“Non intendo unirmi ai cori entusiastici di coloro che, troppo ottimisticamente, ritengono che sia sufficiente il mero annuncio della destinazione di 2,3 miliardi al Sud per rimuovere i dubbi, le perplessità e le tante disillusioni che negli ultimi decenni hanno costituito il comune denominatore di molti governi”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Futuro e Libertà, Euprepio Curto.
Euprepio Curto |
“Ho assistito per troppo tempo – afferma Curto, che, nella sua esperienza di senatore, vanta non solo una lunga presenza nella Commissione Bilancio di Palazzo Madama, ma anche l’aver rivestito il ruolo di relatore della Legge Finanziaria – ad annunci a cui non sono seguiti i fatti, per potermi accontentare della nota diramata dal Governo Monti“.
“Una nota – incalza l’esponente politico del partito di Gianfranco Fini – da cui non emergono con chiarezza i tempi entro cui queste risorse dovranno essere utilizzate per poter produrre quegli effetti necessari a rilanciare l’asfittica economia del Mezzogiorno d’Italia, mentre balza con assoluta evidenza l’assenza di qualsiasi positivo effetto, strutturale e permanente, sul gracile sistema economico del Sud”.
“Altri effetti – prosegue Curto – avrebbero prodotto adeguate misure (da concordare ovviamente con l’UE) finalizzate ad una decisa e strutturale riduzione di quell’esorbitante e intollerabile carico contributivo e fiscale che ancora oggi costituisce il primario fattore di penalizzazione soprattutto dell’economia meridionale”.
“Invece, l’impressione – conclude Curto – è che si stiano ricalcando i logori schemi del passato, caratterizzati da vuoti, sterili e inconcludenti effetti-annunci. Come quello di una fantomatica Banca del Mezzogiorno, ennesima beffa consumata sulla pelle del Sud”.
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