Ha fatto tappa in Puglia il tour nazionale promosso dall’Ugl Sanità per un contatto diretto con i dirigenti sindacali ed i rappresentanti aziendali sia del pubblico che del privat e che si concluderà il 23 novembre in Campania.
Incontri utili per fare il punto della situazione sui principali problemi della sanità pugliese, e per cercare proposte possibili e sostenibili.
L'iniziativa ha raccolto il plauso dei consiglieri di opposizione alla Regione Puglia Ignazio Zullo e Massimo Cassano, che in un loro comunicato congiunto hanno espresso il proprio compiacimento, sottolineando di seguito alcuni delle principali questioni, di natura anche (se non soprattutto) politica, che tengono sotto scacco la sanità in Puglia.
Ecco il resto dei due consiglieri.
"Desideriamo ringraziare il segretario nanzionale Sanità dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, e il segretario regionale Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, i quali, con il segretario regionale Puglia, Pino Mesto, hanno voluto intrattenere un confronto sullo stato di salute della Sanità in Puglia.
Un confronto a tutto campo che, al di là della propaganda vendoliana, ha messo a nudo le occasioni perdute dalla Puglia dal 2005 ad oggi a causa di una scriteriata e scellerata politica sanitaria fondata su interminabili e sistematiche mire elettoralistiche, utili non certo alla crescita della collettività pugliese, ma unicamente alla crescita politica personale del Presidente della Regione. Vendola, pur di assurgere alla leadership nazionale, spacca il suo partito di Rifondazione Comunista dopo aver perso il confronto con Ferrero, genera il Movimento per la Sinistra, costruisce le Fabbriche di Niki, organizza SEL e Puglia per Vendola viaggiando per l’Italia dai tetti di Roma alle montagne della NO-TAV con l’intermezzo di talk-show.
La maggiore spesa farmaceutica territoriale derivata dall’eliminazione del ticket, con la contemporanea avversione al Piano Fitto e la conseguente riapertura di reparti ospedalieri per bandire concorsi per primari e gare di appalto, passando poi per l’accorpamento delle ASL, il mancato rispetto del Patto di Stabilità e per il Piano di Rientro, con conseguenti ridimensionamentI dei tetti spesa per le strutture accreditate e il blocco del turn-over del personale, e inefficaci politiche di integrazione socio-sanitarie, sono stati individuati come i fattori eziologici di uno stato di sofferenza cronica ed ingravescente del SSR della Puglia.
Piacevole è stato il concordare sulla necessità del potenziamento della Prevenzione e della Riabilitazione e delle strutture di Cura intermedia e dei servizi di assistenza domiciliare nonchè sull’attuazione di efficaci politiche di gestione del personale fondate sulla motivazione, sull’incentivazione, sulla formazione e sull’aggiornamento continuo e permanente.
Peccato che la predisposizone all’ascolto e al dialogo improntata nell’incontro con l’Ugl non ci venga offerta dal Presidente Vendola anche se, comprendiamo, ha poco o nulla da dedicare alla Puglia essendo sempre lontano perché impegnato oggi nelle primarie e poi nelle secondarie, terziarie e via dicendo.
Se si fosse dedicato un po’ più alla Puglia e un po’ meno a sé stesso, Vendola avrebbe sicuramente offerto ai pugliesi la Puglia migliore ma, dopo aver illuso con l’aggettivo migliore i pugliesi, oggi è incombente il rischio illusorio per gli italiani ai quali promette l’Italia migliore.
Ci conforta l’impegno assunto con l’UGL di continuare il confronto nell’esclusivo interesse della comunità pugliese e nella speranza che questo confronto, scevro da pregiudizi, possa allargarsi a colleghi della maggioranza, ad altre organizzazioni sindacali, a soggetti istituzionali, a parti datoriali e alle comunità professionali e scientifiche.Il percorso è avviato, le porte sono aperte".
Incontri utili per fare il punto della situazione sui principali problemi della sanità pugliese, e per cercare proposte possibili e sostenibili.
L'iniziativa ha raccolto il plauso dei consiglieri di opposizione alla Regione Puglia Ignazio Zullo e Massimo Cassano, che in un loro comunicato congiunto hanno espresso il proprio compiacimento, sottolineando di seguito alcuni delle principali questioni, di natura anche (se non soprattutto) politica, che tengono sotto scacco la sanità in Puglia.
Ecco il resto dei due consiglieri.
"Desideriamo ringraziare il segretario nanzionale Sanità dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, e il segretario regionale Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, i quali, con il segretario regionale Puglia, Pino Mesto, hanno voluto intrattenere un confronto sullo stato di salute della Sanità in Puglia.
Un confronto a tutto campo che, al di là della propaganda vendoliana, ha messo a nudo le occasioni perdute dalla Puglia dal 2005 ad oggi a causa di una scriteriata e scellerata politica sanitaria fondata su interminabili e sistematiche mire elettoralistiche, utili non certo alla crescita della collettività pugliese, ma unicamente alla crescita politica personale del Presidente della Regione. Vendola, pur di assurgere alla leadership nazionale, spacca il suo partito di Rifondazione Comunista dopo aver perso il confronto con Ferrero, genera il Movimento per la Sinistra, costruisce le Fabbriche di Niki, organizza SEL e Puglia per Vendola viaggiando per l’Italia dai tetti di Roma alle montagne della NO-TAV con l’intermezzo di talk-show.
La maggiore spesa farmaceutica territoriale derivata dall’eliminazione del ticket, con la contemporanea avversione al Piano Fitto e la conseguente riapertura di reparti ospedalieri per bandire concorsi per primari e gare di appalto, passando poi per l’accorpamento delle ASL, il mancato rispetto del Patto di Stabilità e per il Piano di Rientro, con conseguenti ridimensionamentI dei tetti spesa per le strutture accreditate e il blocco del turn-over del personale, e inefficaci politiche di integrazione socio-sanitarie, sono stati individuati come i fattori eziologici di uno stato di sofferenza cronica ed ingravescente del SSR della Puglia.
Piacevole è stato il concordare sulla necessità del potenziamento della Prevenzione e della Riabilitazione e delle strutture di Cura intermedia e dei servizi di assistenza domiciliare nonchè sull’attuazione di efficaci politiche di gestione del personale fondate sulla motivazione, sull’incentivazione, sulla formazione e sull’aggiornamento continuo e permanente.
Peccato che la predisposizone all’ascolto e al dialogo improntata nell’incontro con l’Ugl non ci venga offerta dal Presidente Vendola anche se, comprendiamo, ha poco o nulla da dedicare alla Puglia essendo sempre lontano perché impegnato oggi nelle primarie e poi nelle secondarie, terziarie e via dicendo.
Se si fosse dedicato un po’ più alla Puglia e un po’ meno a sé stesso, Vendola avrebbe sicuramente offerto ai pugliesi la Puglia migliore ma, dopo aver illuso con l’aggettivo migliore i pugliesi, oggi è incombente il rischio illusorio per gli italiani ai quali promette l’Italia migliore.
Ci conforta l’impegno assunto con l’UGL di continuare il confronto nell’esclusivo interesse della comunità pugliese e nella speranza che questo confronto, scevro da pregiudizi, possa allargarsi a colleghi della maggioranza, ad altre organizzazioni sindacali, a soggetti istituzionali, a parti datoriali e alle comunità professionali e scientifiche.Il percorso è avviato, le porte sono aperte".
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