martedì 15 maggio 2012

Addizionali Rca in Provincia di Bari. Il mal di pancia di Tatò Greco

Meno trasferimenti alle Provincie che, per fare cassa e far quadrare i conti, ricorrono per l'ennesima volta, e come se non bastassero le altissime addizionali e tasse locali, al prelievo fiscale indiretto ed a pioggia.
E se questa volta non è la benzina ad essere al centro degli aumenti (per una volta almeno), è sempre l'automobile a farla da padrone. Bene di lusso ed indispensabile allo stesso tempo, a cui nessuno può o vuole rinunciare e che la legge obbliga ad assicurare.
La chiusura dei bilanci di previsione 2012 si sta trasformando a livello locale in un ennesimo prelievo non richiesto dai portafogli dei cittadini. Aliquota Rc auto, tariffe sul registro automobilistico e tributo ambientale: sono queste le leve che le amministrazioni possono azionare per compensare i tagli ai trasferimenti portati dalle ultime manovre. E, alla prova dei fatti, quasi tutte stanno facendo ricorso ai rincari. 
"Abbiamo dovuto fronteggiare – afferma Antonio Rosati, coordinatore degli assessori al Bilancio nell'Upi (e assessore della Provincia di Roma) – la drastica riduzione dei trasferimenti statali, 1,5 miliardi in meno in tre anni. Gli aumenti servono a far quadrare i conti. Ma spesso l'incremento delle entrate è anche l'unico sistema per allentare i vincoli del Patto di stabilità».
Le Province che fino a oggi avevano resistito, per il 2012 sotto i colpi dei tagli alle risorse si sono dovute in larga misura allineare alle altre. E rivedere al rialzo, innanzitutto, l'aliquota della Rc auto, portandola dal 12,5% al 16 per cento del premio.
E' quello che è accaduto a Bari, dove il direttore generale della Provincia Onofrio Padovano spiega: «Abbiamo portato l'aliquota Rca dal 12,5% al 16%, a partire dal primo aprile 2012. In questo modo otterremo 10,5 milioni nel 2012 e a regime stimiamo un impatto di 14 milioni in più. Siamo stati costretti a farlo per compensare i tagli previsti dalle ultime manovre, che ci hanno tolto circa 13 milioni». E, se non arrivano altre modifiche, la situazione dovrebbe restare questa anche nel 2013. Senza rivedere l'Ipt e il tributo ambientale. 
E mentre in Provincia l'aumento è già stato previsto ed attuato, c'è chi fa finta di niente e si scandalizza. I mal di pancia di Fitto e del suo partito personale (La Puglia Prima di Tutto) sono da tempo noti, e nello scorso autunno hanno anche portato al balletto delle dimissioni (poi ritirate) da parte di Francesco Schittulli.
Salvatore Greco (PpdT)
A parlare è Salvatore Greco, consigliere regionale e coordinatore regionale della PpdT, che già da alcuni giorni ha chiesto una verifica di maggioranza in seno alla Provincia di Bari. Un modo come un altro di dire che le cose non vanno bene e che qualcosa deve essere rivisto. O magari per dire che Schittulli deve dare più ascolto ai "suggerimenti" in arrivo.
“È scandaloso anche soltanto ipotizzare di aumentare il gettito proveniente dall'aliquota sulla Rc auto per rimpinguare il bilancio della Provincia di Bari, senza che prima si sia messo mano ad una seria spending review». Lo dichiara il coordinatore regionale della Puglia prima di tutto, Salvatore Greco, il quale nei giorni scorsi ha annunciato la richiesta di una verifica di maggioranza all'indomani dei ballottaggi.
Greco parla di ipotesi. Il direttore generale Padovano parla di tariffe tassate dal 1 aprile. Tant'è, nel gioco delle parti della politica si capisce che un mal di pancia prima delle elezioni non può avere spazio. Dopo il voto, invece, si.
“Gravare di altri 10 milioni la pressione fiscale sui cittadini baresi – spiega Greco  – in un momento come questo non è misura che può essere adottata in maniera superficiale: è bene che il presidente Schittulli sappia che non consentiremo che per far quadrare il bilancio si facciano mere operazioni contabili scaricandone i costi sulle spalle dei cittadini”.
“Schittulli – conclude Greco – che si definisce il Grillo dei baresi dovrebbe prima tagliare gli sprechi, intervenire sui gangli della amministrazione provinciale che non funzionano (vedi ritardi nei pagamenti alle imprese) e poi eventualmente tassare: fare cassa aumentando l'imposizione fiscale è quanto di peggio possa farsi in tempi di recessione”.
Perchè, però, di come tagliare, di dove e quando tagliare, i consiglieri provinciali della Ppdt non ne parlano in Consiglio, dove sono organici alla maggioranza di Schittulli? Forse si può votare in un modo e parlare in un altro?

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