Lo switch off in Puglia ha avuto, e sta tutt’ora avendo, nonostante siano ormai passati tre mesi dal passaggio al digitale terrestre, notevoli problemi.
E in Puglia si corre ai ripari: interventi sulla sintonizzazione e sul “puntamento” dei ripetitori, più controlli e informazione ai cittadini. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, informa il presidente Onofrio Introna, ha preso atto del pacchetto di iniziative messe a punto dal Corecom, per affrontare “le disfunzioni che si verificano quotidianamente dopo lo switch off”.
Tra segnali perduti, canali oscurati, disturbi e interferenze, i pugliesi sono quasi tutti alle prese con i disagi sperimentati da mezza Italia, tanto da non poter più vedere spesso i programmi tv preferiti. E i problemi sono aggravati dalla mancanza di notizie, dato che le campagne informative sono terminate a maggio.
A tre mesi dall’avvento del digitale, i problemi maggiori si riscontrano tra Capitanata e Subappennino, a Bari, nella Bat e in qualche paese nel Salento. Nelle ultime settimane la Rai, soprattutto, e Mediaset hanno mostrato criticità senza rimedio. Il Corecom, attraverso le segnalazioni raccolte dalle associazioni dei consumatori, ha predisposto una tabella delle disfunzioni sull’intero territorio regionale.
Secondo tecnici e antennisti, i problemi si protrarranno ancora per parecchio tempo, perlomeno fino alla fine dell’anno.
Il consiglio è sempre di tentare una nuova sintonizzazione delle frequenze, nella speranza di ritrovare i canali persi, affidandosi al caso, al vento e alla fortuna.
“Pur considerando che la Regione non ha competenze e che la materia fa capo al Ministero delle Comunicazioni – fa notare Introna – il Corecom ha cercato di venire incontro alle attese degli utenti, mettendo in atto alcune misure di pronta attuazione”.
Si va dalla convocazione presso il Corecom dei responsabili Rai, Mediaset e La 7 per rivedere il puntamento degli impianti nelle zone ad alta criticità, con la collaborazione dell’Ispettorato Territoriale delle Comunicazioni. Rai e Mediaset dovranno anche correggere la cattiva sintonizzazione dei ripetitori e dare ampia comunicazione all’utenza sulle soluzioni.
Saranno coinvolte le emittenti locali che hanno a loro volta problemi di diffusione del segnale e si punta a consolidare il rapporto con le associazioni dei consumatori, per continuare il monitoraggio, attraverso i loro punti di ascolto.
Spiegazioni e risposte dei tecnici Rai e Mediaset verranno diffuse sui siti istituzionali di Regione e Comuni. Verranno inoltre pubblicizzati i numeri assegnati alle emittenti sul telecomando, per facilitare il riconoscimento tra le tante frequenze disponibili.
Ma intanto qualità della ricezione dei canali a picco dopo il passaggio generale al digitale: i Consigli regionali e il coordinamento dei Corecom sollecitano l’intervento del Ministero dello sviluppo economico.
Un incontro urgente è stato chiesto al ministro Passera dal referente nazionale per la comunicazione della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, Onofrio Introna.
“La transizione al digitale terrestre sta provocando disagi in quasi tutta Italia”, osserva il presidente del Consiglio regionale della Puglia, interprete delle disfunzioni che si verificano dovunque. “Attraverso le Associazioni dei consumatori – segnala Introna al ministro - i Comitati regionali per le comunicazioni raccolgono le proteste di tantissimi cittadini e di intere comunità, soprattutto nel Mezzogiorno. Pressochè l’intero Paese lamenta disfunzioni che arrivano in non pochi casi ad impedire o a cancellare del tutto la visione dei programmi preferiti”. Tanto vale, in particolare, per Rai e Mediaset, ma anche per La7 e le antenne private locali e “comporta di fatto un parziale, quando non totale, black out dell’informazione. Un deficit di democrazia, una situazione “inaccettabile”, fa notare il presidente pugliese, “tanto più di fronte alla corresponsione di canone da parte degli utenti, come accade per il servizio pubblico”.
“Il tavolo col ministro – anticipa Introna - servirà a rappresentare le doglianze infinite dei cittadini”: assenze di segnale, canali introvabili, confusione delle frequenze, problemi di sintonizzazione, disturbi e interferenze di ogni genere. “Il passaggio al digitale è stato gestito dal Governo nazionale e le Regioni lo stanno subendo. In materia non hanno competenze, possono giocare solo un ruolo di supporto, di assistenza agli utenti e di sollecitazione, come intendiamo fare contando sulla sensibilità del ministro Passera”, aggiunge il referente dei Consigli regionali.
Da qui, “in considerazione delle difficoltà generalizzate dopo lo switch off in tutto il Paese, l’esigenza di un confronto urgente a Roma, d’intesa con il Coordinamento nazionale dei Corecom, allo scopo di verificare ogni opportuno intervento si renda necessario per superare o limitare i disagi degli utenti”.
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