martedì 11 dicembre 2012

Quale sarà il futuro del Murattiano? Mercoledì 12 una conferenza al Petruzzelli

Gioacchino Murat
Bari nel corso dell’Ottocento cambia volto e agli occhi dei contemporanei appare una città moderna, seconda solo alle capitali storiche del Mezzogiorno, Napoli e Palermo.
A iniziare dal decennio francese, che si conclude nel 1815, Bari è chiamata a governare un nuovo sistema di relazioni commerciali, favorita dalla doppia centralità geografica e politica, conquistata con il decreto murattiano del 1808, che le assegna il rango di capoluogo di provincia al posto di Trani. La classe dirigente barese, sostenuta da una secolare e vivace tradizione mercantile, avvia la costruzione della città nuova. Nel Piano di Fondazione (1812), approvato da Gioacchino Murat con il decreto reale del 25 aprile 1813, Giuseppe Gimma indica in nuovo assetto della città.
Bari, che Ferdinando II di Borbone visita nel 1859 è ben diversa da quella disegnata dall’ing. Giuseppe Gimma. La strada pubblica per eccellenza resta il corso Vittorio Emanuele II (già Ferdinandeo), mentre le principali le strade sono via Melo e via Argiro. Il Novecento tradisce questa idea di città moderna del Piano di Fondazione e degli Statuti Edilizi (ing. G. Gimma, 1812-16). Il Borgo Murattiano, a partire dal secondo dopoguerra viene saccheggiato e stravolto nelle sue dimensioni e concezioni.
Oggi il Borgo Murattiano dialoga con difficoltà con la città antica e attende quella integrazione fisica e funzionale con l’area della Caserma Rossani – speriamo di prossima riqualificazione – unitamente a quella della Stazione di Bari Centrale oggetto di un Concorso Internazionale.
Due punti nodali per lo sviluppo urbanistico della Bari del futuro che attualmente fanno molto discutere.
Attualmente questa area centrale di Bari affida al commercio le ultime risorse per la sua sopravvivenza, prossima a una resa incondizionata. 
Quale sarà il suo futuro? In occasione dell’imminente 2013, si aprono le celebrazioni per il bicentenario della fondazione del quartiere murattiano (1813-2013).
Tra le numerose iniziative del ricco programma potrà dare un contributo a tali riflessioni urbanistiche, la conferenza di Marco Romano, in programma nel foyer del Petruzzelli mercoledì, 12 dicembre, ore 18:00, tratta dal suo ultimo libro “La città come opera d’arte” (Einaudi).
L’iniziativa sarà presentata da Franco Neglia - Presidente dell’Associazione “Il Murattiano” e sarà introdotta da Nicola Martinelli, Prorettore del Politecnico di Bari. Porteranno i saluti Carlo Fuortes - Commissario Straordinario della “Fondazione Lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari”, Michele Emiliano - Sindaco di Bari; Nicola Costantino - Rettore del Politecnico di Bari.

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