giovedì 6 dicembre 2012

Strutture sanitarie convenzionate, se la Regione non paga a pagare sono i lavoratori

Se la Regione non paga le convenzioni in atto, i primi a subire questa situazione sono i lavoratori, che vedono a rischio il proprio stipendio. Il tutto mentre Vendola gira per l'Italia a sbandierare il suo modello-di-Puglia-migliore (naturalmente, migliore per se' stesso).
Tempi davvero difficili per i dipendenti delle strutture sanitarie pugliesi. In alcuni casi sono anche tre mesi che non percepiscono lo stipendio, nonostante l'accreditamento della struttura con la Regione Puglia (e quindi il relativo pagamento dei servizi erogati).
Come superare un empasse che rischia davvero di paralizzare ulteriormente la sanità regionale, e di ripercuotersi sulla popolazione pugliese, proprio mentre sono in atti durissimi sacrifici per poter rientrare dal debito sanitario?
“Il Governo Vendola intervenga per garantire il pagamento degli stipendi ai lavoratori delle strutture accreditate con il servizio sanitario regionale che, in alcuni casi, non percepiscono competenze da oltre tre mesi”.
Lo chiede con una interrogazione urgente al Presidente della Giunta e all’assessore alla Sanità, il consigliere regionale del Pdl, Ignazio Zullo.
“Mi giungono da più parti - scrive Zullo - giuste rivendicazioni del pagamento di competenze stipendiali arretrate da parte di lavoratori dipendenti di Strutture e Professionisti accreditati o da Aziende presso le quali le Strutture e i Professionisti accreditati hanno esternalizzato i servizi di pulizia, portierato, mensa e quant’altro. I rispettivi datori di lavoro giustificano i ritardi nei pagamenti addossando la colpa alle Aziende Sanitarie e alla Regione Puglia poiché non in regola con i pagamenti. In alcuni casi i lavoratori non percepiscono lo stipendio da settembre e ciò appare paradossale in una Regione di sinistra come la Puglia, governata da Vendola che ha fatto del lavoro e della tutela dei lavoratori un cavallo di battaglia elettorale. Peraltro è inimmaginabile, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno che imporrà alle PA il pagamento delle competenze entro trenta giorni, assistere ad inefficienze nella liquidazione delle competenze da parte delle Aziende Sanitarie. Chiediamo quindi al Governo regionale di verificare la correttezza e la correntezza del pagamento degli stipendi a favore di questi lavoratori; quali azioni vorrà mettere in atto per verificare la correttezza e la correntezza dei pagamenti e quali eventuali iniziative vorrà assumere nei confronti di coloro che, quantunque soddisfatti nelle spettanze economiche, ritardano il pagamento delle competenze stipendiali a favore dei lavoratori dipendenti”.
Da un lato si parla di termini perentori per il pagamento delle prestazioni ricevute dalla Pubblica Amministrazione entro trenta giorni, dall'altro lato ci troviamo di fronte ad una realtà ben diversa che deve, questo si, essere regolata prima possibile.
Anche se in Regione sembrano in molti, dai banchi della Giunta, a non accorgersi di questi problemi. Visto che continuano a dire che la sanità pugliese gode di ottima salute.
di Roberto Mastrangelo

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