domenica 10 giugno 2012

La Puglia e le imprese pugliesi pronte a sostenere l'economia emiliana per il rilancio post-terremoto.


Una forte aggregazione e solidarietà per evitare il collasso economico di un'intera Regione, con le ovvie pesanti ripercussioni sulla Nazione. La Puglia e le imprese pugliesi sono pronte.
Salvare le imprese delle aree terremotate per evitare la loro fuoriuscita dai mercati e quindi il collasso economico sociale di un territorio che solo fino a pochi giorni fa esprimeva eccellenze di livello mondiale.
Per fronteggiare questa emergenza bisogna fare "sistema Paese Italia"! Il principio di base che propone ANCI Puglia è la "perequazione produttiva solidale”: ad una situazione straordinaria bisogna rispondere con soluzioni e regole straordinarie, mirate e finalizzate a tamponare l'evento critico. L'intero sistema istituzionale, economico, sindacale e sociale coinvolto, concorde e attore del processo. Senza questi presupposti la proposta può apparire solo una provocazione, o peggio ancora, qualcosa di simile a sciacallaggio.
Finale Emilia, uno dei COmuni più colpiti dal sisma
I distretti produttivi della Bassa Emilia, valgono un fatturato tra i 25 e i 30 mld di € l’anno. Perderli significa impoverire una zona ricca del paese e di conseguenza peggiorare i conti dello Stato con un decremento del PIL locale e nazionale.
In Puglia ci sono molte analogie produttive con l'Emilia e la nostra regione è ben collegata per terra, ferro, mare e anche aria. A seguito della crisi economica vi sono molte realtà produttive, comprese quelle agricole, che hanno capacità produttiva inespressa. In Emilia accade il contrario: le imprese hanno mercato, ma non hanno temporaneamente capacità produttiva. Ecco la perequazione produttiva solidale!
Serve quindi un tavolo a cui siedano: i ministeri competenti, i governatori delle regioni Emilia e Puglia, i rappresentanti sindacali e degli imprenditori, gli enti locali, insomma tutti gli attori necessari, per siglare un patto leale, solidale, equo e "rassicurante", nel senso che insieme si può superare qualsiasi ostacolo e soprattutto quando le risorse finanziarie scarseggiano e la crisi morde.
Con la garanzia dei massimi livelli istituzionali, sociali, sindacali, economici e finanziari, si potrebbero temporaneamente stabilire sinergie produttive tra imprenditori pugliesi ed emiliani nel nome dell'unità nazionale e sociale, senza alcun timore e con un fortissimo messaggio di fiducia anche per il resto della nazione e perché no, un segnale netto anche ai mercati esteri.
“Ho inviato una nota al presidente Delrio – ha dichiarato il presidente Luigi Perrone - in cui ho illustrato la nostra iniziativa. In questi giorni, abbiamo già incontrato alcune imprese pugliesi, di settori analoghi a quelle della Bassa Emilia, che ci hanno dimostrato la loro disponibilità. I comuni pugliesi lanciano questa proposta e si impegnano a fornire tutto il supporto necessario. Confidiamo nella risposta di tutte le parti in causa, proporremo il principio alla consorella Anci Emilia Romagna. Bisogna fronteggiare questo evento straordinario, superare l'attuale momento di sfiducia e difficoltà; gli italiani in questo hanno sempre espresso il meglio con l’'arte di arrangiarsi. Proviamoci ancora.”

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