venerdì 8 giugno 2012

I consiglieri regionali sono 70 e non 78. Fine del discorso. Ed ora si possono ridurre a 50

La vicenda del giudizio costituzionale sul numero dei consiglieri regionali pugliesi, al di là della legittima soddisfazione di chi lo promosse - SalvatoreTatarella e Francesco Cirací - e dei loro legali - Francesco Mariani, Francesco Bello e Fabrizio Tatarella - per il vittorioso risultato ottenuto, offre lo spunto per alcune considerazioni, che possono tornare utili sopratutto a Fli. La vicenda, come è noto, nasce all'indomani dello scrutinio delle regionali del 2010. Secondo alcuni, in applicazione della legge elettorale, ma in dispregio dello Statuto regionale, la Corte d'appello avrebbe dovuto proclamare 78 e non 70 consiglieri regionali, in modo da garantire alla sinistra un ampio premio di maggioranza.
Allora Fli non era ancora nata e Tatarella e Cirací militavano entrambi nel Pdl. Proprio questo partito, pur essendo il piû interessato alla questione e pur fortemente sollecitato da Tatarella, non prendeva alcuna decisione. Forse per timidezza, forse perchè ancora tramortito dalla sconfitta, forse per difetto di leadership.
Il Consiglio Regionale della Puglia
È allora che prende l'iniziativa Tatarella. Con Cirací  promuove e costituisce il  Comitato per la difesa dello Statuto regionale. A nome del Comitato e come elettore invia un esposto diffida alla Corte d'appello e organizza una raccolta di firme in calce ad una petizione  popolare. I consiglieri da proclamare devono essere solo 70. Come vuole lo Statuto. Le ragioni tecnico giuridiche sono spiegate dai legali. Nessun altro  si muove in questa fase e la Corte accoglie l'impostazione del Comitato.
I consiglieri proclamati sono 70. Gli otto esclusi, naturalmente, ricorrono al Tar, ma anche qui il Comitato si costituisce e solleva una questione di costituzionalità, che la Corte accoglie. In questa fase si costituisce finalmente anche il Pdl, ma l'eccezione vincente la fa solo il Comitato.  Si va alla Corte Costituzionale e anche in questa sede la tesi del Comitato trova accoglimento. La legge elettorale della Regione viene dichiarata parzialmente incostituzionale.
L'ultimo atto della vicenda processuale una settimana fa innanzi al Tar, che scrive la parola fine. I consiglieri restano 70. Questa vicenda, esemplare nel suo genere, dimostra che in politica si puô essere determinanti e cogliere clamorosi successi, anche senza un grande partito alle spalle. È sufficiente cogliere il momento giusto e il giusto argomento.
Se Tatarella non avesse promosso il Comitato e non si fosse costituito in giudizio sin dalla fase innanzi la Corte d'appello, forse, ancora oggi avremmo 78 consiglieri regionali. Lo stesso, purtroppo, non è accaduto sulla modifica dello Statuto. La Regione ha ridotto il numero dei consiglieri, ma solo portandoli da 70 a 60. Secondo noi era più giusto portarli a 50, come prescrive una legge nazionale. Ci sarebbe il tempo e l'opportunità, perchê Fli si faccia portatore di questa ulteriore riduzione. Certo, non ha i numeri  per farla passare, ma può comunque proporla. Il resto potrebbe farlo la stampa e l'opinione pubblica. Uccio Curto e Giammarco Surico hanno il dovere di provarci.

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