mercoledì 12 settembre 2012

Puglia, prosegue il dibattito sui tagli delle Provincie

Prosegue in Puglia il dibattito sul taglio delle Provincie e sull'accorpamento delle stesse a seguito delle decisioni del Governo Monti con la manovra di riequilibrio finanziario del 2012.
In Puglia, è noto, a "salvarsi" saranno Foggia e Lecce, mentre Bari sarà accorpata nell'Area Metropolitana.
Incerto appare, legato alle scelte della Regione e degli Enti locali interessati, è il destino di Brindisi e Taranto, mentre per la Bat c'è la possibilità concreta di una difficile scelta tra l'adesione a Foggia o all'Area Metropolitana barese. Più difficilmente percorribile appare, invece, le ipotesi attualmente al vaglio della Bat, ovvero l'accorpamento di ulteriori paesi, provenienti sia dalla Provincia di Bari che da quella di Foggia, per puntare alla formazione di una più grande e popolosa "Provincia d'Ofanto" che possa soddisfare i requisiti minimi richiesti dal Governo, e quindi salvarsi.
Intanto si discute su cosa fare anche a Brindisi e a Taranto.
“Una volta accertata la difficile praticabilità della istituzione di una Super Provincia costituita da Brindisi, Taranto e Lecce, appare, sia pure parzialmente, condivisibile la posizione che gli Enti Locali ( 
Provincia e Comune di Brindisi) sosterranno nell’incontro con l’assessore regionale Marida Dentamaro, e cioè l’accorpamento delle province di Brindisi e Taranto”.
 Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, Euprepio Curto, a margine dell’incontro tenutosi ipresso il Palazzo di Via De Leo.
“Costituire una Super Provincia – ha infatti sottolineato Curto – avrebbe avuto come conseguenza in primo luogo il depotenziamento di alcune spinte centrifughe proprie di alcuni comuni brindisini particolarmente attratti dalla provincia di Lecce; in secondo luogo avrebbe determinato una realtà politico- economico- istituzionale per certi versi assimilabile ad una nuova Regione; in terzo luogo, avrebbe indubbiamente favorito la provincia di Brindisi a causa della sua particolarmente felice collocazione geografica che la vede baricentrica rispetto alle omologhe di Lecce e Taranto”.
“Ma anche il necessitato accorpamento con Taranto non deve essere vissuto come una sciagura, in quanto i due territori presentano specificità geografiche, economiche, sociali e culturali che le rendono non concorrenti ma compatibili, e, soprattutto, complementari. Resta il fatto – ha evidenziato Curto – che in questa delicata circostanza ha pesato come un macigno la mancata istituzione, da parte della Regione Puglia, del Consiglio delle Autonomie Locali, organismo che meglio avrebbe potuto valutare e considerare la materia in tutte le sue sfaccettature, soprattutto tenuto conto del fatto che, paradossalmente, la Regione andrà a decidere sui nuovi assetti provinciali senza uno specifico coinvolgimento dei diretti rappresentanti territoriali: i consiglieri regionali”.
“Un paradosso – ha concluso Curto – che sarebbe opportuno sanare tempestivamente attraverso una specifica iniziativa dei consiglieri regionali brindisini, mirante a sensibilizzare il presidente Introna affinché dell’estemporaneo organismo consultivo che ha preso il posto del Consiglio delle Autonomie locali possano far parte anche i consiglieri regionali delle province soppresse e/ o accorpate".

Nessun commento:

Posta un commento