Affondo del centrodestra pugliese contro le agenzie regionali, in
particolare contro l'Arif, per il controllo ballerino nella gestione economica
degli stessi e per la necessità di porre un freno a questa situazione.
"E’ fatto divieto alla agenzie regionali e agli IACP di procedere a
nuove assunzioni, alla stipula di convenzioni e consulenze, senza aver
acquisito preventivamente l’autorizzazione da parte della Giunta regionale".
Questo è quanto prevede la proposta di legge, a firma dei capigruppo del
PdL Rocco Palese, della Puglia prima di tutto Francesco Damone e dei Pugliesi
Davide Bellomo, che è stata presentata in una conferenza stampa nel corso della
quale i primi due si sono soffermati in particolare sulla situazione in cui
versa l’ARIF (Agenzia regionale attività irrigue e forestali).
Il Consiglio Regionale della Puglia |
Palese ha evidenziato che la situazione della stessa è fuori controllo,
nonostante il taglio del 3% disposto per tutte le agenzie regionali con la
legge di bilancio 2012 della Regione. L’Arif ha assorbito circa 700
dipendenti regionali proveniente dalle attività irrigue e forestali.
Successivamente, a seguito di un provvedimento della Giunta regionale – ha
aggiunto – (che non è passato nel competente commissione consiliare né dal
Consiglio regionale) si è deciso di procedere all’internalizzazione di altro
personale facente capo alla società SMA (del gruppo Intini), che in
precedenza ha provveduto a garantire il servizio prevenzione incendi, cui si
sono aggiunti contratti di somministrazione, prestazioni libero professionali e
di consulenza. Il numero complessivo dei dipendenti è lievitato così nell’arco
di pochi mesi a 1300 unità ed è contraddistinto da un contenzioso piuttosto
alto.
Rocco Palese |
“Una piccola Regione” ha commentato il capogruppo PdL, che ha
sottolineato la situazione di grande confusione e preoccupazione venutasi a
creare, alimentata dalla mancanza di direttive da parte della Giunta regionale,
da un bilancio approvato “con riserva” dalla Giunta regionale dopo un esercizio
provvisorio di 4 mesi, da un collegio dei revisori che si è insediato solo il
29 marzo scorso, da mansioni che vanno a sovrapporsi a quelle della protezione
civile e dei consorzi di bonifica. A questo si aggiunge l’incarico
attribuito recentemente dall’Arif a un’agenzia per l’assunzione, per le
esigenze del periodo estivo, di ulteriore personale (operati, impiegati,
periti, etc).
Rispetto al personale ex SMA Palese ha evidenziato l’esigenza di capire
se c’è l’obbligo o meno da parte dell’Arif di procedere al percorso di
stabilizzazione e come sia possibile conseguire risparmi di spesa (discorso che
vale, peraltro, per tutte le agenzie regionali), affidando servizi comuni
laddove possibile a società regionali (ad esempio, la gestione delle
buste paga a InnovaPuglia anziché ad aziende private).
La gestione del personale delle Agenzie regionali va posta sotto
controllo – ha aggiunto il capogruppo PdL - , che ha citato l’esempio di Puglia
Promozione che si trova a dover gestire progetti Ue per circa 30 milioni di
euro e che necessita di personale. Cosa succede una volta che sono
esaurite le risorse finanziarie garantite dall’assistenza tecnica comunitaria?
Di qui la pdl presentata che punta a porre sotto controllo l’attività delle
agenzie regionali in un’ottica di gestione equilibrata delle risorse.
Il capogruppo della Ppdt
Damone ha denunciato, infine, la mancanza delle piccole attrezzature agli
operai, degli indumenti, della definizione di compiti e mansioni dei
dipendenti che operano nei cantieri di lavoro e una gestione del personale in
generale che sta portando a un contenzioso massiccio.
Dalla maggioranza a
rispondere a Palese, Damone e Bellomo è il Capogruppo del Pd Antonio Decaro,
che insieme al consigliere Antonio Maniglio ha parlato di "polveroni
inutili e strumentali sulle agenzie regionali e, in particolare,
sull'Arif".
"I capigruppo Palese,
Damone e Bellomo – si legge nella nota - non ricordano, evidentemente, la
discussione e le decisioni assunte in prima commissione dal direttore generale
dell’Agenzia. In quella sede fu presentato un bilancio vero delle attività
svolte, sia nelle attività di emergenza che in quelle di prevenzione. E tutti
convenimmo che una struttura così importante deve essere meglio utilizzata
dalla Regione anche per contenere le spese di appalti esterni.
Antonio Decaro (Pd) |
Uno degli impegni assunti, tra l’altro, fu proprio quello di redigere
una graduatoria delle domande pervenute, in modo tale da evitare l’utilizzo di
criteri discrezionali e personalistici nell’eventuale attribuzione di
incarichi. E ciò anche per evitare il ripetersi di scelte compiuti negli anni
più lontani quando si sono create artatamente sacche di precarietà che il
governo di centrosinistra sta tentando di svuotare.
E’ singolare, pertanto, che l’opposizione contesti la decisione,
condivisa con le organizzazioni dei lavoratori, di rendere trasparenti e
accessibili a tutti i criteri attraverso i quali saranno assegnati eventuali
altri incarichi.
Vogliamo rassicurare l’opposizione: siamo convinti della necessità che
ogni atto del governo regionale e delle aziende ad esso collegato corrisponda
ai criteri di trasparenza; e anche il gruppo del PD eserciterà le sue
prerogative di indirizzo e di controllo della gestione. Ma è altrettanto
evidente che sino ad oggi ogni decisione del governo si è attenuta
scrupolosamente a tale esigenza.
E ciò vale anche per l’Arif. L’audizione di qualche mese fa è stata
richiesta d’altronde dal Direttore Generale dell’Arif e i dati forniti in
quell’occasione rassicurarono i consiglieri regionali".
"Così come fu chiarito –prosegue la nota- carte e conti alla mano,
ogni aspetto sulle scelte dei consulenti e sull’utilizzo dei contratti
interinali; un chiarimento tale da non lasciare dubbi sulla loro legittima
applicazione".
Ecco perché sorprendono i
toni inutilmente accesi dell’opposizione, ci auguriamo quindi che, come si è
fatto per l’Arif, si torni nelle commissioni consiliari per affrontare tutti i
nodi delle agenzie regionali, con la massima chiarezza e la massima
disponibilità da parte del PD. E per questo auspichiamo che non si sollevino
polveroni che servono solo a gettare discredito sulle istituzioni. Forse
non è proprio il momento opportuno”.
La controreplica di Palese
non si è fatta attendere. “Posto che diciamo sostanzialmente le stesse cose e
che peraltro noi siamo opposizione, non capiamo perché una nostra Proposta di
Legge debba essere considerata ‘inutile polverone’. Ci auguriamo piuttosto che,
avendo tutti lo stesso obiettivo, si possa davvero andare subito in Commissione
a discutere la nostra Proposta di Legge”.
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