Marida Dentamaro |
Tra una Regione che ha deciso di non decidere, salvo poi lamentarsi delle decisioni prese dal Governo, e i Comuni che non ci stanno a vedersi sballottolati tra una provincia ed un altra, prosegue a distanza la querelle tra l'assessore al decentramento della Regione Marida Dentamaro e il sindaco di Brindisi Mimmo Consales.
Secondo l'assessore "il Sindaco di Brindisi Consales non perde occasione per attribuire
alla Regione Puglia o a non meglio identificati poteri occulti
individuabili in “esponenti politici jonici esercitanti gran peso
all’interno del governo regionale pugliese”, le colpe dei tentennamenti e
dei ritardi con cui il “suo” Consiglio Comunale si è espresso in merito
al ridisegno dei nuovi assetti territoriali".
"L’Amministrazione regionale, dal canto suo, ha sempre
sostenuto l’importanza di un confronto che fosse quanto più partecipato
tra i diversi livelli istituzionali per decidere insieme sul riordino delle Province,
conscia della necessità di rispettare la volontà e le iniziative dei
Comuni, sia pure nell’ambito delle possibilità concesse dalla legge
nazionale e nel rispetto dei tempi imposti da quest’ultima".
“Ne sono testimonianza -prosegue- i numerosissimi incontri con le
comunità e le istituzioni locali da me tenuti proprio per attestare, con
la mia presenza, piena condivisione con il diritto rivendicato dai
Sindaci sulla competenza delle scelte, in attuazione di una riforma che,
discutibile sotto molti aspetti, potesse dare un impulso all’azione e
all’autonomia dei Comuni e, perché no, a quell’associazionismo in grado
di portare tanti benefici in termini di efficienza e di qualità dei
servizi, rispettando al tempo stesso le specificità dei territori e il
contenimento dei costi nello spirito della spending review”.
"Evidentemente - ribadisce l’Assessore Dentamaro - alcuni
Comuni, o meglio i loro rappresentanti, dopo un brusco quanto tardivo
risveglio, non sono riusciti a trovare una intesa nell’ambito dei propri
organismi arenandosi su sterili dispute di campanile, perseguendo una
linea ondivaga o quanto meno tentennante, che ha prodotto scelte tardive
e per questo difficilmente praticabili.
La Regione, comunque, ha ancora una volta fatto ciò che
doveva, e qualcuno dovrebbe tempestivamente informarsi delle attività
che riguardano il proprio territorio, inoltrando al Consiglio Regionale e
al Governo le proposte formulate dai Comuni, sia pure oltre i termini
temporali previsti.
Tacciare l’Ente di inerzia allo scopo di arrecare danno
ai cittadini di alcune comunità, appare, quindi, quanto meno
pretestuoso e strumentale a coprire colpevoli ritardi che sono da
ricercare in altre sedi".
E la risposta di Consales non si è fatta attendere.
"Resto sorpreso ed amareggiato per le affermazioni dell’Assessore Marida Dentamaro che dice cose non vere quando afferma che siamo arrivati in ritardo, visto che nelle relazione che accompagna il decreto di riordino è previsto espressamente il passaggio ad una provincia contigua anche dopo la scadenza di ottobre".
"La Dentamaro, invece - sottolina Consales - dimentica di evidenziare che nella ‘decisione di non decidere’ della Regione Puglia vi è chiaramente la volontà di non volersi occupare della futura geografia dei nostri territori, ignorando le giuste rivendicazioni dei cittadini. Lo stesso Assessore, infine, non ha mai fatto mistero di vedere di buon occhio l’adesione di Brindisi alla provincia di Taranto".
"Peccato, però, che questo non corrisponde alle nostre aspettative e che, nonostante tanti ostruzionismi, Brindisi tenterà fino all’ultimo di salvare la sua provincia, ma in alternativa andrà a fondare con Lecce la ‘Provincia Salento’. Lo diciamo con chiarezza, per l’ennesima volta, uscendo fuori dai canoni del ‘politichese’ che davvero non mi appartengono”.
"La Dentamaro, invece - sottolina Consales - dimentica di evidenziare che nella ‘decisione di non decidere’ della Regione Puglia vi è chiaramente la volontà di non volersi occupare della futura geografia dei nostri territori, ignorando le giuste rivendicazioni dei cittadini. Lo stesso Assessore, infine, non ha mai fatto mistero di vedere di buon occhio l’adesione di Brindisi alla provincia di Taranto".
"Peccato, però, che questo non corrisponde alle nostre aspettative e che, nonostante tanti ostruzionismi, Brindisi tenterà fino all’ultimo di salvare la sua provincia, ma in alternativa andrà a fondare con Lecce la ‘Provincia Salento’. Lo diciamo con chiarezza, per l’ennesima volta, uscendo fuori dai canoni del ‘politichese’ che davvero non mi appartengono”.
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