Voci insistenti, interne alla Regione Puglia, parlano di un imminente annullamento del concorso che avrebbe portato all'assunzione di Angelo Amoroso D'Aragona come Esperto/a in film making, attività di conservazione e promozione della cultura dell’audiovisivo, risultato unico candidato idoneo al posto, nonostante non avesse la laurea, come esplicitamente richiesto dal bando.
Stando a quando a suo tempo dichiarato da Silvio Maselli, direttore dell'Apulia Film Commission "Nel caso del profilo di Angelo, relativo cioe a videomaker che avessero esperienza di conservazione, gestione, restauro e valorizzazione di contenuti audiovisivi, abbiamo ritenuto - come altre volte e per altri profili che pure lavorano con noi - non fosse indispensabile la laurea, giacche' la grandissima parte dei videomaker che conosciamo sono solo diplomati oppure hanno un titolo di studio come il Centro sperimentale di cinematografia o la civica di Milano che non sono equiparabili a una laurea tipo vecchio ordinamento. Ma soprattutto hanno molta esperienza maturata sul campo, quel che per noi più importava".
Sta di fatto che Angelo Amoroso d'Aragona, risultava l'unico idoneo a fronte di 90 candidature pervenute, di cui 21 hanno superato i criteri di ammissibilità, ma solo 1 (appunto Amoroso d'Aragona) otteneva il punteggio minimo di 70.
La vicenda aveva suscitato subito polemiche e boatos, soprattutto perchè la stessa Film Commission aveva realizzato e presentato a Venezia, il film "La Nave dolce", il cui soggetto sembrava assolutamente simile se non identico ad un documentario di Amoroso d'Aragona, ben noto alla AFC, ma mai terminato nonostante alcune decine di migliaia di euro ricevuti per il suo completamento.
Un velenoso editoriale di un blog aveva ipotizzato fra le righe quasi uno scambio fra l'assunzione di Amoroso D'Aragona e il silenzio dello stesso circa un presunto "scippo di idee" con il film di Vicari, firmato in prima persona da Silvio Maselli, Antonella Gaeta, presidente di AFC.
Di certo c'è che in Procura, a Bari, è stato aperto un fascicolo e dunque sembrerebbe assolutamente consequenziale che, in autotutela, come è previsto dalla legge, in Regione abbiano deciso di annullare il concorso. Di guai con la Giustizia, in effetti, Vendola e soci ne hanno anche troppi.
di Fortunata Dell'Orzo
Nessun commento:
Posta un commento