Curioso ritorno dietro la macchina da presa del noto regista francese Patrice Leconte (L'insolito caso di Mr.Hire, Il marito della parrucchiera) in veste di director di un cartoon!
Il soggetto tratto dal romanzo di Jean Teulé, i titoli di testa e la colonna sonora promettono una favola dark leggera, spensierata, capace di scherzare in modo audace ma gradevole sul suicidio e sui guadagni che la Maison Tuvache ci costruisce sopra. Leconte non lesina nulla in questa parabola nera, ovviamente all'apparenza, tutta costruita in un mondo scuro, negativo, dove la maggiore ispirazione é il suicidio per uscire da una vita disperata e noiosa; ma la cosa sorprendente é che dietro una commedia nera si cela una positività incredibile perché la nascita di una bambino di nome Alan porta scompiglio nella famiglia Tuvache, abituata a vivere nelle tenebre e a non sorridere mai. Alan é il messia é una ventata di allegria e gioia é l'angelo che porterà la città a sorridere e a credere in un mondo migliore.
Sorprende positivamente questo musical d'animazione che deve molto almeno nello stile al Nigthmare before christmas di Tim Burton e alla Famiglia Addams, soprattutto nei brani musicali, molto simili per stile e ritornelli, ma Leconte che conosce bene il cinema, riesce facilmente a svincolarsi da tutto ció creando un pastiche natalizio brioso, intelligente e originale. La cosa piú strana di questo film é che la Commissione di Revisione Cinematografica che in un primo momento aveva deciso di vietare ai minori di 18 anni il nuovo cartone animato del francese Patrice Leconte.
La ragione? Il tema del suicidio sarebbe trattato “con estrema leggerezza e facilità di esecuzione” creando il pericolo concreto di “atti emulativi” da parte del pubblico più giovane degli adolescenti. Per fortuna tutto é rientrato per la gioia di grandi e piccini e come si evince dalla morale del film: la vita è bella, nonostante tutto, e perché vale sempre la pena viverla nel miglior modo possibile.
di Michele Falcone
LA BOTTEGA DEI SUICIDI REGIA PATRICE LECONTE ANIMAZIONE. FRA. 2012. 79'
E' notizia d'oggi che a
seguito dei festeggiamenti per l'elezione dei neo senatori del
cartello NOI, è giunta una nota di femerito e censura da parte del
primo cittadino di Bari, Michele Emiliano, che sulla sua pagina
facebook ha linkato un video girato subito dopo l'annuncio ufficiale
della vittoria alle recenti elezioni universitarie dove sicuramente è
stato oltrepassato ogni decenza, ma a far più scalpore per taluni
non è stato solo il video ma le parole stesse del sindaco, che sono
le seguenti:
“Ecco cosa succede
quando i fascistelli neoberlusconiani vincono le elezioni
universitarie. La scena è filmata nel cortile dell'Ateneo sotto gli
uffici del Rettorato. Dire che dovrebbero dimettersi è poco.
Dovrebbero invece essere espulsi dalla facoltà. Hanno disonorato
l'Università di Bari e tutta la città di Bari insultando gli
studenti tarantini per motivi che non mi sono chiari.”
Emiliano qualche ora dopo
prosegue con il seguente comunicato:
“La rabbia dei
neofascistelli berlusconiani per il video dei loro festeggiamenti
post elezioni del senato accademico, è davvero tanta, ricorda quella
delle camice nere nel rivedere le loro stesse nefandezze nei processi
in cui furono condannati, in piccolo, però, perchè quel modo di
essere non cambierà la storia di Bari, non sarà gente così a
potersi prendere cura dei baresi”.
Ora, volendo in ogni caso
sottolineare e censurare gli atteggiamenti ripresi dal filmato
assunti da alcuni esponenti del cartello NOI, ricordiamo che comunque
in genere c'è da registrare che tali cori, o cori e festeggiamenti
dai toni non dissimili anche nel passato ci sono sempre stati anche
da parte di altre associazioni collegate a tutte le formazioni
politiche. E che puntualmente avvengono ad ogni elezione. Anche i
sostenitori del Sindaco ballavano, motteggiavano, stappavano spumante
e sbeffeggiavano Berlusconi quando Michele Emiliano è stato
Tra l'altro evidenziamo
anche l'esagerazione nei toni espressi dal sindaco e nel voler
“necessariamente” accostare l'atto con la politica in se'.
Nel pomeriggio, poi,
pronta è stata la risposta del cartello NOI che in due comunicati ha
prima evidenziato la posizione apartitica dello stesso, così come il
non collegamento a nessun partito politico, essendo lo stesso
cartello “un mosaico di associazioni e pensieri diversi”, ma
quello che deve far maggiormente riflettere è il secondo comunicato
che per correttezza inseriamo integralmente:
“Sapete perché il
Sindaco si è tanto arrabbiato? Perchè ha perso un'Associazione
Universitaria che la sua stessa Giunta finanziò, con un progetto da
4000 euro. In anni di crisi mai una borsa di studio dal Comune bensì
migliaia di euro all'Associazione mutua studentesca che risultò casa
editrice di un'agenda universitaria, la 'ControAgenda', casualmente
stampa e distribuita dall'Associazione Link-Udu”.
Di seguito la delibera
citata dalla Coalizione NOI:
LA GIUNTA COMUNALE UDITA
e fatta propria la relazione dell'Assessore Politiche Educative
Giovanili, Accoglienza, Pace, Sig. Fabio Losito, sulla base
dell’istruttoria condotta dalla Ripartizione Politiche Educative
Giovanili e Sportive;
PRESO ATTO che sulla
proposta di che trattasi sono stati formulati i pareri prescritti
dall'art. 49, 1° comma, del D.Lgs.18.08.2000, n° 267: 1) - Visto il
parere di regolarità tecnica espresso in atti dal Direttore della
Ripartizione, come da scheda allegata; 2) - Visto il parere di
regolarità contabile espresso in atti dal Direttore della
Ripartizione Ragioneria, come da scheda allegata;
VISTA, altresì, la
scheda di consulenza del Segretario Generale che forma parte
integrante della presente;
FATTE le debite
valutazioni e constatazioni;
DELIBERA 1 - CONCEDERE,
per le motivazioni in narrativa precisate che si intendono
integralmente riportate ed in virtù della ricorrenza di un interesse
generale della comunità tale da giustificare gli interventi
finanziari richiesti, i seguenti contributi finanziari per
complessivi € 21.000,00 a titolo di erogazione liberale a fondo
perduto a parziale copertura delle spese
previste per la
realizzazione dei progetti proposti dai soggetti di seguito indicati:
€ 4.000,00 in favore dell’Associazione culturale e di promozione
sociale Mutua Studentesca – Via M. Montrone, 80 Bari P. IVA
05801390724 - per la realizzazione dell’ottava edizione del
progetto editoriale “Contragenda Universitaria 2010/2011”.
Alla luce di quest'ultima
nota c'è in effetti da far notare che LINK UDU effettivamente non è
entrato in nessuno degli organi di governo dell'Università barese.
Che tali comunicati
“indirizzati” ai neofascinstucoli berlusconiani siano in realtà
“dettati” dalla rabbia causata dalla sconfitta di un cartello
elettorale sicuramente vicino, questa volta si politicamente, al
Sindaco di Bari, tanto da risultare favorito da un'elargizione di
soldi pubblici?
Quella tra il sindaco e
le associazioni studentesche che hanno vinto le elezioni sembra
essere una polemica che non terminerà presto in questo lungo spoglio
elettorale.
di Francesco Felice
Ecco i link al video incriminato
Questo invece il link al video dei festeggiamento dopo la rielezione di Emiliano
Soltanto un problema di deleghe? O sullo sfondo l'amarezza di non poter concorrere alle primarie per la determinazione delle liste del PD alle prossime elezioni politiche di febbraio?
Fabiano Amati
Di fatto nel Partito Democratico pugliese i mal di pancia si moltiplicano, e non è soltanto una conseguenza dei pranzi natalizi.
Hanno scelto la strada dell'autosospensione dal Gruppo Consiliare in Regione Puglia (ma non dal PD, nè dall'attività politica) Fabiano Amati, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, che nel corso di una conferenza stampa hanno spiegato i motivi della loro decisione.
"Chiediamo al segretario Bersani di
spiegarci con urgenza le motivazioni che hanno determinato la
concessione di 5 deroghe a fronte di 11 richieste. In attesa di ricevere
una risposta, che speriamo arrivi quanto prima, da oggi ci consideriamo
auto sospesi dal gruppo consiliare in Regione, perché l'unica cosa che
possediamo è il voto democraticamente ricevuto dai cittadini.
Continueremo a svolgere la nostra attività di iscritti al PD per il
rispetto che dobbiamo ai nostri elettori, che in numero di diverse
migliaia ci hanno "preferito" (scrivendo il nostro nome) nelle liste del
partito, nonché per quello che nutriamo nei confronti di tanti iscritti
al partito che seguono con attenzione la nostra attività di
amministratori pubblici e con la volontà di lavorare per accompagnare
alla porta del PD chiunque, per misere furbizie, concorre a disintegrare
la nostra comune intuizione."
Lo hanno dichiarato nel corso di una conferenza stampa i consiglieri regionali Fabiano
Amati, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, che hanno scritto una
lettera al segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, con
riferimento ai criteri utilizzati per la scelta dei candidati alle
primarie dei parlamentari del PD.
Donato Pentassuglia
"Abbiamo convocato questa
conferenza stampa - ha detto Amati - non perché mossi da rancore o
amarezza, ma perché abbiamo avvertito la sensazione che nel nostro
partito il sistema funzioni violando le stesse regole che ci si è dati.
Il fatto è semplice: come
sapete, ci era stato chiesto di presentare richiesta di deroga per
i consiglieri regionali e per i sindaci per poter partecipare alle
elezioni primarie per la scelta dei parlamentari del PD e per sottoporsi
quindi al voto dei cittadini. L'obiettivo credevamo fosse quello di
mettere in campo una squadra che potesse far transitare sul partito il
consenso elettorale e per questo, ci è stato addirittura chiesto di
aggiungere il curriculum, cosa che tra l'altro ci ha fatto piacere,
avendo noi studiato e svolgendo tutt'ora un'attività professionale.
Sollecitati dunque, abbiamo
presentato la richiesta di deroga e inizialmente la commissione
nazionale pare ne abbia licenziate solo due per poi, per fasi
progressive, attraverso la riapertura dei verbali, concedendone altre
tre.
Ciò che è evidente in questa
circostanza, è che non esiste un criterio perché non conosciamo le
motivazioni che hanno portato alla scelta dell'uno piuttosto che
dell'altro candidato. Mi viene da dire che i criteri scelti si impallino
e auto impallino reciprocamente.
A noi pare che non vi sia un
criterio obiettivo e questa questione crediamo sia giusto che venga
segnalata, perché ci sembra che i vizi umani stiano sovrastando le
migliori delle intenzioni, tant'è che siamo stati capaci di organizzare
le primarie "al Porcellum", con il chiaro tentativo di orientare il
risultato finale.
Ruggiero Mennea
Questa questione attiene
naturalmente alla prospettiva politica; per noi questa è una "prova
d'orchestra", citando un vecchio film di Federico Fellini; restando
nella metafora, c'è insomma la necessità di far abbattere sul PD una
"grande sfera" che travolga e distrugga i muri, giustiziando le menzogne
perché la politica non può essere fatta con la menzogna. In tempi in
cui altre proposte politiche si susseguono sulla scena nazionale, il
Partito democratico ha più che mai bisogno di un atto di verità e di
chiarezza.
Conoscere le motivazioni delle scelte ripristina un rapporto di fiducia nei confronti dell'elettorato.
Abbiamo dunque convocato i
mezzi di informazione per segnalare una grave mancanza di verità, il
ricorso alle furbizie e alle trame, contrarie alle logiche democratiche e
ad 'un'orchestra che compone una sinfonia dotata di armonia'.
Sapere la verità un questo momento ci offrirebbe la possibilità di combattere quantomeno su un campo conosciuto".
A noi sembra, in ogni caso, per lo meno poco efficace la scelta dei tempi con cui questa posizione è stata assunta dai tre consiglieri regionali (Fabiano Amati è anche Assessore alle Opere Pubbliche ed alla Protezione Civile). A due giorni dalle primarie, troppo tardi per poter avere una qualsivoglia efficacia (la risposta di Bersani non arriverà mai, se mai arriverà, in tempo).
Così come ci sembra indice di un mal di pancia che sottende anche altro. Che siano i prodromi di un movimento "collaterale" del PD che potrebbe trovare il suo spazio alle prossime elezioni regionali? D'altronde, i posti in Regione saranno 20 di meno. I tre consiglieri "coprono" tre provincie diverse (Bari, Bat e Taranto)... che ci sia qualche trattativa"emilianesca" in corso? Non sarebbe il primo consigliere regionale che, di riffa o di raffa, prende distanza dal PD per poi approdare dalle parti del sindaco di Bari.
Ma queste sono soltanto ipotesi da fantapolitica. Staremo a vedere.
Nella riunione di questa mattina il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Bari ha approvato all'unanimità il bilancio di previsione relativo al 2013.
Dopo l'unanime parere favorevole espresso al riguardo dal Senato Accademico, il Consiglio, attraverso gli interventi di numerosi consiglieri, ha espresso vivo e convinto apprezzamento per il lavoro compiuto che ha condotto alla predisposizione di un bilancio di previsione ben delineato e chiaro che fa registrare un avanzo di amministrazione di oltre 8 milioni di euro.
Inoltre le entrate correnti di competenze risultano in perfetto equilibrio con le spese correnti e con una giacenza di cassa di oltre 80 milioni di euro.
Il Rettore Petrocelli ha rilevato la particolare valenza del risultato ottenuto in un momento di gravissimo sottofinanziamento del sistema universitario che ha dovuto subire con il recente DDL di stabilità l’ennesima pesantissima decurtazione (300 milioni di euro!) al fondo di finanziamento ordinario, la cui consistenza per la prima volta nella storia degli atenei italiani, copre a malapena le spese per gli emolumenti stipendiali al personale.
"Il lusinghiero risultato conseguito – ha proseguito il Rettore - è il frutto di un lavoro, paziente e faticoso, di razionalizzazione e contenimento della spesa che negli anni 2009-2012 ha consentito di ottenere un abbattimento notevole del disavanzo e di far fronte a ben 35 milioni di euro di tagli (senza i quali già oggi l’Ateneo sarebbe in condizioni più che floride)".
"Tutto questo è avvenuto -spiega il rettore- senza contrarre alcun indebitamento, e soprattutto senza mai far venire meno, grazie anche all'apporto della Regione, il sostegno alla ricerca, ai giovani ricercatori, al miglioramento della didattica, ai dottorati, agli assegni di ricerca".
"Infine, oltre alle nuove realtà edificate (Centro Polifunzionale ex Palazzo Poste e Palazzo Dipartimenti Biologici), in via di ristrutturazione (Casa dello Studente in Largo Fraccacreta; ex Palazzo Poste; ex Palazzo ENEL) o di edificazione (Nuovo Campus di Valenzano; prossimo acquisto, con il Politecnico, della Residenza per studenti a Mungivacca), sono stati mantenuti e ulteriormente incrementati i servizi agli studenti, senza prevedere alcun aumento delle tasse".
In occasione della festa di Capodanno, organizzata dall’Amministrazione comunale, con apposita ordinanza la Polizia municipale ha disposto le seguenti limitazioni al traffico dei veicoli:
1. Dalle ore 5.00 del 29 dicembre alle ore 24.00 del 2 gennaio 2013, e comunque sino al termine delle operazioni di smontaggio delle attrezzature tecniche, è istituito il “Divieto di sosta - Zona rimozione” sulle seguenti strade e piazze:
a. piazza della Libertà, esclusivamente sul lato prospiciente il Palazzo dell’Economia;
b. corso Vittorio Emanuele II, tratto compreso tra via Cairoli e via Roberto da Bari;
2. Dalle ore 5.00 del 31 dicembre alle ore 6.00 del 1 gennaio 2013, e comunque sino al termine delle esigenze, è istituito il “Divieto di sosta - Zona rimozione”, sulle seguenti strade e piazze:
a. piazza della Libertà, esclusivamente sul lato prospiciente piazza Massari;
b. corso Vittorio Emanuele II, ambo i lati:
I. tratto compreso tra piazza IV Novembre e via Roberto da Bari;
II. tratto compreso tra via Cairoli e via De Rossi;
c. via Piccinni, tratto compreso tra corso Cavour e via Melo;
d. piazza Massari, ambo i lati, esclusivamente per la carreggiata con direzione di marcia da corso Vittorio Emanuele II a piazza Federico II di Svevia, inclusa la corsia compresa tra i giardinetti e la statua di Piccinni;
e. via B. Petrone, ambo i lati;
f. strada Palazzo dell’Intendenza;
g. via Boemondo;
h. piazzale IV Novembre;
i. sulle vie di seguito elencate, ambo i lati, tratti compresi tra corso Vittorio Emanuele II e via Piccinni:
I. corso Cavour;
II. via Melo;
III. via Andrea da Bari;
IV. via Cairoli;
V. via Marchese di Montrone;
3. dalle ore 20.00 del giorno 31 dicembre alle ore 6.00 del 1 gennaio 2013, e comunque sino al termine delle esigenze, è istituito il “Divieto di transito” sulle seguenti strade e piazze:
a. corso Vittorio Emanuele II, tratto compreso tra piazza IV Novembre e via Marchese di Montrone;
b. piazza Massari, esclusivamente per la carreggiata con senso di marcia da corso Vittorio Emanuele II a piazza Federico II di Svevia;
c. via B. Petrone, tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele II e strada Palazzo dell’Intendenza;
d. via Piccinni, tratto compreso tra corso Cavour e via Marchese di Montrone;
e. nei tratti di strada compresi tra via Abate Gimma e corso Vittorio Emanuele II, così di seguito riportate:
I. via Melo;
II. via Cairoli;
f. via Andrea da Bari, tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Piccinni;
g. via Roberto da Bari, tratto compreso tra via Abate Gimma e via Piccinni.
C'è l'accordo tra il Comune di Foggia e l'Amiu di Bari.
Finalmente dopo estenuanti riunioni e andirivieni tra i dirigenti delle due aziende e amministrazioni, ieri in tarda serata, 27 dicembre 2012, a Bari si è raggiunto l’accordo per far rientrare sia l’emergenza rifiuti che sta sommergendo la città di Foggia, sia per salvaguardare i posti di lavoro.
Contratti ridotti e con colloqui e assunzioni ad personam; 150 sarà il numero minimo degli operatori che in strada provvederanno a pulire la città, a fronte dei precedenti 60. I 350 dipendenti dell’ex AMICA saranno riassunti con un riequilibrio economico lavorando a tempo parziale, dove quelli inquadrati dal II al IV livello (per un totale di 312) svolgeranno 32 ore settimanali nel ciclo produttivo (operatori ecologici, autisti, operai d’officina), mentre quelli inquadrati con il V livello in su (gli amministrativi che ne saranno 38) lavoreranno per 28 ore settimanali, a fronte delle 24 precedenti.
L’azione di “pulizia” dell’AMIU su Foggia, comunque inizierà non prima della metà di gennaio 2013. I proventi della soprannominata “famigerata” Tarsu saranno destinati all’AMIU di Bari dove il corrispettivo sarà pari a 22.138.000 euro, cui però saranno esclusi il costo dell’ecotassa, il tributo regionale, e quello per la gestione della discarica, smaltimento compreso. Stratega della trattativa, da quanto si apprende, è stato il professor Vito Pinto, che operando all’interno della task force è riuscito a ricucire gli strappi trovando una giusta mediazione. Nel frattempo il capoluogo dauno rimarrà ancora in emergenza, trascorrendo un Capodanno all’insegna dei rifiuti e dell’emergenza ambientale e sanitaria. Per quanto riguarda i dodici lavoratori che congiuntamente a qualche sigla sindacale hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Foggia nei confronti del Sindaco Mongelli e dell’Assessore regionale Gentile, la riassunzione sarà più travagliata (sempre se avverrà…).
Difatti la legge prevede un excursus legale diverso in nome della legalità. Il Sindaco, tuttavia, non polemizza e comunica che farà di tutto per sedare la polemica e mettere in campo ogni strumento giuridico affinché i 12 denunciatori vengano riassunti. «La responsabilità è mia – ha affermato Gianni Mongelli, Sindaco di Foggia-. Quando deve nascere qualcuno esiste il dolore del parto. Le responsabilità me le assumo io; in questi casi spettano al primo cittadino». «Ha vinto l’intelligenza- replica l’assessore regionale al welfare, Elena Gentile, candidata alle prossime politiche nel PD- , la stupidità è stata debellata e con essa tutti gli atteggiamenti che non hanno nulla che vedere con la buona amministrazione. Grazie alla mediazione della Regione Puglia abbiamo la messa in sicurezza di 350 posti di lavoro con la riduzione al minimo dei danni economici che tutti i lavoratori riassunti dovranno sopportare in questo anno di transizione. Qualcuno ci voleva intimorire –ha ribadito la Gentile- e il tempo ci darà ragione». Nel frattempo non si mitigano le polemiche innescate con alcuni sindacati per le denunce fatte alla procura. Sia Mongelli, sia la Gentile, spiegano che la faccenda non passerà inosservata, proseguendo l’azione legale con la presentazione di querele con particolare attenzione alla Fiadel e al suo segretario, giacché i contenuti della denuncia non sono esatti. Resta inteso, ed è giusto porlo in evidenza, che il Capodanno foggiano non sarà migliore del Santo Natale trascorso. Il Sindaco, come precedentemente ha fatto, si appella ai cittadini affinché possano «rispettare l’ordinanza di non conferire i rifiuti nei giorni festivi e in particolare la notte del 31». Sarà un’impresa ardua, specie con il malumore e la sfiducia che incombe a Foggia.
Le vicende della BCC di Alberobello e Sammichele di Bari arrivano anche in Senato, dove una interrogazione scritta a firma del presidente dell'Adusbef interroga il ministero dell'economia su alcune pratiche e metodologie "border line" messi in essere dalla presidenza dell'Istituto pugliese e su una serie di situazioni di palese "conflitto di interessi" che devono essere risolte e che, invece, si trascinano da anni. Con una interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Presidente di Adusbef Senatore Elio Lannutti ha chiesto, lo scorso 20 dicembre, di chiarire la posizione della Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari. i legge nella interrogazione che la Banca ha nominato Presidente del Consiglio di amministrazione un proprio legale che da tempo presta il proprio patrocinio legale in favore del medesimo istituto di credito, essendo costituito in qualità di difensore della BCC di Alberobello e Sammichele di Bari in diverse cause civili, anche contro alcuni "soci" del medesimo istituto di credito. Tale situazione genera un cumulo di incompatibili funzioni in capo a chi agisce come Avvocato e come Presidente della Banca, che è “non solo (…) palesemente inopportuno, ma anche gravemente lesivo sia del carattere di autonomia e indipendenza del Consiglio di amministrazione della banca, sia dei diritti degli stessi soci dell'istituto a carattere cooperativo, ad oggi non rappresentati certamente da un organo terzo e imparziale". Si legge ancora nella interrogazione parlamentare che “è evidente che tali poteri, nonché il carattere di indipendenza proprio della funzione di Presidente del Consiglio di amministrazione mal si conciliano con la volontà della banca di consentire che vi sia il contemporaneo svolgersi della prestazione professionale a carattere legale”. Il Senatore Lannutti, ad avviso del quale, si sarebbero verificate plurime violazioni dello statuto della banca, chiede al Ministro competente di sapere “se il Governo sia a conoscenza di un intervento della Banca d'Italia riguardo alla situazione descritta” e “quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di adottare tutte le iniziative che riterrà opportune, anche al fine di tutelare gli interessi emersi nella vicenda relativa alla Banca di credito cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari.” L’interrogazione parlamentare ripropone anche il problema delle deleghe nelle Bcc al momento delle elezioni delle cariche sociali.
Sulla vicenda è stato presentato anche un esposto a Banca d’Italia per conto di due soci della banca.