giovedì 3 maggio 2012

Vendola: fine dell'idillio con i pugliesi?


E’ finito l’idillio tra Nichi Vendola ed i Pugliesi? Sembrerebbe proprio di si. Dopo sette anni di governatorato per Vendola inizia una fase di stagnazione (esattamente la stessa situazione in cui annaspa la Puglia, tra scandali, bilanci disattesi, false promesse e soavi poesie sussurrate tra un “non c’entro nulla” e un “non so”).
Di fatto Nichi Vendola non è più tra i dieci governatori più amati d’Italia, secondo lo studio di Monitoregione di Datamonitor relativo al quarto trimestre del 2011.
Al primo posto nell’indice di gradimento ci sono Luca Zaia (Veneto) e Vasco Errani (Emilia Romagna), che superano di poco Enrico Rossi (Toscana).
E’ il governatore della Campania Stefano Caldoro che scalza Nichi Vendola ed entra nella top ten dei presidenti di Regione più amati dai propri cittadini. Caldoro, infatti, stando alla classifica trimestrale realizzata da Monitoregione, nell’ultimo trimestre dello scorso anno ha guadagnato 3,1 punti percentuali superando il collega pugliese che scivola oltre il decimo posto.
In discesa anche altri due governatori del Mezzogiorno, il calabrese Giuseppe Scopelliti e il siciliano Raffaele Lombardo che scivolano rispettivamente al settimo e ottavo posto della classifica
Il dato sulla base del quale sono state stilate le classifiche rappresenta una media del livello di soddisfazione espresso dai cittadini su 16 servizi: agricoltura, ambiente, attività produttive, cultura, politiche per la famiglia, politiche sociali, formazione professionale, lavori pubblici, mobilità, protezione civile, rifiuti, sanità, scuola, sport, turismo e sicurezza). 
Ma fosse soltanto la popolarità del governatore ad essere in crisi, sarebbe ben poca cosa, e di una rilevanza tutto sommato minimale.
Nichi Vendola 
Purtroppo i dati legati all’appeal personale di Nichi Vendola trovano piena rispondenza e sconforto nei dati sulla disoccupazione recentemente pubblicati, sulla cassa integrazione a cui in Puglia si fa ampiamente ricorso e che tra non molto vedrà chiudersi i rubinetti.
Le notizie di oggi ci propongono un dato drammatico per tutta l’Italia, Puglia compresa, ed uno politicamente non meno significativo per la nostra Regione e non solo.
Quello drammatico è il dato sulla crescita della disoccupazione, tornata ai livelli del 2004, con una punta intollerabile in relazione a quella giovanile. E’ la prova che mancano politiche di sostegno alle attività economiche, a tutti i livelli (Regione Puglia compresa, se non in testa) bastonate di tasse e di angherie varie.
“Quello significativo - come sottolinea il Consigliere Regionale della Puglia Prima di Tutto Andrea Carroppo - per la nostra Regione, e non solo, è la scomparsa del nostro Governatore dalla “top ten” delle classifiche di gradimento popolare, a dimostrazione che l’effetto-incantesimo del nostro pifferaio magico si sta rapidamente esaurendo dinanzi alla prova durissima dei fatti, tra i quali certamente la mancanza di una strategia regionale concreta a favore dell’occupazione”.
“Due dati  - ha concluso Carroppo - comunque evidentemente interconnessi tra di loro, che sollecitano un’iniziativa politica forte capace di offrire alla nostra Terra un’alternativa concreta, finalizzata ad una ripresa della crescita, oggi resa impossibile anche dal fallimento del sogno vendoliano.”
Ma non basta ancora. I problemi su cui settimanalmente ci soffermiamo sono sotto gli occhi di tutti, e parlano di una Regione impastoiata, e non solo a causa della crisi economica.
In fondo è lo stesso Vendola che richiama l’attenzione di tutti, ed in particolar modo della sua maggioranza, per una nuova e più incisiva azione politica.
Scusi Presidente, fino ad ora ritiene che non sia stata soddisfacente l’azione politica della sua Giunta?
Lei dov’era? Sempre all’estero a parlare della Puglia? Sempre a Roma a rispondere alle domande dei giornalisti sulle sue aspirazioni politiche personali?
Possibile che la colpa sia soltanto della crisi? O magari di  una maggioranza ingessata? O finanche di un Consiglio Regionale che perde troppo tempo in inutili discussioni?
Quante volte le sedute sono state rinviate perchè Lei non era disponibile ad essere presente in Aula per impegni istituzionali?
Non crede di essere politicamente responsabile di tutto ciò? O ritiene di essere immune anche da queste colpe?

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