L'aula consiliare di Via Capruzzi a Bari |
Numeri da molti considerati importanti, ma che rappresentano, in realtà, il punto mediano delle varie posizioni in campo delle forze politiche, che da una parte sono consapevoli della necessità di ridurre il numero dell'Assise regionale (anche in virtù delle misure imposte dal Governo nazionale) e dall'altra di tutelare le proprie posizioni di campo e, soprattutto, i seggi a disposizione.
Alla fine è stato partorito un taglio minimale, che non soddisfa completamente.
"Si
poteva fare di più. L'unanimismo a tutti i costi genera timidezza e condiziona
anche quei partiti che più degli altri dovrebbero esprimere novità e rinnovamento”.
Lo afferma l'on. Salvatore Tatarella, presidente dell'Assemblea nazionale di
Fli, che non concorda affatto con la riduzione dei consiglieri ed assessori,
ritenendola assai modesta.
Salvatore Tatarella |
“Evidentemente
– conclude Tatarella- a via Capruzzi non
hanno ancora capito il vento che soffia nel Paese”.
Il presidente del Consiglio
regionale, Onofrio Introna, ha ringraziato per il voto unanime
dell’assemblea che apre una nuova stagione istituzionale, che avrà a
breve come primo obiettivo la revisione della legge elettorale in
funzione del perseguimento di tre obiettivi principali: il rispetto
della rappresentanza dei territori; il perseguimento della “possibile e
auspicabile parità di genere” e la revisione del meccanismo della soglia
elettorale, dando spazio alle forze politiche minori.
In precedenza è intervenuto
il capoluogo PdL Rocco Palese che ha evidenziato come il progetto
federalista spinto proprio dello statuto in vigore (che 12 anni fa ha
rappresentato la riforma più federalista possibile, configurando un
modello di Regione-Stato) sia fallito, nel momento in cui lo Stato è
stato costretto per ragioni di convergenza con le politiche dell’Ue, a
ritornare alla tesoreria unica nazionale. Rispetto a questo processo è
quanto mai opportuna la riduzione a 60 dei consiglieri regionali, nella
more delle definizione del contenzioso acceso da alcune regioni rispetto
alla misura disposta dal Governo per la riduzione dei consiglieri a 50,
sia pure subordinatamente alla assegnazione delle risorse finanziarie.
Quindi revisione a breve della legge elettorale regionale nell’ambito
della 7° commissione consiliare.
Antonio Buccoliero, capogruppo di “Moderati e Popolari” ha sottolineato come “occorre sottolineare che la Regione Puglia, prima ancora che scoppiasse
il putiferio sugli sprechi dei partiti, aveva già avviato l’iter di
modifica dello Statuto, con il chiaro proposito di ridurre i costi della
politica e di migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’assise
regionale".
Il capogruppo PD, Antonio
Decaro, ha ricordato che quella della riduzione a 60 consiglieri sia
un’iniziativa autonoma dell’assemblea pugliese, prima ancora di quella
parlamentare e della ondata di antipolitica. La riduzione approvata – ha
aggiunto - non è soltanto funzionale alla riduzione dei costi, ma anche
ad uno snellimento dei lavori delle commissioni consiliari in modo da
mettere le stesse nelle condizioni di lavorare in maniera più organica.
Ecco perché è necessario mettere mano subito alla revisione della legge
elettorale che vedrà impegnata la 7° commissione dalla settimana
prossima. Anche lui ha sottolineato i tre punti fermi che dovranno
contraddistinguere la stessa legge: rappresentanza di tutti i territori,
parità di genere e spazio anche alle forze politiche minori.
Salvatore Negro (Udc) |
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