Trasparenza? Chiarezza nei rapporti? Univocità di percorsi? Gare d'appalto lineari? Burocrazia efficente? Nel mondo della Sanità pugliese siamo ancora anni luce lontani da questi concetti.
Le gare di appalto sono un vero e proprio labirinto, le procedure sono elefantesche, e mentre la burocrazia sguazza in questa palude spesso, per non dire sempre, i fornitori sono al collasso per il semplice motivo che... chi deve pagare non paga.
Tutto questo deve finire, e non soltanto perchè una legge del Governo nazionale ha imposto per le Pubbliche Amministrazioni il pagamento delle forniture entro trenta giorni (ma in Puglia chi dovrà controllare le Asl?), ma anche e soprattutto perchè si rischia davvero la paralisi. Strutture private convenzionate, ma non solo.
Trovare chi si accollerà il "rischio" di fornire gli ospedali pugliesi di materiale di consumo, di medicinali, perfino di carta igienica, rischia di diventare difficile, visto l'andazzo che da anni (le prime denunce formali dell'Aforp risalgono al 2008).
A rilanciare il problema è Giuseppe Marchitelli, presidente dell'Aforp, l'associazione che riunisce i fornitori della Regione Puglia.
Le gare di appalto sono un vero e proprio labirinto, le procedure sono elefantesche, e mentre la burocrazia sguazza in questa palude spesso, per non dire sempre, i fornitori sono al collasso per il semplice motivo che... chi deve pagare non paga.
Tutto questo deve finire, e non soltanto perchè una legge del Governo nazionale ha imposto per le Pubbliche Amministrazioni il pagamento delle forniture entro trenta giorni (ma in Puglia chi dovrà controllare le Asl?), ma anche e soprattutto perchè si rischia davvero la paralisi. Strutture private convenzionate, ma non solo.
Trovare chi si accollerà il "rischio" di fornire gli ospedali pugliesi di materiale di consumo, di medicinali, perfino di carta igienica, rischia di diventare difficile, visto l'andazzo che da anni (le prime denunce formali dell'Aforp risalgono al 2008).
A rilanciare il problema è Giuseppe Marchitelli, presidente dell'Aforp, l'associazione che riunisce i fornitori della Regione Puglia.
“Uscire dall’area di illegittimità e illegalità e avviare una profonda ricognizione di tutte le gare di appalto per rilanciare un’azione che mira all’appropriatezza e compatibilità di spesa”.
E’ quanto afferma Marchitelli che, insieme alle piccole e medie imprese, è coinvolto nella grave crisi economico-finanziaria che attraversa il Paese. In secondo luogo sente di muovere un appello alle istituzioni regionali ed al management del sistema sanitario regionale, affinché venga esperita ogni formalità che ponga fine alla situazione di stallo che perdura ormai da anni, nelle procedure di gare, che insistono sul territorio regionale.
“Le nostre imprese – sottolinea Marchitelli - sono in apnea e, nelle prossime ore, faremo grandi sacrifici per onorare il pagamento delle tredicesime ai nostri dipendenti, molte imprese italiane purtroppo come affermato dalla CGIA di Mestre, non potranno erogare le tredicesime ai propri dipendenti; non ci aspettavamo un periodo così lungo di recessione, anche se, la negligenza di alcuni Pezzi dello Stato e della regione, ci stanno mettendo a dura prova e non riusciamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Mancanza di certezze, ritardati pagamenti, mancata certificazione del credito, impedimento ad attivare decreti ingiuntivi, gare esperite con il contagocce, prezzi di riferimento al ribasso, mancanza di investimenti tecnologici, tra le cause del nostro default. Se dovesse permanere questa situazione saremo costretti, ahinoi, a prendere decisioni difficili e irrevocabili ed immaginare persino la chiusura delle nostre imprese”.
E tutto sommato Marchitelli, nonostante il quadro generale non sia confortante, esprime un giudizio positivo sull’operato della Regione Puglia che ha favorito accordi transattivi con le imprese della sanità: “Devo riconoscere che la Regione Puglia, con due delibere riguardanti accordi transattivi con le imprese della sanità, ha accolto le nostre istanze ed ha dimostrato sensibilità istituzionale e dopo un lungo braccio di ferro, anche le ASL meno organizzate, hanno liquidato sia pur con ritardo le nostre fatture dell’anno 2011 con una sola eccezione; una boccata d’ossigeno salutare in tempi di crisi, rimane da liquidare l’anno 2012 che va a concludersi”.
Ma può bastare? Crediamo di no. Bisogna mettere a regime un nuovo meccanismo nei rapporti tra il pubblico ed il privato.
"Nell’ultima settimana -s piega Marchitelli - abbiamo riunito i vertici della nostra Associazione e l’aria che si respira tra gli imprenditori, non è per niente buona, perché gravano problematiche che sembrano irrisolvibili. Infatti, a conclusione del Consiglio Direttivo, l’AFORP, ha emesso una nota in cui invitiamo la Regione a voler sensibilizzare le Direzioni di tutte le aziende sanitarie pubbliche a produrre una ricognizione delle procedure scadute per uscire dall’area di illegittimità e di illegalità, ponendo a trasparenza piani di acquisti e piani di investimenti, di attivare urgentemente ogni gara, evitando inutili centralizzazioni degli acquisti, riportando gli investimenti in area di appropriatezza e compatibilità di spesa”.
Il Presidente Marchitelli, in prossimità dell’inizio del nuovo anno e in considerazione delle dichiarazioni recentemente rilasciate, dal Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, che lasciano presagire per il 2013 una lieve ripresa, si augura che: “si diano risposte certe e qualificate alle istanze che arrivano dalle piccole e medie imprese che rappresentano il sistema produttivo dell’Italia. Se invece si perdurerà nella situazione di stallo ci saranno conseguenze ancora peggiori con licenziamenti e chiusure delle imprese e recessione in picchiata”.
E’ quanto afferma Marchitelli che, insieme alle piccole e medie imprese, è coinvolto nella grave crisi economico-finanziaria che attraversa il Paese. In secondo luogo sente di muovere un appello alle istituzioni regionali ed al management del sistema sanitario regionale, affinché venga esperita ogni formalità che ponga fine alla situazione di stallo che perdura ormai da anni, nelle procedure di gare, che insistono sul territorio regionale.
“Le nostre imprese – sottolinea Marchitelli - sono in apnea e, nelle prossime ore, faremo grandi sacrifici per onorare il pagamento delle tredicesime ai nostri dipendenti, molte imprese italiane purtroppo come affermato dalla CGIA di Mestre, non potranno erogare le tredicesime ai propri dipendenti; non ci aspettavamo un periodo così lungo di recessione, anche se, la negligenza di alcuni Pezzi dello Stato e della regione, ci stanno mettendo a dura prova e non riusciamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Mancanza di certezze, ritardati pagamenti, mancata certificazione del credito, impedimento ad attivare decreti ingiuntivi, gare esperite con il contagocce, prezzi di riferimento al ribasso, mancanza di investimenti tecnologici, tra le cause del nostro default. Se dovesse permanere questa situazione saremo costretti, ahinoi, a prendere decisioni difficili e irrevocabili ed immaginare persino la chiusura delle nostre imprese”.
E tutto sommato Marchitelli, nonostante il quadro generale non sia confortante, esprime un giudizio positivo sull’operato della Regione Puglia che ha favorito accordi transattivi con le imprese della sanità: “Devo riconoscere che la Regione Puglia, con due delibere riguardanti accordi transattivi con le imprese della sanità, ha accolto le nostre istanze ed ha dimostrato sensibilità istituzionale e dopo un lungo braccio di ferro, anche le ASL meno organizzate, hanno liquidato sia pur con ritardo le nostre fatture dell’anno 2011 con una sola eccezione; una boccata d’ossigeno salutare in tempi di crisi, rimane da liquidare l’anno 2012 che va a concludersi”.
Ma può bastare? Crediamo di no. Bisogna mettere a regime un nuovo meccanismo nei rapporti tra il pubblico ed il privato.
"Nell’ultima settimana -s piega Marchitelli - abbiamo riunito i vertici della nostra Associazione e l’aria che si respira tra gli imprenditori, non è per niente buona, perché gravano problematiche che sembrano irrisolvibili. Infatti, a conclusione del Consiglio Direttivo, l’AFORP, ha emesso una nota in cui invitiamo la Regione a voler sensibilizzare le Direzioni di tutte le aziende sanitarie pubbliche a produrre una ricognizione delle procedure scadute per uscire dall’area di illegittimità e di illegalità, ponendo a trasparenza piani di acquisti e piani di investimenti, di attivare urgentemente ogni gara, evitando inutili centralizzazioni degli acquisti, riportando gli investimenti in area di appropriatezza e compatibilità di spesa”.
Il Presidente Marchitelli, in prossimità dell’inizio del nuovo anno e in considerazione delle dichiarazioni recentemente rilasciate, dal Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, che lasciano presagire per il 2013 una lieve ripresa, si augura che: “si diano risposte certe e qualificate alle istanze che arrivano dalle piccole e medie imprese che rappresentano il sistema produttivo dell’Italia. Se invece si perdurerà nella situazione di stallo ci saranno conseguenze ancora peggiori con licenziamenti e chiusure delle imprese e recessione in picchiata”.
di Roberto Mastrangelo
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