Le
Province pugliesi si parlano per trovare una soluzione coerente con il piano di
tagli ed accorpamenti voluti da Monti. Brindisi e Taranto ci sono, assenti
invece i rappresentanti istituzionali di Lecce.
Si è
tenuto, infatti, questa mattina l’incontro tra i rappresentanti dei Comuni di
Brindisi, Taranto e Lecce e i Presidenti delle relative Province per discutere
del riordino delle Province, in merito all’imminente accorpamento, con
l’intento di aprire il dialogo e valutare le rispettive posizioni.
Al
tavolo, organizzato presso la Provincia di Brindisi dal Presidente Ferrarese,
hanno preso parte il Sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, e il Sindaco di
Taranto, Ippazio Stefàno.
Dopo
un’attenta analisi delle condizioni del territorio e delle volontà delle parti
in causa, dunque, si è giunti ad un indirizzo comune che possa meglio
rappresentare le esigenze delle due province e dei propri cittadini.
“Il
7 agosto scorso la mia Provincia è stata cancellata. Io sono qui non per
salvarla, cosa che ormai è impossibile, ma per tentare di salvare, insieme al
nostro Sindaco, la città di Brindisi. Ecco perché continueremo strenuamente a difendere
insieme anche al Sindaco di Taranto, non solo lo status, ma l’economia e la pari
dignità di entrambi i capoluoghi e non permetteremo che questo territorio venga
penalizzato. I rappresentati della Provincia di Lecce, purtroppo, non sono
venuti al tavolo, pertanto ci troviamo costretti a dialogare senza di loro. Avrei
voluto conoscere la posizione di Lecce e della sua Provincia e invece ho
conosciuto solo la posizione di Taranto” ha premesso il Presidente Ferrarese
durante l’incontro.
“La
legge è chiara, qualora non ci fosse un accordo preventivo, il Comune capoluogo
diventa quello con più abitanti. Io ho parlato a lungo oggi con il Sindaco di
Taranto, e abbiamo valutato un indirizzo comune che ci consenta di
salvaguardare le rispettive autonomie. Grazie alla sua totale disponibilità
realizzeremo insieme un progetto che non metta a repentaglio il futuro di
entrambe le città, dei propri comuni, ma soprattutto dei propri cittadini. Ora
il passo successivo è quello di trovare un accordo da presentare alla Regione
Puglia, e quindi al Governo, per poter rimanere una Provincia che mantenga i
due capoluoghi. Questa è solo la prima riunione, ne faremo altre, soprattutto
tecniche con i nostri dirigenti, per portare avanti questo obiettivo e per la
definizione di tutti i dettagli, con particolare riferimento alla
riorganizzazione degli enti” ha concluso il Presidente.
Il vero rimedio, però, per un Ente che ha scarsi motivi di sopravvivere, resta quello dell'eliminazione completa delle Province, ma questo resta un obiettivo da perseguire nel medio-lungo tempo, soprattutto in considerazione della strenua resistenza di chi in questi enti vede un traguardo, o una poltrona da ricoprire.
Il vero rimedio, però, per un Ente che ha scarsi motivi di sopravvivere, resta quello dell'eliminazione completa delle Province, ma questo resta un obiettivo da perseguire nel medio-lungo tempo, soprattutto in considerazione della strenua resistenza di chi in questi enti vede un traguardo, o una poltrona da ricoprire.
di Roberto Mastrangelo
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