Treni dalla Puglia per il Nord? La situazione non è certamente ottimale, ma qualche passo in avanti è stato fatto. Il nuovo orario invernale di Trenitalia
ha parzialmente accolto le sollecitazioni della Puglia e dal palazzo del
Consiglio regionale, come segno di buona volontà dell’Assemblea,
verranno rimossi i cartelloni di protesta che incombono sulla stazione
centrale di Bari e sui binari dallo scorso 14 gennaio.
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio
regionale, Onofrio Introna, nel prendere atto del “saldo positivo dei
collegamenti ferroviari”, che contano ora 20 coppie di treni a lunga
percorrenza: 6 sulla tratta per Roma, 3 per l’hub di Bologna, 7 per
Milano, 2 per Torino, 2 per Venezia.
Dal gennaio 2012, com’è
noto, sulla facciata della sede consiliare di via Capruzzi, a Bari, due
cartelloni 6 metri per 3 riproponevano la parola d’ordine dell’intera
comunità pugliese: “La Puglia non è un binario morto. Ridateci i treni”.
“Avevo preso atto della
disponibilità del ministro Passera e dell’amministratore delegato delle
Ferrovie, Mauro Moretti, a non aggravare la perifericità delle
destinazioni pugliesi con una programmazione ferroviaria
ragionieristica. Noto, con soddisfazione, che anche i vertici si sono
accorti che il nostro Paese non può essere reso più lungo di quello che è
e che gli scali pugliesi non devono risultare più lontani di quello che
sono”.
“Le nostre proteste sono
servite, ma le nostre esigenze restano tuttora attuali – aggiunge il
presidente Introna – e devono diventare una realtà condivisa, sul piano
di un confronto con Roma che deve restare un tavolo permanente, sempre
aperto, sempre attento ai problemi del trasporto ferroviario da e per il
Mezzogiorno, da e per la Puglia”.
Resta comunque altissimo il gap come qualità dei trasporti e come quantità dei collegamenti che la Puglia deve registrare nei confronti delle altre realtà italiane. 20 treni al giorno per il nord, con orari che spesso costringono chi deve recarsi a Roma o a Milano per affari e per brevissimo periodo, a sfruttare la notte per i viaggi o, in alternativa, a prendere il treno del giorno precedente.
Anni fa c'era un treno "TrenOk" che partendo alle 5 del mattino permetteva di essere in un orario più che decente nella Capitale e di ritornare alla stazione di Bari per le ore 20. La soluzione ideale. Senza contare il prezzo del biglietto altamente competitivo (9 €, 19 € o 29 € a seconda della promozione).
Quel treno i pugliesi lo stanno ancora rimpiangendo.
Una nota di colore. Sul sito di Trenitalia non esiste la possibilità di visualizzare tutti gli orari di partenza da una stazione (a caso). Per poter analizzare l'orario preciso ed aggiornato dei treni bisogna ricolversi direttamente in stazione. Perchè non mettere un banale pdf del manifesto affisso su ogni binario?
di Roberto Mastrangelo
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