giovedì 15 novembre 2012

Appello di Generazione Futuro: “Difendiamo tutti insieme la stazione di San Severo e la mobilità di Capitanata”


In seguito al consiglio comunale celebratosi il 5 Novembre presso l’ITC “Fraccacreta” di San Severo, è emersa tutta la volontà delle istituzioni cittadine di salvaguardare la stazione di San Severo da un lento ed inesorabile declino. Durante tale consiglio, inoltre, è stata sottolineata la immotivata mancanza del riconoscimento (e finanziamento) regionale della stazione di San Severo a fronte di un avvenuto riconoscimento per le stazioni di Barletta, Trani, Bisceglie e Fasano; ed è stata manifestata l’impossibilità della sola amministrazione comunale di agire ed essere ascoltata se non supportata anche da altre istituzioni.
A tal proposito, Giuseppe Bruno, coordinatore di Generazione Futuro Alto Tavoliere, ha dichiarato: “Il graduale declino della stazione di San Severo arreca un danno notevole all’intera provincia e allontana, ancor di più, una generazione di giovani (studenti fuori sede o lavoratori) che, già lontani dai problemi della città, rischia di rimanere lontana anche materialmente dal nostro territorio”.
Nel corso degli ultimi anni è, infatti, divenuto sempre più complicato o poco economico raggiungere la Capitanata già dalle sole principali città italiane, mentre è divenuto un sogno tornare, in breve tempo e con costi contenuti, dalle principali città europee.
Di fronte all’impegno delle istituzioni locali, la provincia di Foggia ha sempre trovato una Regione Puglia sorda e talvolta addirittura ostile alle istanze legittime di un territorio che rivendica il proprio diritto ad esser adeguatamente collegato con il resto della Nazione e d’Europa.
Per questo motivo, esprimo a nome del movimento giovanile che rappresento, il massimo sostegno ad ogni iniziativa che le istituzioni sanseveresi o provinciali vorranno avviare e rivolgo loro un appello: che si organizzi al più presto un incontro fra tutti i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni del territorio, affinché il nostro diritto alla mobilità venga difeso con una voce così forte da poter essere difficilmente ignorata dalle istituzioni regionali.

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