Tra le pieghe del bilancio regionale, uno dei provvedimenti che più degli altri ha fatto discutere, e trova forti voci contrarie, è il rinvio dell’Ecotassa, legata al mancato raggiungimento dei livelli previsti per la raccolta differenziata, la cui applicazione sarà rinviata al 2014. Rinvio chiesto a gran voce dai Comuni e dall’Anci per venire incontro alle difficoltà di tanti sindaci, ed accordato in sede di approvazione del bilancio nella Commissione regionale. Domani e dopodomani toccherà all’Aula discutere e votare il provvedimento.
Fortemente contraria la posizione di Legambiente, che parla senza mezzi termini di un “partito delle discariche” che è stato in grado di influenzare le decisioni della Regione e di far slittare di un anno la sanzione per i Comuni meno bravi.
Così parla Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia.
“Un errore grave e imperdonabile la proroga dell’ecotassa, in una regione come la nostra in cui oltre 200 comuni sono al di sotto del 25% di raccolta differenziata”.
Dal rapporto rifiuti 2012 di Ispra, la Puglia nel 2010 aveva smaltito in discarica il 67% dei suoi rifiuti urbani. Fra inerzie, resistenze culturali e questioni economiche, la Puglia continua ad essere fra le regioni che continuano ad affidarsi alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti.
“La penalizzazione economica dello smaltimento in discarica può contribuire non poco a far salire le percentuali di raccolta differenziata, come ad esempio già fatto in Sardegna negli ultimi anni, e a farci uscire dalla dittatura delle discariche e dei termovalorizzatori”.
Ecco, dall’altro lato, il commento di Luigi Perrone, presidente dell’Anci Puglia, che sottolinea il notevole costo del servizio di igiene urbana a carico dei Comuni.
“L’obbiettivo del 40% di raccolta differenziata (L.R. 38/12) comporta per buona parte delle amministrazioni comunali un notevole incremento del costo del servizio di igiene urbana e del relativo tributo, con ovvie ricadute sul territorio. Inoltre, il divieto di indire nuove procedure di gara per l’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto (art. 24 L.R. 24/2012), ha aggravato la gestione del ciclo rifiuti, compromettendo l’obiettivo di differenziata ed esponendo il Comune al massimo livello della sanzione “ecotassa”. Dopo l’esame in V^ Commissione Consiglio Regionale, anche su nostra richiesta, c’è stato un orientamento del Governo regionale verso un rinvio dell’ecotassa, provvedimento che riteniamo opportuno, assieme alla modifica della Legge 24/12”.
A commentare il rinvio è anche Rocco Palese, capogruppo Pdl in Consiglio Regionale, firmatario del provvedimento approvato in Commissione sul rinvio delle sanzioni a carico dei Comuni.
“Il rinvio al 2014 dell’entrata in vigore delle penalizzazioni dell’Ecotassa da noi proposto e approvato già in Commissione, è certamente un fatto positivo, ma restiamo convinti che nel Bilancio di previsione 2013 il Governo Regionale poteva fare molto di più andare incontro ai cittadini in questo momento di gravissima crisi, abbassando ulteriormente (e non solo ritoccando in modo impercettibile) le tasse regionali aggiuntive a carico dei pugliesi, che per il 2013 ammonteranno a 283,480 milioni di euro”.
“Ci auguriamo che in sede di Consiglio Regionale anche Governo e maggioranza concordino sulla necessità di tagliare spese improduttive e sprechi per arrivare per esempio almeno alla eliminazione del ticket e dell’accisa regionale sulla benzina che pesa nelle tasche dei pugliesi per 2,5 centesimi al litro. Inoltre rinnoviamo l’appello acchè la seduta sul Bilancio non si trasformi in un assalto alla diligenza e per questo abbiamo preparato una serie di altri emendamenti che ci riserviamo di formalizzare se non sarà rispettato l’orientamento di ammettere solo emendamenti di natura finanziaria e contabile e proroghe ineludibili”.
Fortemente contraria la posizione di Legambiente, che parla senza mezzi termini di un “partito delle discariche” che è stato in grado di influenzare le decisioni della Regione e di far slittare di un anno la sanzione per i Comuni meno bravi.
Così parla Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia.
“Un errore grave e imperdonabile la proroga dell’ecotassa, in una regione come la nostra in cui oltre 200 comuni sono al di sotto del 25% di raccolta differenziata”.
Dal rapporto rifiuti 2012 di Ispra, la Puglia nel 2010 aveva smaltito in discarica il 67% dei suoi rifiuti urbani. Fra inerzie, resistenze culturali e questioni economiche, la Puglia continua ad essere fra le regioni che continuano ad affidarsi alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti.
“La penalizzazione economica dello smaltimento in discarica può contribuire non poco a far salire le percentuali di raccolta differenziata, come ad esempio già fatto in Sardegna negli ultimi anni, e a farci uscire dalla dittatura delle discariche e dei termovalorizzatori”.
Ecco, dall’altro lato, il commento di Luigi Perrone, presidente dell’Anci Puglia, che sottolinea il notevole costo del servizio di igiene urbana a carico dei Comuni.
“L’obbiettivo del 40% di raccolta differenziata (L.R. 38/12) comporta per buona parte delle amministrazioni comunali un notevole incremento del costo del servizio di igiene urbana e del relativo tributo, con ovvie ricadute sul territorio. Inoltre, il divieto di indire nuove procedure di gara per l’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto (art. 24 L.R. 24/2012), ha aggravato la gestione del ciclo rifiuti, compromettendo l’obiettivo di differenziata ed esponendo il Comune al massimo livello della sanzione “ecotassa”. Dopo l’esame in V^ Commissione Consiglio Regionale, anche su nostra richiesta, c’è stato un orientamento del Governo regionale verso un rinvio dell’ecotassa, provvedimento che riteniamo opportuno, assieme alla modifica della Legge 24/12”.
A commentare il rinvio è anche Rocco Palese, capogruppo Pdl in Consiglio Regionale, firmatario del provvedimento approvato in Commissione sul rinvio delle sanzioni a carico dei Comuni.
“Il rinvio al 2014 dell’entrata in vigore delle penalizzazioni dell’Ecotassa da noi proposto e approvato già in Commissione, è certamente un fatto positivo, ma restiamo convinti che nel Bilancio di previsione 2013 il Governo Regionale poteva fare molto di più andare incontro ai cittadini in questo momento di gravissima crisi, abbassando ulteriormente (e non solo ritoccando in modo impercettibile) le tasse regionali aggiuntive a carico dei pugliesi, che per il 2013 ammonteranno a 283,480 milioni di euro”.
“Ci auguriamo che in sede di Consiglio Regionale anche Governo e maggioranza concordino sulla necessità di tagliare spese improduttive e sprechi per arrivare per esempio almeno alla eliminazione del ticket e dell’accisa regionale sulla benzina che pesa nelle tasche dei pugliesi per 2,5 centesimi al litro. Inoltre rinnoviamo l’appello acchè la seduta sul Bilancio non si trasformi in un assalto alla diligenza e per questo abbiamo preparato una serie di altri emendamenti che ci riserviamo di formalizzare se non sarà rispettato l’orientamento di ammettere solo emendamenti di natura finanziaria e contabile e proroghe ineludibili”.
di Roberto Mastrangelo
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