giovedì 25 ottobre 2012

Italia, come viene vista dall’Europa?


Per fortuna è tornato James Bond. Per fortuna perché forse, guardando le sue imprese eroiche, noi giovani saremo un po’ meno “choosy”. Per fortuna, perché i nostri politici, osservando l’impegno che l’agente dedica per proteggere Sua Maestà, prenderanno esempio e faranno altrettanto nei confronti dei loro cittadini.
Ironie a parte, ci servirebbe davvero un James Bond simpatizzante per la causa europea.

Grecia, Spagna, Italia, loro, come sempre, al centro delle principali notizie sul campo del vecchio continente.  

Partiamo proprio dallo stato ellenico. Il governo e la troika di creditori internazionali -Ue, Bce e Fmi- sono riusciti a stabilire l'accordo sul nuovo pacchetto di misure di austerità da 13,5 miliardi grazie al quale Atene potrà ricevere una nuova, vitale tranche di aiuti. Ma Fotis Kouvelis, leader di Sinistra Democratica, accetterà l'accordo? Ancora non si sa ed anche Simon O’Connor, commissario UE agli affari monetari ed economici, ha dichiarato: “Sono stati fatti progressi ma il negoziato non è ancora chiuso”.

Spagna. Rieccoci con lo spread che supera i 400 punti proprio quando Moody’s, l’agenzia internazionale di valutazione del credito, declassa cinque regioni spagnole tra le quali anche la “ricca” Catalogna. Ma la questione “caliente” è la  bozza di bilancio elaborata dal governo dei popolari di Mariano Rajoy.  La manovra, secondo il ministro dell’economia Cristobal Montoro, prevede misure che porteranno all’uscita dalla crisi entro il 2013, grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro. Bruxelles si è complimentata ma i socialisti e i madrileni la pensano diversamente. I primi parlano di “menzogne” mentre i secondi, in migliaia,  protestano davanti al Parlamento per diverse ore.  

Italia. Per poco non vince il primato del debito pubblico più alto d’Europa che, secondo i dati Eurostat, è al 123,7% , percentuale di poco maggiore rispetto al picco del ’95. Ma se volessimo scoprire quale opinione si stanno facendo gli altri paese europei su quanto accade nel bel paese? Tralasciando la questione delle elezioni e più in generale di un sistema elettorale sempre mutante che all’estero, sui libri di testo, viene definito come ancora “in transizione”,  quanto a proposito del nostro sistema giudiziario? L’Europa ed il mondo ci hanno derisi. A seguito delle condanne al giornalista Sallusti ed ai membri della Commissione Alti Rischi per il terremoto abruzzese, giornali come il  Times, Le Monde e The Guardian hanno parlato di “decisone impensabile in un paese civile”, “precendete pericoloso”, “corte medievale”. Possiamo continuare così?
di Sveva Biocca

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