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| La sede del Parlamento Europeo |
Notizia Ansa del
3 settembre scorso: “ Crepe nel tetto, chiuso emiciclo del Parlamento Europeo”.
Possibile che la stabilità dell’Unione Europea sia precaria perfino tra le mura
che la simboleggiano?
Nel frattempo la
Merkel beve birra e da lezioni di europeismo ai “falchi” del suo partito
durante la festa popolare di Gillamoos. Il suo discorso si sofferma in
particolar modo sulla difesa della moneta unica e del sud Europa ed infatti,
sempre a proposito dei paesi deboli dell’Eurozona, conclude affermando: “hanno
meritato la nostra solidarietà”. Bene,
ma perché tutelare la moneta unica se la stessa Cancelliera continua a dire di
no ad un acquisto illimitato dei bond e se sempre lei pochi giorni fa ha sollecitato "a ponderare bene le parole
perché quando si parla di Atene c’è molto in gioco”? Qualcosa non torna ed
inoltre all’interno del suo partito sono in molti a vedere la Grecia fuori
dall’Euro entro nel 2013.
Le altre due
“nazioni guida” non restano ferme a
guardare ed infatti si è parlato di “entusiasmante sinergia” a seguito dell’
incontro Monti-Hollande. Primo obiettivo di questi ultimi è quello di creare una reale intesa di vedute
a proposito della difesa dell’Euro,
della risoluzione della situazione greca, dell’unione bancaria e del
miglioramento di quella economica e monetaria. Argomenti sentiti ormai molte
volte, ma, se davvero si riuscisse a creare una concreta armonia tra questi due
Stati, forse la situazione potrebbe davvero smuoversi. Entrambi i leader,
infine, si sono dichiarati forti sostenitori del prossimo incontro tra Francia
ed Italia che riguarderà il completamento della Torino-Lione . Quest’ultima “è
indispensabile”, ha affermato il premier Monti, lanciando un chiaro messaggio
ai no TAV che proprio in quelle ore stavano assalendo la cattedrale di Susa.
Infine lo
spread, l’onnipresente. Oltre a Mario
Monti, ormai anche Bankitalia attribuisce la causa di un differenziale così
alto a “fenomeni di contagio” e gli economisti affermano che l’Italia
meriterebbe di stare a quota 200. Vi ringraziamo, ma lo spread è a più del
doppio e la situazione, di fatto, non sembra migliorare.
Cari
eurodeputati, perché non approfittare della temporanea chiusura “dell’aula” per
fare “compiti a casa”?
di Sveva Biocca

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