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| una immagine della rassegna bitontina |
La settimana della cultura a Bitonto effonde un profumo di donna e ci trasporta in un viaggio musicale : “Prime note di settembre”, lo spettacolo lirico messo in scena al teatro Traetta di Bitonto, il 4 settembre 2012, da tre meravigliose artiste Teresa Tassiello, soprano; Lavinia Sasso, soprano; Elisabetta Sasso, contralto, accompagnate al pianoforte dal maestro Emanuele Petruzzella.
Il recital canoro si snoda in un excursus tra le note del repertorio sacro si passa in seguito all’opera e, infine all’operetta. La Petite Messe Solennelle di Rossini, “..l’ultimo peccato della mia vita..”così la definì l’autore che, quasi presagendo il suo epilogo in terrà, volle chiedere a Dio la grazia di accoglierlo al suo cospetto, introduce il percorso e dischiude le porte del divino con il “Crucifixus”, affidato alla stupenda voce della soprano Teresa Tassiello e, l’“Agnus Dei" magistralmente espresso dal contralto Elisabetta Sasso. Il “Salve Maria” di Mercatale affidato al soprano Lavinia Sasso rappresenta l’anello di congiunzione con il secondo viaggio, quello che ci porta nel repertorio operistico attraverso un'altra Ave Maria, ma questa volta ben diversa: è Desdemona dell’”Otello” di Verdi, interpretata dal soprano Teresa Tassiello che amabilmente ci trasmette l’ultima supplica alla Vergine della povera vittima della gelosia di Otello e della perfidia di Iago.
L’opera ci trasporta nelle cupi e ferventi note di Maffio nell’aria “Nella fatal di Rimini” per poi concederci la tenerezza di una madre che guarda il suo bambino mentre dorme nella cavatina “Com’è bello quale incanto” della ” Lucrezia Borgia” di Donizetti. La dolcezza si tramuta in sensualità e richiamo erotico nella romanza a tempo di valzer di Musetta “Quando me’n vò” tratta dalla Bohéme di Puccini splendidamente cantata dalla voce portentosa del soprano Lavinia Sasso. Si prosegue con il gran successo di Ponchielli: “La Gioconda” con l’aria “Voce di donna”e con il duettino “Via resti servita” da “Le nozze di Figaro” di Mozart, affidato alle due soprano che ci regalano un piacevole e spiritoso saggio della discordia di due donne innamorate dello stesso uomo.
Il sentiero operistico giunge al termine con l’aria seducente di Dalila che vuole far rivelare a Sansone il segreto della sua forza. “Mon coeur s’ouvre a ta voix”(Il mio cuore si apre alla tua voce) tratta dal “Samson et Dalila” di Camille Saint-Saëns. Le note cavalcano veloci e diventano leggere e spensierate, grazie alle sapienti mani del maestro Petruzzella per condurci nell’allegro mondo dell’operetta. Il sipario sparge note fatate nella “Romanza di Vija” da “La vedova allegra” di Lehar soavemente cantata dal soprano Lavinia Sasso, ci fa sognare nel Fox della luna da “Il paese dei campanelli”di Ranzato, grazie alla incantevole voce del soprano Teresa Tassiello e, sprizza brio con la famosa “O cin cin là” da “Cin-cin-là di Ranzato affidata a Lavinia Sasso. La chiosa e la fine del viaggio ci porta in un’atmosfera che trasuda pace e serenità, infatti “Belle nuit, o nuit d’amour” da Les contes di Hoffmann cantata dalle tre artiste tutte insieme, è la barcarola, letteralmente canzone da battello, che anche Benigni introdusse come intermezzo musicale nel suo celebre film “La vita è bella”, proprio perché è un vero inno alla vita. Il pubblico si spertica in applausi meritatissimi di quello che, speriamo, sia solo un assaggio, in attesa del pranzo completo, di una lunga lista di appuntamenti come questo, così importanti per la diffusione della bellezza e, quindi, della cultura perché se non si annaffia il giardino del sapere e della conoscenza questo perisce inevitabilmente.

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