attività di poli industriali e di tante altre grandi realtà del terziario». 
Da ciò emerge una riflessione: noi abbiamo un territorio variegato dove mare, monti, pianura, boschi centri storici e culturalmente importanti attraggono migliaia di turisti da tutto il mondo che pur di vivere momenti unici affrontano sacrifici sia fisici, sia economici. Una volta che questi sono in terra di Capitanata trovano servizi rurali eccellenti, contrapposti ad una viabilità pericolosa, a prezzi esageratamente gonfiati, a manodopera precaria e poco formata nei luoghi dove necessita una guida o un bagnino. Ciò, purtroppo, allontana il turista da quelle aziende che investono nei tre mesi estivi e li avvicina a quelli più “fai da te”, spesso restii a proporre continuità al lavoratore stagionale e, nel peggiore dei casi, sfruttandolo. Ecco perché la nostra provincia cresce di visite ma s’impoverisce di offerta lavoro. La politica, quella di casa nostra, quella che rappresenta noi cittadini sia in Provincia, sia in Regione (i Comuni oramai sono talmente oppressi da spese, …e poi sono sempre litigiosi al loro interno) in tutto questo ha colpe in quanto, pur sapendo leggere i dati (lo presumo), non sa (io credo che non voglia…) mettere in campo le idee per muovere mezzi e strumenti atti alla crescita del nostro bellissimo territorio. E con loro gli imprenditori che, in attesa di concessioni legalmente valide, rimangono in stand-by o investono altrove. Se poi ci mettiamo le continue vessazioni che la nostra terra di Capitanata ha subito e sta subendo con la mancata Authority alimentare, con i disinvestimenti di aziende strategiche nel settore agricolo e del comparto agro-alimentare e fioraio, con il proliferare di richieste di insediamenti per l’incenerimento dei rifiuti (che portano lavoro ma anche inquinamento), con il pericolo trivellazioni nei dintorni delle Isole Tremiti, con la chiusura di ospedali e tribunali, accorpamenti scolastici, il disegno di una Capitanata migliore e con essa le bellezze naturali e il valore storico-culturale del Gargano e dei Monti Dauni pare essere una tavola continuamente scarabocchiata e sporca dai residui della gomma per matite. 
Per la cronaca dei dati di Google Maps il periodo osservato dai programmatori del motore di ricerca è stato quello che andava dalla fine di Maggio e all'inizio di Settembre 2012, proprio quel periodo che dalle parti nostre solo il Gargano qualche anno fa fatturava milioni di euro.
di Nico Baratta - www.newsgargano.com

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